E' stato uno di quei tanti boat people che da sempre preda dei trafficanti di anime, fuggono dai loro paesi per salvarsi dalla miseria o perché non in linea col regime o semplicemente anelando alla libertà. I suoi genitori, hanno raccolto i 1000 dollari necessari e hanno pensato di dargli una occasione di vita migliore, ben sapendo che rischiavano la sua vita o quantomeno di non vederlo mai più. La storia racconta la fuga, l'orrore del viaggio, la paura della morte e quei tanti bambini morti e finiti tra le onde, i momenti di speranza, i tradimenti, la fame, fino alla vista di quella grande nave, la Vittorio Veneto che noi avevamo mandato in quei mari in missione a salvare vite, in un momento in cui forse eravamo molto più poveri di adesso, ma molto meno egoisti. Così la casualità ha portato Loi in Italia dove ha potuto costruire la sua vita e la sua famiglia. E' una bella storia, adesso sono passati 35 anni ormai, ma la cosa più incredibile però, è che è stata scritta da Lorenzo, il figlio di Loi, a soli dodici anni, quasi gli stessi che aveva il padre al tempo della sua avventura. Adesso ne ha sedici e frequenta un liceo classico di Torino e anche se l'ha scritta così bene, per lui ormai questa è solo una storia lontana. Un libro che ti permette di pensare.
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