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Recensione "Olivia. Ovvero la lista dei sogni possibili" di Paola Calvetti (Mondadori)

Creato il 26 maggio 2012 da Maila Tritto

L'11 maggio, la Mondadori ha pubblicato l'ultimo libro scritto dalla giornalista e scrittrice Paola Calvetti: Olivia. Ovvero la lista dei sogni possibili. Si tratta di un romanzo che, in 180 pagine, si concentra sulla vita della protagonista Olivia che appare un po' come Amélie Poulain, e un po' la compagna di Braccio di Ferro. Di Olivia, il lettore conoscerà la sua vita e i suoi pensieri e preoccupazioni. Ad affiancare questo personaggio —  dal tratto deciso e predominante —,  c'è Diego, un uomo dal passato difficile.
«Ci sono istanti nella vita in cui tutto cambia. Istanti in cui succede qualcosa che modifica radicalmente tutto quello che è esistito fino all’attimo che li ha preceduti.»Paola Calvetti


Titolo: Olivia. Ovvero la lista dei sogni possibili
Autore: Paola Calvetti
Editore: Mondadori
Collana: Omnibus
Data di pubblicazione: 11 maggio 2012
Prezzo: 17,00 Euro
Pagine: 180 p.
ISBN: 978-88-04-61566-8
Sinossi: Olivia è una trentenne sognatrice e determinata, una Amélie Poulain che ama giocare con le parole e scattare fotografie con la sua vecchia Polaroid. A pochi giorni da Natale, un qualunque 22 dicembre in cui passeggiare sotto la neve non è che un piacevole imprevisto durante la caccia agli ultimi regali, scopre di essere appena stata licenziata. O meglio, il suo ruolo di addetta stampa precaria nell'agenzia più carogna della città è stato "soppresso". Così Olivia si rifugia in un bar tabacchi e, in attesa di riorganizzare il suo futuro, si tuffa nel passato rileggendo il suo curriculum vitae e ripercorrendo tutte le tappe che l'hanno condotta fino a lì. Anche per Diego quello è un giorno speciale: le profonde ferite che hanno segnato la sua infanzia, in seguito al suicidio dell'adorato fratello, hanno smesso di sanguinare e ora ha finalmente il cuore leggero. Per tutta la loro vita Olivia e Diego non sanno di essersi incontrati, un giorno lontano, al cimitero: due bimbi stupiti in mezzo a adulti sopraffatti dal dolore. Guidati dalle onde misteriose della serendipità, sono destinati a trovarsi proprio mentre cercano tutt'altro: un lavoro, una nuova casa, la risposta a un'antica domanda...

