Regia: Eleonora Danco
Cast: Eleonora Danco
Durata: 80 minuti
N-capace, come a dire, “capace, ma anche incapace”. Un viaggio tra Roma e Terracina quello di Eleonora Danco, attrice ed autrice di teatro alla sua opera prima, presentata in concorso alla 32ma edizione del TorinoFilmFestival. La Danco si muove con disinvoltura, avvolta a volte in un pigiama, a volte in una tunica, ponendo domande ai due estremi anagrafici che popolano la terra laziale: da un lato i giovani, dall’altro gli anziani, tralasciando deliberatamente la zona di mezzo. La Danco non si pone paletti ponendo domande in stile para-giornalistico con scenografie insolite e ambienti inaspettati. C’è il giovane ragazzo indeciso se intraprendere la carriera da idraulico o da “pizzettaro”, c’è il padre della regista che risponde infastidito difendendo la propria privacy, c’è la ragazza che ha smesso la scuola da estetista, c’è il pensionato convinto che non esista nulla dopo la morte. C’è molta società in “N-capace”, trasposta in modo genuino, spontaneo, naturale, con una presenza scenica costante della regista, che dona un tocco spesso straniante, teatrale, spiazzante. Alcuni fotogrammi passeranno agli annali, come la Danco immersa in una vasca da bagno piena di biscotti Gentilini o le picconate inferte per strada tra l’indifferenza (studiata e voluta) dei passanti. Un film fatto di volti, di pensieri, di progetti, di convinzioni, spaziando dalla scuola al sesso, dal lavoro al futuro; un film specchio della realtà bilanciato con grande talento dall’autrice: alle affermazioni drammatiche di alcuni intervistati facevano da contraltare una narrazione ed uno stile leggero, immediato, inaspettatamente diretto e genuino, dove il ritmo ed i tempi sono tutto e fanno la fortuna sì di un piccolo lavoro, ma di una certa pregiata fattura. Un esordio cinematografico che fa bene sperare. Un film consigliato, nella speranza che possa trovare una distribuzione che permetta una buona circuitazione nelle sale.
Voto: 3,5 su 5