Recensione: Nunziante - Che bella giornata.

Creato il 26 gennaio 2011 da Enricobo2
Confesso di avere un debole per il buon Checco fin dalle sue prime apparizioni a Zelig, per la sua svagata e apparentemente ingenua nonchallance con cui butta lì come non parere battute fintamente svagate, ragionamenti e nonsense appena politically uncorrect e continue trovate fresche e divertenti. Davvero niente a che vedere con la sguaiatezza a cui ci vorrebbero ormai abituati i tanti cinepanettoni tette e culi, che pure il loro seguito lo hanno. Un po' di risate gustose seguendo l'iter del nostro Checco addetto alla security nella Brianza che tramite una serie di raccomandazioni molto all'italiana porta la sua incapacità ed inadeguatezza totale, ma sempre sicura e convincente ad entrare nella guardia del corpo del Papa, con effetti comici continui e piacevoli. Anche il rapporto, come dice lui, con il Mussulmanesimo è trattato con inconsueta levità. Una dimostrazione che si può divertire anche senza scollacciature e linguaggio da trivio. Una cosa un po' controcorrente sembrerebbe, ma gli spettatori gli hanno dato ragione. Dunque l'esplosione e la scoperta di una nuova e dirompente forma di comicità? Un futuro filone che conquisterà il mondo? Eh accidenti, non esageriamo e manteniamo la cosa entro il suo valore reale. Ho letto l'altro giorno un articolo a riguardo sulla Stampa che santificava film e interpreti pronosticando in pratica futuri successi mondiali e calata di un nuovo verbo comico della cifra cinematografica. Davvero, caliamo le ali e manteniamo la cosa entro i termini del buon senso e di una corretta dimensione. Un filmotto divertente da lodare per la sua levità e piacevolezza, un esercizio di stile apprezzabilissimo di cui speriamo ci siano seguiti e poi direi, finita lì. I capolavori sono un'altra cosa.
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