Recensione MULTIVERSUM di Leonardo Patrignani

Creato il 17 maggio 2013 da Silviadaveri @SilviaDaveri
Era da un pò che volevo leggerlo ma le opinioni contrastanti mi avevano frenato, in effetti mi sento contrastata nello scrivere la recensione. Originale l'idea, la storia scorre via molto bene nonostante i numerosi salti da un mondo all'altro, eppure alla fine di questa lettura mi sono mancate alcune cose. 
Scheda tecnica:
Trama:
Alex vive a Milano. Jenny vive a Melbourne. Hanno sedici anni. Un filo sottile unisce da sempre le loro vite: un dialogo telepatico che permette loro di scambiarsi poche parole e che si verifica senza preavviso, in uno stato di incoscienza. Durante uno di questi attacchi i due ragazzi riescono a darsi un appuntamento. Alex scappa di casa, arriva a Melbourne, sul molo di Altona Beach, il luogo stabilito. Ma Jenny non c'è. I due ragazzi non riescono a trovarsi perché vivono in dimensioni parallele. Nella dimensione in cui vive Jenny, Alex è un altro ragazzo. Nella dimensione in cui vive Alex, Jenny è morta all'età di sei anni. Il Multiverso minaccia di implodere, scomparire. Ma Jenny e Alex devono incontrarsi, attraversare il labirinto delle infinite possibilità. Solo il loro amore può cambiare un destino che si è già avverato.
Il mio pensiero:
Faccio una piccola premessa, uno dei film che ho adorato di più fra quelli che ho visto di recente è Inception, chi avesse la fortuna di avere questa lacuna corra immediatamente a vederlo. E' sensazionale, una storia meravigliosa che unisce azione, spionaggio industriale al valicamento di ciò che è più intimo nell'animo umano: il subconscio. Entrare nei sogni di qualcuno per manipolarne le decisioni coscienti è sicuramente un'idea che si situa al limite tra il geniale e la follia. Io propendo per la prima. Vi chiederete, qui si parla di Multiversum che c'entra Inception? Quando ho iniziato questa lettura non ho potuto fare a meno di pensare al film, l'idea attorno a cui ruota la storia me l'ha ricordata. Nel libro non si parla di sogni ma di mondi paralleli: il multiversum. Ciascuno di noi vive tutte le infinite possibilità che si presentano ad ogni scelta, in mondi che coesistono simultaneamente. Nessuno ha la percezione dell'esistenza di tali mondi, nessuno tranne Alex e Jenny, due ragazzi che vivono agli antipodi della terra Milano e Melbourne, ma che inspiegabilmente riescono a percepire l'uno i pensieri dell'altra e viceversa, e attraverso questo ponte telepatico si parlano da anni.  L'idea è tra il geniale e il folle, come per Inception, ed è forte, un vero asso nella manica dell'autore. Tuttavia nello svilupparla sono mancate delle cose. I due protagonisti comunicano attraverso la telepatia e iniziano a cercarsi per scoprire se la voce corrisponde ad una persona reale o meno. Si percepisce una forte attrazione fra i due e nel procedere degli eventi Alex e Jenny capiscono di quale potere sono dotati: valicare il confine fra i vari mondi del Multiversum. L'incontro tra i due non sarà cosa semplice - non dico di più per non rovinare la lettura - l'intreccio di questi piani di esistenza è complicato; nonostante questo il libro è molto chiaro e non si corre il rischio di perdersi nella storia.  Quando Alex e Jenny riescono a incontrarsi fisicamente l'attrazione esplode e di lì a poco li troviamo diventare una coppia consolidata in poche pagine. E' vero che si parlano da anni attraverso la mente ma avrei preferito godermi lo sbocciare di questo amore con più dettagli.  Una cosa analoga succede per quanto riguarda i poteri di Alex e Jenny, la scoperta di poter saltare da un mondo all'altro arriva inaspettatamente, Alex un momento è nella sua Milano e un momento dopo si ritrova in una Milano post-apocalittica, infine torna indietro. L'idea dei mondi paralleli è fantastica e mi sarebbe piaciuto poterli esplorare di più, diciamo fare un giro turistico panoramico.  Il percorso narrativo di Alex e Jenny è tutto in salita e subito dopo aver compreso di cosa sono capaci, incombe su tutti i mondi possibili una minaccia di distruzione da cui sembra non esserci alcuna salvezza, se non Memoria. Non voglio dirvi cos'è questa minaccia perchè racconterei troppo del libro, ma visto che sono in tema di collegamenti cinematografici il genere è quello "the day after tomorrow" o anche "predizione Maya da fine del mondo" che però si avvera.  L'ultima parte del libro è fuga e azione sul genere cinematografico americano, o almeno questo mi ha ricordato, e se è funzionale alla storia, a me non è piaciuta particolarmente, l'ho trovata troppo Made in USA.   Mi ha sorpreso positivamente la conclusione del libro che esce da questo mood di fuga-azione a stelle e strisce ambientata a Milano, e catapulta il lettore verso Memoria, questo luogo - nonluogo che è il titolo del secondo libro Multiversum #2.  Riguardo ai personaggi ho adorato Marco, l'amico fidato di Alex, costretto in sedia a rotelle e mago del computer. Marco ha un ruolo importante perchè mette Alex sulla buona strada per capire cos'è il Multiversum e Memoria, spero che nel secondo libro abbia uno spazio maggiore.  Spero anche che alcune cose vengano chiarite nel sequel, è una bella storia, come l'idea che l'anima, ma mi aspettavo di più. 


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