Recensione: OGNI GIORNO COME FOSSI BAMBINA di Michela Tilli

Creato il 29 giugno 2015 da Tuttosuilibri @irenepecikar

Titolo: Ogni giorno come fossi bambina
Autrice: Michela Tilli
Editore: Garzanti
Pagine: 254 pp.
Trama: I lunghi capelli di Argentina, un tempo corvini, ormai sono percorsi da fili argentei, ma i suoi occhi non hanno smesso di brillare. Perché Argentina, a ottant'anni, si sveglia ancora come fosse bambina, mentre attende con ansia quella sorpresa che le cambierà la giornata. Quella sorpresa che nasconde un segreto da non rivelare a nessuno. A scoprirlo è Arianna, che a sedici anni si sente goffa e insicura come se non ci fosse un posto giusto per lei nel mondo. È felice solo quando è circondata dai libri. Le loro pagine sono capaci di portarla lontana dai suoi genitori e dai suoi compagni di scuola che non la capiscono. Essere costretta a fare compagnia ad Argentina è l'ultima cosa che avrebbe voluto. Soprattutto perché quest'ultima, burbera e autoritaria, dice sempre quello che pensa. Ma quando Arianna fa luce sul mistero di quelle lettere che riescono a portare un sorriso sul viso di Argentina, tutto cambia. Qualcosa di forte inizia ad unirle. Perché quelle righe custodiscono una storia e un ricordo d'amore. La storia di Argentina, ancora ragazza, e di Rocco che con un solo sguardo è stato capace di leggerle l'anima, facendo vacillare le sue certezze di sposa promessa. La storia di un sentimento cresciuto sulle note di una poesia tra i viottoli e gli scorci di un piccolo paese. Un paese di cui Argentina ricorda perfettamente gli odori, i sapori, le voci delle feste in piazza. Un paese dove non è più tornata. Ma Arianna è lì per darle il coraggio per affrontare un viaggio che la donna desidera fare...
Recensione a cura di Stefania Scarano:
Il romanzo inizia con una breve presentazione di Arianna, una giovane ragazza del nord Italia che ora vive a Roma, fa la cameriera e a quanto pare ha raggiunto un certo equilibrio. La notizia della morte dell'anziana signora Argentina destabilizzerà Arianna che cerca di raggiungere presto il paese d'origine della donna per le esequie.Inizia così la storia di Argentina e capiamo come le due protagoniste vengano a conoscersi.
Il titolo è dovuto alle condizioni di Argentina poiché, ogni giorno, ella è costretta a mettere a fuoco persone e situazioni per ritrovarsi dal passato al presente che vive. A causa di queste problematiche, Argentina ha bisogno di assistenza per piccole cose almeno e così, dopo aver rotto con la badante dell'est, la figlia di Argentina assume Arianna, la giovane ed apparentemente svogliata figlia di una sua dipendente.
Arianna è di fatto una ragazza problematica, infelice, schiava della sua bulimia e pertanto convinta di essere indegna di affetto e rispetto a causa del suo peso, soprattutto agli occhi della propria madre con cui ha chiaramente un rapporto conflittuale.
Nella prima parte del romanzo c'è un parallelo tra le due protagoniste e così scopriamo che Arianna è una blogger amante della lettura mentre Argentina nasconde un segreto racchiuso in delle lettere gelosamente custodite. Entrambe vivono nel loro mondo e faticano ad entrare in contatto tra loro per un motivo o l'altro.
A seguito di una esperienza traumatica, Arianna tira fuori la grinta, esce dal suo torpore e si decide a fare qualcosa di concreto per Argentina ovvero esaudire la sua richiesta di riportarla al paese natio, in Basilicata.
Inizia così la seconda parte del romanzo, quella dedicata al viaggio e quindi caratterizzata da un ritmo narrativo più veloce e nel complesso vivace.
Durante il viaggio Arianna ed Argentina fanno tappa a Roma, sia per riposare un po' che per incontrare gli amici virtuali della prima, Seba e Jewel. Saranno questi amici ad accompagnare le due protagoniste fino in Basilicata anche se, non senza difficoltà di varia natura.
All'arrivo in Basilicata ci saranno diverse sorprese ad attendere sia Arianna che Argentina e qualche sorpresa viene lasciata anche per il finale.
Infine, troviamo un'interessante intervista all'autrice che ci spiega il perché di alcune sue scelte attinenti al romanzo.
Devo dire che all'inizio ho faticato un po' a leggere il romanzo perché entrambe le storie delle due protagoniste non erano semplici e magari avevo bisogno di più leggerezza in quel momento ma, ho divorato quasi tutto il resto del libro in pochissimo tempo perché ormai mi aveva appassionata proprio la loro storia.
Mi son sentita vicina ad Arianna per tante cose anche se ormai ho passato l'adolescenza da un po', mi ha ricordato un po' me stessa allora, così come Argentina mi ha ricordato la mia bisnonna e tutti i racconti che le estorcevo con le mie infinite domande di bimba curiosa.
Un libro che affronta diversi temi e sentimenti, probabilmente più caro alle donne ma di tutte le età visto che abbraccia problematiche svariate.

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