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Recensione "Lord John e una questione personale" di Diana Gabalson

Creato il 14 settembre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Cari lettori,
questa recensione riguarda un libro che molte affezionate lettrici di Diana Gabaldon aspettavano da tempo. Il protagonista è Lord John Grey ufficiale Britannico al servizio di Sua Maestà nell’anno del Signore 1757, e il suo personaggio non è nuovo per coloro che negli anni hanno seguito le avventure di Jamie e Claire nella serie “La Straniera”. Questo personaggio secondario è sempre rimasto nel cuore dell’ autrice, così quando le chiesero di scrivere un racconto di massimo 300.000 parole per un’antologia, riuscì ad approfondire la storia di questo uomo intelligente e affascinante. Perché non scrivere qualcosa sui protagonisti, che già si erano guadagnati un nutrito seguito e che avrebbero riscosso un sicuro successo?
La Gabaldon spiega che per creare una buona short-story c’è bisogno di un evento saliente da raccontare e che, in base al suo stile di scrittura e alle sue idee, ogni evento importante riguardante la vita di Jamie e Claire avrebbe richiesto  almeno il doppio (se non il triplo) delle parole che erano state imposte come limite al racconto. Così le è balzata alla mente l’idea di utilizzare Lord John, un personaggio che da tempo desiderava approfondire. La sua caratteristica di non essere nella storia originale una presenza costante lasciava dei vuoti temporali in cui la vita dell’uomo andava avanti, e che ben si prestavano per essere riempiti. 
Titolo: Lord John e una questione personale Autore: Diana Gabaldon
Editore: Corbaccio
Pagine: 340
Prezzo: 18.00€
 Primo libro della serie "Lord John"

Trama: Londra 1757. In una serena mattina di giugno, Lord John Grey, ufficiale al servizio di Sua Maestà, esce turbato dal Beefsteak Club di cui è membro. Ha appena scoperto che il futuro marito di sua cugina è probabilmente affetto dal «mal francese»; decide di approfondire la questione, ma i suoi sforzi per evitare uno scandalo che potrebbe distruggere il buon nome della sua famiglia vengono interrotti da un compito più urgente: la Corona lo incarica di indagare sul brutale omicidio di un altro ufficiale, sospettato di essere una spia al soldo dei francesi. Costretto a seguire due indagini in parallelo, il Maggiore Grey si trova invischiato in una rete di tradimenti e di malcostume che tocca ogni strato della società. Dalle molly houses per soli uomini della Londra notturna ai saloni della nobiltà, dalla strada macchiata dal sangue di un uomo assassinato al mare tempestoso solcato dai vascelli della Compagnia delle Indie, Lord Grey insegue le tracce di una misteriosa donna con un abito di velluto verde che potrebbe essere la chiave di tutto… 
RECENSIONE Mi sono avvicinata a questo libro ancora vergine del mondo minuziosamente ricostruito nella saga più famosa di questa autrice, “The Outlander”. A differenza dei molti fan italiani, la mia aspettativa non era quindi molto alta: non avevo una base di partenza, non c’era un’asticella fissata ad una data altezza da dover superare, ma soprattutto non c’erano personaggi amati da ricercare con occhi smaniosi tra le sue pagine. Forse, proprio per questo motivo, sono riuscita a godermi maggiormente il viaggio, non dovendo disciplinare la mente ad evitare continui paragoni in cui uno spin-off incorre sempre.
Questo libro non è un fantasy o un urban fantasy, non ci sono viaggi nel tempo o elementi fantastici, è un mistery storico che si rifà al giallo classico, con un investigatore improvvisato che fa della sua mente acuta la chiave per sciogliere i nodi più complicati. Mi dispiace signori, qui niente Luminol, CODIS o Esame Balistico. La stessa Gabaldon dichiara la precisa collocazione del romanzo nella serie madre: siamo alla fine delle vicende narrate in Voyager (In Italia pubblicato con il titolo Il cerchio di pietre e La collina delle fate), nel quale Jamie Fraser è a Helwater come prigioniero di guerra e John ha fatto ritorno a Londra.
