La protagonista della storia è Caterina, 17 anni e una non consueta voglia di estraniarsi dal mondo. Tutto quello che potrebbe definirla inizia con “non”: non è particolarmente carina, non è socievole, non ama la compagnia, non ama le relazioni, non ama la vicinanza fisica, a tal punto da pensare che la sua possa essere una malattia. Caterina è quindi il contrario delle ragazze della sua età. Tuttavia viene notata, in particolare, da un compagno di scuola che si chiama Fillo che in lei, invece, nota qualcosa di diverso che la valorizza. Lui la vede così:
“Però quella ragazza lì, che ignorava i giochi a colpi di cancellino dei suoi compagni di classe, che ignorava la coppietta che, a cinque centimetri dal suo gomito, si sbaciucchiava come se fosse in un pied-à-terre e non in una scuola pubblica durante la pausa fra greco e filosofia, che sembrava distante, immersa, pure lei scolpita in un ciocco e trasformata in un ciuco e mangiata dalla balena e salvata da un tonno, quella ragazza era proprio curiosa, e a guardarla aveva sentito una fitta alla base del cranio.” [pag.68]
Ma Caterina non è interessata a cotte adolescenziali, tiene i suoi coetanei a debita distanza (tanto che anche loro hanno iniziato a farlo) ed esce con Marco, un uomo sposato, con una figlia di poco più giovane di lei. Una relazione malata, fatta di sotterfugi, menzogne, verità celate:
“Non c’era niente di giusto in una relazione che rendeva cattivi entrambi.” [pag.53]
“Quando la mamma la critica perché non si sa allacciare le scarpe, è una scemenza, no? Eppure Caterina ci pensa lo stesso, ci pensa così tanto che la testa le scricchiola come un cardine, e non si sente come una bambina che non sa fare una cosa ora e forse la saprà fare domani, ma come una che mai mai mai caverà dal buco qualcosa di più di un ragno morto. Si sente sola, e ci pensa più di quanto sarebbe lecito pensare a una cosa così stupida come il laccio di una scarpa che sembra nano e l’altro che pare un gigante e insieme fanno un fiocco monco.” [pag.152]
“Papà non vede niente, invece, neppure una cosa inventata, lui non ha lenti che deformano i fatti, lui ha una campana sotto la quale vive come un pettirosso in una voliera, è troppo zitto, troppo buono per accorgersi di ciò che potrebbe non funzionare.” [pag.74]
Loretta. Chi era Loretta per Caterina? Loretta era tutto. La ammirava, la imitava, la idolatrava. In poche parole: la adorava come una sorellina di 6 anni può vedere la sorella maggiore perfetta. Anche Loretta amava Caterina seppur in altra maniera:
“(…) Loretta è diversa, è sì tenera e magica, ha un cuore di peluche e plastilina, ma non la adora allo stesso modo.” [pag.73-74]
Da qui partono due binari di narrazione. Il primo riguarda il presente, cosa sta vivendo Caterina, cosa le succede. Il secondo è improntato al passato, e ha l’obiettivo di svelare cos’è successo a Loretta. Sì, perché un giorno succede qualcosa alla ragazza, qualcosa di drammatico che anche Caterina scoprirà solo col tempo, una sorta di spaccatura che la cambierà profondamente:
“Domani sarà di nuovo a pezzetti, avrà ancora quello sguardo da rondine che non trova il nido (…)” [pag.77]
Di seguito non troverete, come invece è mia consuetudine, la trama del romanzo. A volte credo che gli editori inseriscano troppe informazioni che, alla fine, tendono a rovinare la lettura. Per cui sappiate che quanto vi ho scritto è sufficiente per iniziare la lettura ma soprattutto per poter assaporare fino in fondo questo libro.
Come accennavo all’inizio, ci troviamo davanti ad un romanzo molto particolare, apparentemente statico, dove succedono poche cose ma intense. Ed è per questo che va letto con calma, ognuna delle 274 pagine è profonda e piena di riflessioni, motivo per cui fisiologicamente ci metterete molto a leggerlo. Non perché vi annoi, tutt’altro, piuttosto le sensazioni che vi trasmetterà hanno bisogno di essere metabolizzate, ascoltate.
E così per tanti altri personaggi, la vicina di casa impicciona, la figlia di Marco, la moglie dell’uomo, l’amico di Caterina Fillo. Tutti personaggi secondari ma che danno la loro importante visione dei fatti e mostrano la propria forza ma soprattutto, le proprie debolezze.
L’unica persona davvero trasparente e coerente, cinica fino in fondo e determinata è proprio Caterina che, forse proprio per questa sua estrema sincerità, spesso non viene creduta. Ogni personaggio del libro indossa una maschera, tranne lei. Che sia per un fine positivo, per viltà o per paura, tutti hanno stabilito per loro stessi un modus operandi, uno stile di vita, consuetudini che celano il loro vero essere.
Una lucidità, quella di Caterina, disperata; consapevole che solo se chiarirà quanto successo potrà iniziare a vivere veramente.
Un libro che fa riflettere sulla famiglia, sui rapporti tra le persone, sull’amore, sulle convenzioni, sulle gabbie, appunto, in cui ognuno di noi rischia di rinchiudersi. Certamente un posto confortevole, ma neppure lontanamente quello che ognuno di noi vorrebbe per sé, qualcosa che lo porta ad allontanarsi dai propri desideri, dalle proprie passioni, dal proprio io. Con risultati davvero disastrosi.
E’ un romanzo che ha diverse chiavi di lettura questo scritto da Amabile Giusti, un libro complesso e semplice allo stesso tempo, una storia che rimane dentro e ti porti dietro come un bagaglio, a volte ingombrante, a volte rassicurante, con la certezza di aver incontrato personaggi unici, magnificamente descritti, e una scrittrice che difficilmente scorderai.
Voto: 9
Amabile Giusti è un avvocato, ma non si sente avvocato: scrivere è la sua vera passione da sempre. Non c’è niente che fa male così è il suo primo romanzo, seguito da Cuore Nero, con il quale ha conquistato pubblico e critica e Odyssea. Oltre il varco incantato è il primo volume di una saga (cliccate qui per la recensione e l’intervista all’autrice). A settembre 2013 è uscito il seguito Odyssea. Oltre le catene dell’orgoglio.
Per essere sempre aggiornati su Odyssea, sui prossimi volumi e sulle anticipazioni di Amabile Giusti, cliccate sulla pagina Facebook ufficiale, la trovate qui!
Titolo: Non c’è niente che fa male così
Autore: Amabile Giusti
Editore: La Tartaruga Edizioni (BC Dalai Editore)
Pagine: 275
Prezzo: 17,00
Data di uscita: 10 marzo 2009
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