Recensione: " Nonostante tutto ti amo ancora" di Samantha Towle

Creato il 02 marzo 2016 da Sherzade90 @SogniMarzapane

Mia Monroe sta scappando. Da una persona che le ha fatto del male. Da un passato che vuole tenere nascosto. Non ha più fiducia nel futuro.
Jordan Matthews ama le cose facili. Le donne facili. La vita facile. Poi incontra Mia. Lei è a pezzi e ha sulle spalle il peso più grande che una persona possa sostenere. Ma più Jordan conosce Mia, più si ritrova, per la prima volta nella sua vita, a volere con tutto se stesso qualcosa… qualcuno… lei. E allora la vita non è più così facile. Jordan è tutto ciò che Mia non dovrebbe volere. Un ragazzo poco raccomandabile, arrogante, con un passato da giocatore d’azzardo e un presente da cinico donnaiolo. Eppure Mia se ne innamora. E allora il passato da cui cercava di fuggire sembra raggiungerla... 

Non è la prima volta che sento parlare di questa autrice, ho partecipato in passato ai suoi release blitz e blogtour esteri e devo dire che avevano già attirato la mia attenzione. Dalla cover ai teaser ero stata affascinata e avrei voluto leggere i libri della Towle in inglese, ma, ahimè, non ho un buon feeling con l'inglese. Ho sentito parecchi pareri discordanti, ma non ho voluto leggere altre recensioni per non farmi influenzare e stando su facebook, nei vari gruppi, non è facile. Parlando del romanzo, quello che mi sono trovata davanti è una storia unica, un tema forte... che però non riesce a farmi dimenticare un'unica pecca: il titolo che non lo lega per niente alla storia. Dopo aver finito di leggere il romanzo, be’, posso dire che fa pensare ad altro.

Questa storia è bilanciata dai due protagonisti: se da un lato troviamo la tristezza di Mia e le sue problematiche, dall'altra troviamo Jordan, che nonostante le sfortune e tiri mancini che la vita gli ha riservato, non ha mai perso il sorriso. Il nostro Jordan è un libertino, ma la sua riluttanza a legarsi è dovuta proprio alle esperienze passate, che non necessariamente riguarda un amore vissuto o perduto. Questo cliché non lo troviamo, Jordan è semplicemente sfiduciato dagli effetti che l'amore lascia quando lo si perde. Per Mia la storia è completamente diversa, già dalle prime pagine del libro possiamo intuire qualcosa di strano, io stessa ne sono rimasta stupita, però proseguendo con la lettura ho capito cosa si nascondesse in lei. La nostra protagonista sta cercando di uscire da una situazione critica e la strada che si profila davanti a lei è lunga e tortuosa. Riuscire a guarire senza alcun aiuto specialistico da dieci anni di abusi mentali e fisici (non parlo di stupro) è pesante, ovviamente. Arrivare a toccare il fondo per paura, panico e delusione ha fatto emergere i suoi problemi rendendoli visibili anche agli occhi di Jordan. Durante la lettura del libro conosceremo anche la vera Mia, che viene a galla e torna in superficie grazie a Jordan, ma alla fine il passato torna e porta con sé tutto il marcio vissuto fino a che non è andata via da Boston. Tutto ha avuto inizio da un padre violento fino a proseguire con un fidanzato altrettanto violento, che da vittima si trasforma in spregevole carnefice. Perché le vittime, diventati poi carnefici, riconoscono l'odore di chi è come loro.

All'inizio non avevo tanta fiducia nella storia in sé, lo trovavo cronologicamente frettoloso, ero partita con tre cupcake e sono arrivata a questo punteggio per il modo di scrivere dell'autrice, che è coinvolgente, e lo stile, che rende la lettura fluida e scorrevole, ma la cosa che maggiormente mi ha fatto apprezzare questo libro, che lo ha reso completo, è la presenza dei due punti di vista dei protagonisti. La presenza di entrambi i punti di vista, infatti, fa capire al meglio la psicologia di Mia e Jordan. Non avrei apprezzato un punto di vista (un po’ irreale) di Dozer, il fantastico e intelligente cane di Jordan. Altra cosa gradita sarebbe stata sapere il nome di colui/colei che ha investito Dozer... una parte che odio, ma che fa avvicinare i nostri ragazzi. Alla fine il romanzo è arrivato al punteggio di quattro cupcake perché "Nonostante tutto mi è arrivato al cuore e sotto la pelle"; mi ha fatto piangere ed entrare nel mondo di entrambi. A leggere di Mia e Jordan ho provato sentimenti contrastanti e differenti, ma pur sempre forti emozioni tra cui soprattutto il dolore. L'inizio può indurre alla noia per il racconto degli eventi, ma vi assicuro che ne vale la pena.
Buona lettura, Dreamers!



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