“…era consapevole che una destinazione tanto distante avrebe potuto tenerlo lontano dall’Inghilterra per due anni o forse più. Dall’Inghilterra e da Helwater. Se avesse avuto un incarico a Calais o a Rouen, invece… sarebbe potuto tornare ogni due o tre mesi senza troppe difficoltà, mantenendo la promessa fatta al prigioniero giacobita… un uomo che indubbiamente avrebbe preferito non rivedere  mai più la sua faccia. Respinse quel pensiero risoluto. Non si erano lasciati in buoni rapporti… in effetti, non avevano più alcun rapporto. Ma sperava che il tempo avrebbe sanato quella rottura. Se non altro, Jamie Fraser era vivo; aveva vitto e alloggio, una sistemazione decente, e godeva della libertà sulla parola. Grey provò ad immaginarlo e quello che vide gli diede conforto: un uomo con le gambe lunghe che percorreva gli alti pascoli  del Lake District, il viso rivolto verso il sole e le nubi che correvano veloci, i capelli dagli intensi riflessi ramati mossi dal vento che gli incollava la camicia e i calzoni al corpo asciutto.”
A parte quello sopra riportato, i riferimenti al protagonista maschile de “La Stranera” sono pochi, e, dato che la storia è ben strutturata e autoconclusiva, la lettura è consigliata anche a chi non ha letto la serie originale.
Siamo nella Londra del 1757 e Lord John Grey è appena stato incaricato dal suo superiore di indagare sull’omicidio dell’ufficiale Timoty O’Connell. Se l’uomo fosse un tipo qualsiasi, che dopo una serata di bagordi è rimasto ucciso in una scazzottata da taverna, ci si sarebbe limitati a consegnare soldi e condoglianze  alla vedova, ma Timoty O’Connell, nonostante la sua aria da sempliciotto, era sospettato di spionaggio. Ecco dunque che non ci si può affidare alle apparenze e che si deve scavare più a fondo, procedere con cautela e per gradi, così da salire la scala di contatti sino al reale mandante. Magari la Francia con cui la Gran Bretagna stava portando avanti un’estenuante lotta per la supremazia in Europa e nelle colonie Americane ed Indiane?
Ma l’indagine ufficiale di cui è incaricato non è il solo problema che tormenta Lord John. Poichè il fratello maggiore Hal è in Francia a combattere, la responsabilità della famiglia ricade interamente sulle sue spalle e condurre felicemente in porto l’unione tra la bellissima cugina Olivia e il magnate Mr. Trevelyan rientra tra i suoi doveri. Purtroppo un giorno, mentre si trova nel bagno del Club maschile più esclusivo di Londra, il suo occhio coglie un segno inequivocabile:
"Fu una di quelle cose che per un attimo ci si augura di non aver visto veramente... perché la vita sarebbe tanto più semplice, se non fosse successo. Di per sé non era poi così scioccante; Lord John Grey aveva visto di peggio, e avrebbe potuto vedere di peggio anche adesso, semplicemente lasciando il circolo per uscire in strada. La fioraia che gli aveva venduto un mazzetto di violette, quando era entrato, aveva uno sfregio sul dorso della mano, coperto da una crosta che trasudava pus. Il portinaio, un veterano delle Americhe, aveva una livida cicatrice di tomahawk che andava dall’attaccatura dei capelli alla mascella, e divideva in due l’orbita dell’occhio cieco. Al confronto la piaga sulle parti intime dell’onorevole Joseph Trevelyan era piuttosto piccola. Discreta, quasi. «Non era profonda come un pozzo, né ampia come una porta» borbottò Grey tra sé e sé. «Ma basta e avanza. Dannazione.»"
Quel tipo di piaga, in quella precisa collocazione, non lasciavano adito a dubbi: il mal francese o più comunemente noto come sifilide attaccava impietosamente le parti intime, per estendersi a tutto il corpo. Come bloccare le nozze, che di li a poche settimane sarebbero state celebrate, evitando alla cugina di contrarre quella nefasta malattia, senza però intaccare la sua reputazione in seguito alla rottura di un fidanzamento ufficiale? Come trovare le prove per incolpare un Onorevole ricco e rispettato? Due casi differenti, due piste da seguire e indizi che sembrano confonderle e mischiarle.
Una storia piacevole e ben scritta, che grazie allo stile della Gabaldon fluisce senza problemi sino al finale intelligente e ben congegnato. La caratterizzazione storica è minuziosamente desritta ed accurata, non mancano infatti nomi e fatti reali facilmente verificabili, che rendono tutto più vivo e tangibile. Lo spaccato di una Londra dal doppio volto è estremamente efficace ed interessante. Uomini che di giorno sono compiti frequentatori di club esclusivi per frequentatori di un certo ceto sociale, di notte si trasformano, dando libero sfogo alle più sfrenate fantasie che nelle ore diurne hanno così severamente imbrigliato in giacche sartoriali dei tessuti più pregiati. Un dualismo che si ripete continuamente e che a seconda del capitolo ci trasporta in salotti riccamente arredati, o nelle zone dei travestiti e degli omosessuali. Il sottolineare che le apparenze ingannano e che per rispettare gli alti canoni imposti dalla società tutti mentano, aggiunge consistenza ai personaggi.
