Genere: commedia drammatica
Regia: Xavier Giannoli
Cast: Catherine Frot, Andrè Marcon, Michel Fau, Christa Theret
Durata: 127 minuti
Distribuzione: Movies Inspired
“Al diavolo il bello“. Anni venti, Parigi. Sono gli anni del dadaismo, del surrealismo, movimenti che rompono con la tradizione e criticano la reiterazione dei classici. Nel bel mezzo del fermento culturale lo spettatore viene catapultato entro le mura della magione di una facoltosa baronessa francese, Marguerite Dumont, nobildonna con velleità artistiche, ambizioni non supportate da una adeguata voce da soprano, che risulta invece, stonata e foriera di momenti esilaranti per il ristretto pubblico che assiste alle sue esibizioni private. Marguerite, supportata da un uditorio composto da aristocratici ipocriti, meschini e snob, che ne decanta le gesta, prenderà coraggio e stima in se stessa, convincendosi, giorno dopo giorno, di poter allestire un repertorio da presentare dinnanzi ad un vero pubblico. Il tutto con la complicità e l’opera divertita di un giornalista anarchico che vede in Marguerite un antidoto al bello da proporre a guisa di protesta, ergendola a vessillo dell’antiestetico, “al diavolo il bello“, appunto. Giannoli prende in prestito il nome dell’eroina di Alexandre Dumas (La signora delle camelie ndr) e lavora su un personaggio realmente vissuto in quegli anni (Florence Foster Jenkins ndr); il registro rimane sospeso tra il tragicomico ed il grottesco con la protagonista vittima inconsapevole di scherno e sberleffi da parte di amici e conoscenti frequentanti le stanze della sua sfarzosa villa. Ma sotto gli eventi e le disavventure della nobile naïf il regista squarcia il velo su tematiche quali la solitudine (Marguerite è fondamentalmente una donna sola trascurata anche dal marito diviso tra auto sportive e amanti), il mito del falso successo, i sogni infranti, la necessità di essere considerati, le convenzioni morali, l’ipocrisia ed una domanda fondamentale: è meglio vivere nella menzogna e sentirsi vivi? Oppure è meglio essere posti dinnanzi alla realtà anche se essa potrebbe rivelarsi insostenibile da accettare?
Voto: 3,5 su 5
Il trailer del film: