Recensione Odyssea - Oltre le catene dell'orgoglio di Amabile Giusti.

Creato il 22 settembre 2013 da Valentina Seminara @imatimehunter
Sono giorni che mi porto avanti questo romanzo, dimentica di tutti gli altri. Odyssea - Oltre le catene dell'orgoglio di Amabile Giusti ha assorbito ogni miei energia e popolato tutti i miei sogni, e ho voluto gustarmelo lentamente e totalmente, per cui adesso eccomi qui. Sarò riconoscente a vita all'autrice di questa serie per le incredibili emozioni che fanno fare al mio cuore i salti mortali, e spero di aver presto l'opportunità di leggere in seguito di questo volume.

Odyssea - Oltre le catene dell'orgoglioAmabile GiustiAmazon 513 pagine - ebook17 Settembre 2013
2,99€ - ebook
Voto: ★ ★ ★ ★ ★ 
“Sopravvissuta allo scontro all’ultimo sangue con il suo nemico mortale, Odyssea si è ormai ambientata nella cittadina nascosta oltre il Bosco di Confine. Dopo anni di peregrinazioni ha finalmente una casa e una famiglia.
Alle prese con le regole della Scuola Superiore di Magia Applicata, si immergerà nella vita che non ha mai avuto, facendo l’esperienza dell’amicizia, del confronto coi compagni, con gli insegnanti. Ma qualcuno trama nuovamente nell’ombra. Qualcuno che si nasconde tra le persone dall’apparenza innocua che la circondano e che non esita a eliminare ogni possibile impedimento alla realizzazione di un macabro obiettivo finale: uccidere lei.
Perseguitata da un’oscura presenza, Odyssea dovrà misurarsi ancora con il Male, imparando a proprie spese cosa vuol dire crescere. E mentre la vita andrà avanti, con i misteri e le sorprese di un mondo stregato che le permette di aggrapparsi all’illusione di essere una ragazza normale – tra castelli e balli di corte, draghi e unicorni, incantesimi e filtri magici, spettri ed elfi, gite scolastiche ed esami– capirà che non può sottrarsi al suo destino di vittima predestinata. Come non può sottrarsi all’amore.Jacko O’Donnell, bello e scontroso da fare male, come un fiume in piena che ormai le scorre nelle vene, travolgerà gli argini della sua innocenza e del suo cuore, rischiando quasi di perderla, pur di non sciogliere le catene dell’orgoglio che gli impediscono di ammettere che è lei che vuole.
Fino ad arrivare al feroce epilogo dal quale sarà difficile uscire vivi.”

La mia Recensione            
Immaginate la mia gioia profonda quando, nella mia libreria virtuale, mi sono ritrovata Odyssea - Oltre le catene dell'orgoglio di Amabile Giusti, un sequel che attendevo col cuore in gola e le farfalle allo stomaco. Talvolta eguagliato ad Harry Potter, Odyssea ha invece un taglio più sentimentale, femminile, vari elementi discordanti con il maghetto più famoso del fantasy, personaggi maliziosi e sfacciati e una voce nuova, un diverso capitolo del paranormal che va assaporato non per i suoi elementi comuni ad altre storie, ma per la sua unicità. La particolarità di questa storia sta nel profondo coinvolgimento emotivo che mi ha travolta fin dalla prima lettura, effetto che ha causato in me quest'impazienza impellente a cui ho potuto finalmente mettere un freno... solo per farla ripartire, poi, verso un terzo volume di cui spero di avere presto notizie. Ma concentriamoci su quello attuale, che vale la pena esplicitare in tutte le salse in questa recensione -e ahimè cercherò di trattenermi per tutti quelli che non l'hanno ancora letto e hanno invece saggiamente deciso di rimediare. Se Jacko si porta via il vostro cervello, sappiate che c'è già un gruppo per quelle come noi e saremo felici di accogliervi.
Andando oltre questa piccola premessa, ci ritroviamo di nuovo come sfondo uno scenario incantato e incantevole, conosciuto in parte in Odyssea - Oltre il varco incantato, dove gli eventi di quasi tutto il libro -se si fa eccezione per la parte iniziale- hanno avuto luogo. Wizzieville è infatti le piccola cittadina, dietro quel varco incantato, in cui vivono streghe e maghi all'insaputa del Mondo-altrove, il mondo delle persone normali. Dopo aver combattuto contro il nemico che per tanti anni ha minato la serenità della sua famiglia, costringendo la madre a fuggire con lei quando era ancora piccolissima, Odyssea deve fare i conti con quello che tutti gli adolescenti si ritrovano ad affrontare nella vita, prima o poi. Andare a scuola ed esserne terrorizzata, dopo ciò che è successo con Squartavene, ha dell'inverosimile -e certo, agli occhi di qualcuno, anche del ridicolo. In più, Odyssea è diversa dagli altri alunni della Scuola Superiore di Magia Applicata, grazie ai poteri che la rendono più capace e dotata di chi invece deve sforzarsi maggiormente in esercizi che a lei riescono naturalmente. Ma ciò non la aiuta molto, e la sua unica consolazione contro l'impatto iniziale è il sostegno dell'amica Lindia e del gruppo che la ragazza le presenta con la solita allegria, composto da Hannah, Verella, Rana e Helize. E' un'esperienza tutta nuova per Odyssea, un percorso che la porterà a crescere ancora e ad apprendere che ciò che si aspetta è molto diverso da ciò che l'aspetta, insieme con la consapevolezza crescente di doversi guardare le spalle in ogni momento.
Solo così, guadando il male e non girandoci intorno, poteva sperare di guarire. Non dimenticare, no – come se fosse possibile – ma vivere senza più morire solo perché un ricordo improvviso, troppo bello o troppo brutto, la assaliva in un giorno qualsiasi.

