La protagonista è Esme, una ragazza di 23 anni che studia storia dell’arte. Frequenta Mitchell, un altro uomo idiota che si crede tutto lui, dalle strane voglie sessuali, a cui lei è completamente sottomessa. Un giorno lei scopre di essere incinta, e senza neanche saperlo lui la lascia, indovinate perché? non la trova abbastanza eccitante -_-
La profondità di questo personaggio viene superata anche da quella di un pacchetto di patatine. Quello che però mi lascia delusa e disgustata è lei che, come sempre, si fa trattare malissimo, lui la usa solo per divertirsi e lei si sente in colpa se si rifiuta di soddisfare qualche particolare fantasia di lui, ed è sempre prontissima a perdonarlo. Ora è da sola, anche se continua ad amarlo, e per potersi mantenere inizia a lavorare a: La civetta, una piccola libreria dell'usato.
Non che i libri gli piacciano così tanto la si vede gioire solo per qualche catalogo d'arte per il resto non ne conosce molti. Frequentata da tipi particolari e in cui lavorano un sacco di persone. Mi sono fatta due conti e con quello che li paga e con il poco guadagno avrebbe dovuto già chiudere da secoli (ma questi sono dettagli). I lavoratori sono stereotipati: c'è George, il proprietario hippy/vegano, che acquisisce la parte del padre buono e che si preoccupa per lei, c'è Luke, che dovrebbe essere il ragazzo perbene e dolce, l'opposto di Mitchell, ma che fino alla fine rimane poco sviluppato. La trama post bambino, mi ha ricordato molto il linguaggio segreto dei fiori, con la depressione e il fatto di non sopportarlo e poi il magico e positivo cambiamento. Brutto ( e scontato) anche il finale. Si salvano solo qualche scena in libreria e qualcuna in giro per NY.
Ho fatto fatica a finirlo, quindi ve lo sconsiglio.Che ne dite? Sto leggendo Molto forte, incredibilmente vicino. Voi?