 
Recensione: Se «la peggiore crisi economica che ha investito il mondo occidentale» colpisse, poche sono le alternative: rinchiudersi in un bar per auto commiserarsi — e, nel frattempo, sfogarsi con una tazza di cioccolata con panna; al modico prezzo di 3 euro e 50 —, oppure dare una mano al destino affinché sia, per un attimo, clemente e salvi prima del declino inesorabile e precipitoso. È quanto capita alla protagonista creata dalla penna della giornalista e scrittrice Paola Calvetti che, con Olivia. Ovvero la lista dei sogni possibili, ha dato vita a un nuovo personaggio ricco di verve e ironia: Olivia; una trentaquattrenne con in mano una laurea in Scienze della Comunicazione, e un posto di lavoro apparentemente stabile. Sì, apparentemente, prima che ‘la crisi’ faccia il suo corso. La protagonista del romanzo appare, dunque, a metà tra il noto personaggio di Amélie Poulain (interpretato dall’attrice francese Audrey Tautou), de Il favoloso mondo di Amélie; e l’omonima fidanzata di Braccio di Ferro, di cui sembra avere lo stesso aspetto fisico: alta e longilinea; quasi ossuta. Olivia è, fin da subito: ironica; irriverente; con un linguaggio appartenente ad uno dei generi letterari tanto amati dalle donne, il chick lit. E, ciò, a dispetto di quanto le è capitato: un improvviso licenziamento proprio pochi giorni prima di NataleIn effetti, questo è un destino comune a molte persone che, sicuramente e purtroppo, potrebbero identificarsi con lo stato d’animo della donna, e persino con la sua paura di non farcela più. Ma, comunque, con quella voglia di trovare una soluzione, perlomeno temporanea. Come? Semplice! Sarebbe utile — cosa che Olivia fa — stilare una lista che preveda, in più punti, delle soluzioni possibili affinché si possa rimediare almeno a livello economico; prima di trovare un altro impiego. È ‘la lista dei sogni possibili’: fattibile e accessibile a tutti i portafogli. Perché, in fondo, sebbene la crisi abbia colpito — e non risparmia affatto —, non è detto che non si possa sognare; magari accontentandosi delle piccole cose, delle piccole felicità. Nonché dei piccoli sogni che Olivia ha — che sembra un personaggio a tratti fiabesco.Tuttavia, la crisi è solo l’espediente che induce la donna a ‘vivere’ il cosiddetto stream of consciusness, ovvero la libera rappresentazione dei pensieri così come compaiono nella mente. E Olivia ha davvero tanti pensieri, alcuni fanno parte del suo passato. Caratterizzato, questo, da una figura determinante: la nonna che, per lei, è stata sempre importante; e che le ha fatto amare la letteratura. Per la protagonista, infatti, la letteratura diventa una vera e propria passione che le ha permesso di conoscere lo scrittore inglese Horace Walpole, IV Conte di Oxford: colui che — per primo — ha individuato la ‘serendipità’, «quella sensazione di euforia che si prova quando si scopre una cosa mentre se ne sta cercando un’altra.» Tutto, però, dipende dal destino che organizza gli eventi in una rapida — e, forse, inaspettata — successione. Il romanzo di Paola Calvetti è dunque una favola moderna, in cui predomina nettamente il personaggio dall’omonimo titolo. Il lettore, perciò, conoscerà la psicologia di Olivia. Tuttavia, la storia è suddivisa — almeno convenzionalmente — in due parti, che si alternano a intervalli quasi regolari: la parte relativa alla vita e agli intimi pensieri di Olivia, e la parte caratterizzata da un personaggio maschile limitatamente approfondito — affinché emerga la protagonista indiscussa —, Diego. La storia diventa un crocevia di pensieri e di situazioni passate, rievocate mediante l’uso di flashbacks. Ad ogni modo, anche Diego ha un passato interessante e difficile, per certi versi. Si può dire, dunque, che la struttura del romanzo sia duale; la narrazione si sdoppia: per Olivia è fatta in prima persona — e lei che si racconta immediatamente al lettore —, per Diego invece vi è il ricorso al narratore esterno. E lo stesso registro sembrerebbe cambiare: Olivia, come già detto, racconta — in generale — se stessa perlopiù in chiave ironica; al contrario di Diego che è raccontato persino con un velo di tristezza e malinconia. Tra presente e passato, Paola Calvetti offre episodi di vita reale e quotidiana. Racconta, inoltre, la storia con uno stile: fresco e semplice. Sebbene il romanzo del’autrice sia quasi privo di dialoghi, è tuttavia coinvolgente proprio come la sua protagonista. Della stessa affiorano sia pensieri che preoccupazioni — chiaramente dettate dalla sua situazione precaria —, di cui conosceremo anche la passione per la fotografia. E così Olivia. Ovvero la lista dei sogni possibili,  oltre ad avere caratteristiche filmiche ben evidenti, si concentra anche su quella forma d’arte che — ad esempio — Marshall McLuhan ha definito come ‘medium caldo’, che possiede cioè un’alta definizione e che è considerato precursore del cosiddetto ‘medium freddo’ a bassa definizione , ossia il film. Ne deriva, perciò, che la fantasia sia legata a quella forma di illusione in cui la realtà si sostituisce al ‘reel’ o real (la realtà). Ciò che emerge è: the medium is the message, ‘il mezzo è il messaggio’. E, nel romanzo, il messaggio che ho colto è quello di non arrendersi alle difficoltà e non smettere di sperare poiché, proprio come sostiene anche Banana Yoshimoto in Chie-Chan e io: «anche nei giorni in cui arriva una cattiva notizia può accadere qualcosa di buono, e il mondo non finisce né cambia così, da un momento all’altro.»

(A cura di Maila Tritto)
L'AUTRICE: Paola Calvetti ha lavorato dalla redazione milanese della Repubblica, dal 1993 al 1997 ha diretto l'Ufficio Stampa del Teatro alla Scala e, in seguito, è stata Direttore della Comunicazione del Touring Club Italiano. Oggi scrive per il Corriere della Sera e il settimanale Io Donna. Ha pubblicato L'amore segreto (Baldini&Castoldi 1999), L'addio (2000), Né con te né senza di te (2004), Perché tu mi hai sorriso (2004), tutti in edizione Bompiani, e Noi due come un romanzo (Mondadori 2009). 
Sito: www.paolacalvetti.com

 


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