Parallelamente al suo adattarsi alla scuola, alle nuove amiche e alle lezioni un po' strane, ma divertenti, istruttive e ben articolate -un modo in più per carpire i segreti e gli elementi che compongono la vita delle streghe e dei maghi di Wizzieville-, Odyssea sente crescere l'inquietudine dell'oscurità agitarsi intorno a lei, sfiorare i margini della sua strada, attendendo che lei giri l'angolo per colpirla. Il pensiero di un possibile ritorno di Squartavene è come un tarlo nella sua mente, e ogni avvenimento fuori dalle righe, da un oggetto fuori posto alla morte di un insegnante, è un opprimente sospetto che le grava addosso. Impensabile far preoccupare sua madre, che solo adesso inizia ad accettare il grosso cambiamento che le loro vite hanno subìto ritornando a casa, dopo anni di fuga; o coinvolgere le amiche, così appassionate e sorridenti e spensierate da emanare calore; o chiunque altro noti, anche solo per un attimo, l'insolita solennità negli occhi preoccupati e pensierosi di una timida Odyssea, piccola e grande allo stesso tempo, responsabile e attenta, contro ogni paura, speranzosa ma mai illusa.
E poi, fuori dalla piccola realtà scolastica che inizia ad affermarsi nella vita di Odyssea, ma molto coinvolto nei suoi sospetti in quanto suo unico confidente, c'è Jacko. Il mascalzone affascinante tanto sospirato dalle lettrici di questa serie, e probabilmente uno dei personaggi più attesi lungo la lettura di questo nuovo capitolo. Ovviamente, ho adorato lui, lei, loro, tutte le cose che si sono detti e che hanno fatto, ogni sguardo, espressione, sussurro, emozione, come se fossero diretti a me, e anche quelle che non dicevano per orgoglio e malintesi. In quei momenti il cuore batteva talmente forte ed ero talmente immersa nella lettura da sentirlo appena come una sfarfallio confuso. Non aveva importanza vivere direttamente un abbraccio, assaporare un bacio, perdersi in fiumi di parole o confessioni, quando già i loro atteggiamenti l'uno verso l'altra, i sentimenti fra le righe, gli occhi negli occhi e le emozioni fulminee bastavano a farmi perdere la testa, brillando come colori vividi fuori dalle pagine, nella mia mente, fra le immagini suscitatemi dalla lettura. Sono così intensi e spiazzanti, stando insieme anche solo senza parlare, che potrei leggere di loro per ore senza sentire il tempo scorrere.
Sarà Jacko ad aiutarla lungo questo nuovo, tortuoso e insidioso percorso, a farla esasperare, sempre, ma non tanto quanto riesce a farle palpitare il cuore; a sostenerla nei momenti difficili e ad appoggiarla nei ragionamenti contorti che la condurranno dritta alla realtà dei fatti non più occultati dal buio.
Jacko rise di gusto.
«Hai ragione, ma sai, Letizia è in grado di confondermi sotto molti punti di vista», osservò con tono malizioso. «Una fanciulla candida come te non può capire.»
La casa era ormai a un passo. Odyssea sentì l’ennesimo moto di rabbia di quell’ultima mezz’ora montarle dentro, e avvertì il bisogno di dirgli ciò che pensava nell’esatto momento in cui lo pensava. Si avvicinò al suo orecchio e gli sussurrò: «Non sono una bellona coi capelli di fuoco, è vero, ma non sono così candida come credi».
Subito dopo raggiunse il leone e lo sfiorò, girandosi solo per guardarlo un altro secondo. Jacko era immobile al centro del vialetto. Un sorriso sconcertato gli solcava il viso, mentre il vento gli scompigliava i capelli come la mano impudente di una donna innamorata. Gli sorrise a sua volta e scomparve dietro la porta.

La silenziosa presenza che pian piano si afferma nei primi mesi dall'inizio della scuola diventa sempre più rumorosa, spaventando Odyssea al punto da farle perdere il controllo, aumentando le occhiate di sospetto che i compagni le rivolgono e accrescendo la preoccupazione delle persone che l'hanno a cuore. Non può ignorare le sensazioni sottopelle che sembrano portarla sempre di fronte alla morte, e urla raccapriccianti che le rimbombano in testa anche quando non ci sono più. Ad aggiungersi ai pensieri già gravosi con cui deve fare i conti, Odyssea si scontrerà con pezzi del passato dei genitori e struggenti problemi di cuore, e l'oscura piega presa dalla sua vita renderà le avventure di questa giovane strega, visibilmente più matura che nel libro precedente, ancora più intriganti, travolgenti! Lungo questo nuovo percorso, ci verranno mostrate molte delle usanze, feste e tradizioni di Wizzieville -che personalmente ho adorato, perché rendono questo mondo ricco di particolari, articolato, un sogno da vivere fino in fondo-, e Odyssea scoprirà creature meravigliose e angoli oscuri e mortali, farà la conoscenza di personaggi interessati -per esempio, ho adorato il Malcom Fry, il fantasma... simpaticissimo!-, ne rivaluterà altri e si scontrerà con nemici di diverso tipo.
Dopo l'intricato svolgersi degli eventi del primo libro, abbiamo finalmente l'opportunità di vedere Wizzieville da una prospettiva diversa, più pacata e dettagliata ma comunque ingannevole, subdola sotto la superficie graziosa, inizialmente liberi dal pericolo imminente e martellante di quei nemici che la semplice vita di Odyssea basta a creare. Con il tipo di calma che segue -o precede?- una tempesta, mi sono immersa totalmente in questo mondo di magia, ingenuità, astuzia, amore e amicizia, incapace di farne a meno. Scopriamo quindi cosa i giovani affrontano nel percorso che li porterà a padroneggiare le loro abilità, in quante difficoltà e soddisfazioni incorrono lungo gli studi; il modo in cui gli abitanti di Wizzieville trascorrono i periodi di feste, come Halloween, o le strambe lezioni e gli incantesimi, gli animali, punti concreti del romanzo apprezzabili per la loro fantasiosa collocazione nella storia, Ma anche il modo in cui i personaggi si relazionano l'un l'altro, quanto amore e odio portino con sé ondate di sensazioni così potenti da condizionare, insieme a qualche intruglio, la volontà della gente, e quanto quegli stessi sentimenti siano capaci di arrampicarsi nel cuore di Odyssea e farci vivere, attraverso lei, la più mozzafiato delle avventure.
Indizi gettati casualmente, personalità strambe, silenziose e solari da tenere d'occhio -si sa, il nemico è sempre quello che non ti aspetti mai, perciò devi sospettare di tutti! Odyssea è pronta ad affrontare ciò che verrà, ha con sé una maturità che prima non sapeva come mostrare, e questo ha reso la lettura avvincente e intrigante, in modo diverso dalla dolce ingenuità persistente nel primo, qui invece marchiata da una sorta di consapevolezza che rimane comunque ancora un po' inesperta -non per questo deludente, anzi, rende il cammino di crescita della protagonista più reale di quanto già non fosse. Il linguaggio da favola, dolce, poetico e coinvolgente, non cambia tono nei momenti pericolosi o, al contrario, velati di malizia. Motivo per cui ognuno di questi risalta in modo particolare, con immagini così nitide e intense che ci si raccapezza subito sull'identità di questa serie di romanzi, in cui l'illusione fiabesca e innocente è solo, appunto, un'illusione, dovuta allo stile magico, vivido, che con tante emozioni ci trasporta nel mondo di Odyssea. Entusiasta, elettrizzata e completamente travolta dal vertiginoso ritmo con cui gli ultimi eventi hanno scoperto le loro carte nel finale, la spiazzante sorpresa che mi attendeva fra quei capitoli altro non ha fatto che accrescere la profonda devozione che provo verso questa saga e la sua autrice. E le rivolgo un'appello che non potrebbe essere più rumoroso e sentito di così: facci avere presto il seguito, voglio tornare a casa, a Wizzielville!

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