Lo stesso Lord John è omosessuale, in un’epoca nel quale questa tendenza è considerata al pari di un peccato capitale, ma per amore verso la faglia e verso l’esercito, tiene gelosamente nascoste le sue inclinazioni, così da evitare scandali e dolorosi dispiaceri a chiunque gli stia intorno. Come lui, sono molti gli uomini costretti a vivere segretamente le proprie inclinazioni, magari in particolari zone della città, che di notte si trasformano in porti sicuri dove nessuno ti giudica. In definitiva, un buon libro con una ricostruzione storica precisa e un mistero piacevole da risolvere insieme all’affascinante ed intelligente Lord John.
Per quelli di voi che in questo libro ricercano gli echi della serie che tanto hanno amato, il mio consiglio è ricercare altrove. Terminata la lettura di “Lord John e una questione personale”, mi sono procurata “La Straniera”, che ho letteralmente divorato e amato senza riserve. Sono quindi in grado di dirvi, che se sono retroscena o spezzoni inediti della saga originale che cercate, qui non ne troverete e le rare volte in cui viene citato Jemie non placheranno la vostra sete. Lo scopo dei libri e dei racconti brevi che compongono la “Lord John Series”, è quello di presentare un’altra facciata della società di metà settecento, di arricchire il quadro, certo non particolarmente lusinghiero degli inglesi di quel epoca, di trattare temi importanti come l’omosessualità senza giudicare. Credo che sia riuscita pienamente in questi intenti, presentando il tutto in una storia scorrevole e di facile lettura.
Il mio consiglio se non avete mai sentito parlare di Diana Gabaldon è di leggere questo libro, perché l’autrice vi catturerà talmente che avrete voglia di vedere dove tutto è iniziato. Se invece siete dei fedeli sostenitori dell’amore oltre il tempo di Jamie e Claire, avvicinatevi a Lord John con mente aperta e senza cercare tracce dei vostri beniamini, così vi godrete un bel mistery storico scritto con lo stile impeccabile dell’autrice che vi ha stregato con la sua  “Straniera”.

 
The Outlander Series
  • Outlander (La Straniera)
  • Dragonfly in Amber (L’Amuleto d’ambra - Il Ritorno) 
  • Voyager  (Il Cerchio di pietre - La Collina delle fate)
  • The Drums of Autumn (Tamburi d’autunno - Passione oltre il tempo)
  • The Fiery Cross  (La Croce di fuoco - Vessilli di Guerra)
  • A Breath of Snow and Ashes  (Nevi Infuocate - Cannoni per la libertà)
  • An Echo in the Bone  (Destini incrociati - Il prezzo della vittoria) 
  • Written with my own Heart’s Blood
The Lord John Series
  • “Hell-Fire Club” short story contenuta nell’antologia Hand of Devils 
  • Lord John e una questione personale 
  • Lord John and the Succubus” novella contenuta nella raccolta Hand of Devils 
  • Lord John and the brotherhood of the blade 
  • “Lord John and the Haunted Soldier” novella contenuta in Hand of Devils 
  • Lord John and the hand of Devils libro che raccoglie le tre novella “Hell-Fire Club”,Succubus” and “Haunted Soldier” 
  • “Lord John and the Custom of the Army” novella pubblicata in Warriors, raccolta curata da George R.R. Martin e Gardner Dozois 
  • Lord John and the Scottish Prisoner libro previsto per fine 2011
  • “Lord John and the Plague of Zombies” novella prevista per la raccolta Down these strange streets curata da  George R.R. Martin e Gardner Dozois, prevista per fine 2011
L’AUTORE:  Diana Gabaldon è nata in Arizona nel 1952. Si è laureata in zoologia, ha un master in biologia marina e un PhD in ecologia e per anni ha insegnato nel dipartimento di Scienze ambientali dell’Arizona State University. Nel 1991 ha pubblicato il suo primo romanzo, La straniera, primo capitolo di una saga appassionante tradotta in 19 lingue e venduta in 23 paesi di tutto il mondo. http://www.dianagabaldon.com/

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