[Recensione] Oltre di Sabrina Parodi

Creato il 14 aprile 2013 da Queenseptienna @queenseptienna

Titolo: Oltre
Autore: Sabrina Parodi
Editore: Lite editions
Fomato: Digitale
Lingua: italiana
Dimensione: 749 KB
Prezzo: € 1,99
Genere: Erotico
Voto: 

TramaOgnuno al mondo ha diritto di amare e di essere amato, nessuno escluso. Nilo e Andrea sono due uomini, Nilo e Andrea si amano, si desiderano, hanno bisogno l’uno dell’altro come dell’aria da respirare. Ma si sa, il loro amore è “proibito”, è deriso, una volta era persino reato. Per Nilo amare Andrea è più facile anche se non sa se potrà mai essere corrisposto; per Andrea è stato inizialmente difficile accettare la propria “diversità”, ma il sentimento che prova per Nilo ora è così grande che dovrà superare se stesso. Ognuno a modo suo andrà oltre i propri timori, le proprie paure per scoprire ancora una volta che la passione, il desiderio, l’amore non hanno sesso.

Recensione: Il tema affrontato è impegnativo, come tutto ciò che riguarda l’ambito dei sentimenti più profondi, puliti, nitidi. Già il titolo dice molto, perché rende bene l’idea di barriere che si infrangono.

Di barriere nel rapporto amoroso ce ne sono sempre troppe e superarle è il gran compito. Nel caso di Milo e Andrea il loro stesso sesso si fa barriera terribile e invalicabile. Vincerla e superarla, affrontando le minacce e i castighi posti sulla  porta, esprime la massima trasgressione,  persino una vittoria inaudita,volendo, la cui enormità si colma di un sentimento che va oltre, di un amore che non è vergogna. Nel racconto procedono oltre non solo Milo e Andrea (e l’autrice), ma anche il lettore che, per forza di cose, è invitato a superare la soglia verso la quale è condotto.

Paradossalmente si racconta una vittoria che nasce da una sconfitta data dal prezzo da pagare, dall’ombra di una condanna, dalla derisione, dall’incomprensione , dall’emarginazione . Eppure uno sguardo oltre la cortina è stato dato. Chi, nella vita, trova il coraggio di fare altrettanto?

Il proprio e l’altrui corpo diventano porte di confine. Il possesso reciproco si pone nella sua urgenza rendendo vani  gli ostacoli di qualsiasi genere. Qui non si parla di istinto ma di passione, di sentimenti forti e totalizzanti, la ragione frana, come qualunque sovrastruttura che si frapponga.

Ma cosa si trova in questo oltre?

Chi può dirlo? Il coraggio dell’oltre fa sì che esca allo scoperto ciò che riposa negli anditi più profondi e davanti al quale tutti si è impreparati, per ignoranza, ignavia, ipocrisia, o per il legittimo smarrimento di fronte a un comandamento violato.

Oltre significa raggiungere una dimensione più alta e assurda, al di là del bene e del male: il luogo proibito della conoscenza dove si giunge dopo aver infranto l’interdetto (umano o divino: a questo punto cosa importa?), il luogo che dissolve ogni metro di giudizio, ogni contraddizione. Si va al di là delle convenzioni, ci si sottrae al tempo e addirittura al proprio sesso, raggiungendo un estremo limite di conoscenza. Diventa addirittura un atto di carità, un che di salvifico, come sembra trapelare dal racconto San Giuliano Ospitaliere di un insospettabile Flaubert: dove si tratta di dissetare, quietare,  guarire un malato.

Se peccato vi è, non è l’unico, né il più terribile: è espressione di un’inclinazione di fondo che rispecchia la libertà data all’essere umano, quella di rompere qualsiasi barriera, qualsiasi muro che si frapponga al proprio stare al mondo. Il peccato è la consistenza stessa dell’essere terreno dell’uomo e commetterne significa assumere conoscenza. Conoscenza di ciò che è bene e ciò che è male, fino a procedere innanzi e riceverne appagamento: questo il senso del racconto.

Non ci si muove cioè nel puro e semplice accadere, il semplice atto sessuale può essere privo di significato in sé. Quello che conta, nella storia di Milo e Andrea è il rischio esistenziale corso, quello di confondersi tra ciò che è vizio e ciò che non lo è, tra trasgressione e pienezza dell’essere.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :