Trama Emilia, 26 anni, arriva a Bren dall'Abruzzo, con un vecchio trolley scozzese e pochi soldi in tasca. In quel paesino da cartolina arrampicato tra le montagne di un Nord sconosciuto, cerca l'occasione per lasciarsi alle spalle il passato e ricominciare. Ma è l'amore che trova, quando il suo sguardo curioso si posa per la prima volta sul corpo alto e sottile di Aris, sugli occhi azzurrissimi, sui capelli biondi e ribelli. Aris è il falegname del paese, conduce una vita in sordina, appartata e un po' misteriosa, ma i suoi silenzi nascondono torrenti di emozioni e tra le sue dita forti e nervose il legno assume forme perfette, sensuali. Lentamente, Emilia e Aris si abbandonano a un'attrazione profonda, che li consuma c li completa con la stessa dolce furia. Ma qualcosa o qualcuno nel loro passato lotta per riacciuffarli, mentre nuovi ostacoli sorgono a minacciare la loro felicità. Saprà il loro legame superare le menzogne e i tradimenti, vincere l'invidia e guarire la solitudine?
La protagonista del libro è Emilia che, dopo la morte della madre, fugge dall’Abruzzo, da un padre padrone e si rifugia in un piccolo paesino al confine con la Francia: Bren. Con i pochi risparmi a disposizione affitta una casupola e con fatica trova dei lavoretti per poter tirare avanti. I suoi capelli rossi e il fatto di non essere del luogo rendono gli abitanti di Bren poco inclini a fare amicizia e ad accettarla, ma lei è determinata a fare di quel luogo la sua casa. Una mattina mentre passeggia vede Aris, un ragazzo che lavora in una falegnameria e ne rimane affascinata. Dopo parecchio tempo tra i due s’instaura una relazione fatta di sguardi e di silenzi che sfocerà in qualcosa di profondo e coinvolgente…
Parlandovi delle mie impressioni e ripetendo che non leggo spesso libri romance, devo dire che una buona parte del romanzo mi è piaciuto, mentre il finale no. La storia inizia benissimo perché Emilia è una ragazza determinata a ricominciare, pronta a sacrificarsi, a vivere in solitudine e a farcela da sola, insomma mi è sembrata davvero in gamba, questo fino a quasi la fine quando la sua situazione subisce un altro grosso cambiamento e lei si trasforma. Da ragazza coraggiosa che ha avuto il fegato di lasciare tutto ciò che conosceva per iniziare da un’altra parte la sua vita, impegnandosi e contando sulle sue sole forze, diventa improvvisamente persa senza l’elemento maschile che non conosce neanche così bene. Praticamente quasi ogni premessa che avevo apprezzato all’inizio viene annullata dall’innamoramento della ragazza che, rimane comunque piuttosto determinata nelle sue scelte, ma l’ho trovata esageratamente tragica. Una buona mediazione avrebbe potuto risolvere la situazione in modo meno drammatico, nonostante il lieto fine. Sarò troppo “logica” nelle questioni amorose, e forse proprio per questo il genere romance non mi convince mai, ma le situazioni troppo smielate non mi piacciono perché mi sembrano esageratamente finte e costruite. La sofferenza, la solitudine, il cambiamento sono cose difficili da affrontare ma i discorsi sdolcinati mi sembrano davvero lontani dalla realtà delle cose. Ci sta il colpo di fulmine, l’amore nascente e dolcissimo tra i due ma il dopo, oltre che essere frettoloso, è troppo smielato e le reazioni di lui mi sembrano troppo “pilotate” per arrivare al finale. Abbiate pazienza ma il mio cervello mi dice questo quando leggo o vedo storie d’amore ostacolate in modo eccessivo. Ho deciso di assegnare due stelline e mezzo al romanzo che comunque mi ha fatto una buona impressione e credo che molte lettrici più romantiche di me potrebbero apprezzarlo e appassionarsi maggiormente alla storia.