Prezzo: € 9,99
Pagine: 420Genere: Dark FantasyEditore: NarcissusData di pubblicazione: 8 Ottobre 2014 (Prima Edizione; l'edizione in foto è invece del 2015)Ci troviamo nel continente di Orbeth, stroncato da un lungo e sanguinoso conflitto tra i popoli del nord e gli invasori meridionali. Quando lo scontro ha finalmente un epilogo, la pace consecutiva al rientro viene presto eclissata da un nuovo, oscuro pericolo...assai più letale della guerra stessa. Un mondo ostile, dai toni gotici, con un forte afflusso di elementi espliciti, ispirati all' horror più magistrale, fa da sfondo a questa prima scena di una TRILOGIA che, coi suoi poliedrici aspetti, i suoi ben tarati elementi fantasy, e l'ampia presenza di personaggi, ognuno con le sue peculiari caratteristiche e i propri sentimenti, saprà appassionare i lettori, immergendoli in un'esperienza che segnerà il loro spirito creativo. Palpabile senso di pericolo, intensa narrazione con suggestive sequenze descrittive, nascita di forti legami, tanti colpi di scena, e molto altro ancora, in questo imperdibile scritto, tutto da gustare.Come ormai in molti sapete, ed altrettanto facile è intuirlo, il Fantasy è un genere che mi rispecchia molto, in tutte le sue sfumature, e conto all'attivo molto letture simili seppur di autori differenti. Per questo motivo quando mi approccio ad un libro sul genere nutro sempre la speranza che non si riveli ripetitivo, scontato e per nulla affascinante e, credetemi, nella nostra attuale editoria non è cosa da poco. Orbeth, L'oscura Minaccia, fortunatamente, è uno di quelli che mi ha colpita per la sua profonda capacità di ammaliare il lettore, pagina dopo pagina, e di portarlo in un mondo fatto da tenebre, paure, battagli ed inevitabilmente morte.Ci troviamo nel continente denominato Orbeth, dal quale il libro prende il nome, una piccola oasi verde, immersa nella natura e in perfetta sintonia con essa, dove due grandi città, con i rispettivi eserciti, si contendono il potere, Werlin e Rinfold, la prima contraddistinta dal colore rosso e la seconda dal colore verde. Dopo numerose battaglie la Confederazione del Nord, composta dai più valorosi guerrieri werlemiti, è finalmente riuscita a scacciare al di là del fiume il nemico invasore ed è pronta ad intraprendere la strada verso casa, quando improvvisamente si rende conto che qualcosa non va: tutto il paesaggio intorno a loro è radicalmente cambiato, nulla è più rimasto dei vividi colori della natura, soppiantati da una strana vegetazione, all'apparenza tutt'altro che amica. Ben presto, anche con l'aiuto di una comunità di nomadi, all'interno della quale faremo conoscenza con Raek e Jean, due fratelli che si uniranno alla spedizione werlemita, conosceranno la realtà, più minacciosa che mai, che li porterà tutti quanti ad affrontare un'altra importante battaglia per la salvezza del mondo in cui vivono.La prima cosa che colpisce il lettore è il modo in cui viene a conoscenza delle vicende che si svolgono nella terra di Orbeth: il punto di vista inizialmente è quello di Malcus, il valoroso guerriero che diventerà presto maestro ed amante, che lo riporta indietro nel tempo con un lungo flashback, ben strutturato ed soprattutto ben sviluppato. Nel corso della lettura poi il punto di vista oscillerà tra Malcus e Tirlain, generale a capo di una parte della Confederazione del Nord altrettanto possente e valoroso, un cambio di visuale che non porterà mai confusione nel lettore, anzi, al contrario, sarà in grado di arricchire la storia di piccoli dettagli in più che contribuiscono sicuramente alla bellezza dell'opera.Le descrizioni minuziose e ben dettagliate fanno sentire il lettore parte di questa mirabolante avventura: le battaglie appaiono vivide, quasi reali; i particolari dei protagonisti ben definiti; le sensazioni e le emozioni traspaiono dal romanzo senza alcuna difficoltà, sommergendo il lettore che si ritroverà in balia di sentimenti forti ed intensi, difficili da controllare, ed in ugual modo anche gli odori nauseabondi e i profumi vengono percepiti immediatamente, come se la fonte degli stessi fosse sotto di noi.Un altro elemento che salta all'occhio è il Colore e nonostante per buona parte della lettura quello predominante sia il nero, due, fra la moltitudine di sfumature delle gamme cromatiche, risaltano particolarmente: il blu intenso del fiume come unica via d'uscita, oserei dire temporanea, ed il rosso del sangue, simbolo delle molte perdite subite e della violenza da cui esse derivano.Innumerevoli sono, poi, i colpi di scena, dai quali il lettore si ritroverà spiazzato, completamente preso alla sprovvista, che contribuiscono a fomentare l'idea che Marco Perrone ha saputo creare una trama, ben costruita, che non lascia nulla al caso, per nulla scontata o banale, e al contempo profonda e per nulla frivola.Il ritmo incalzante e teso fa sì che si riesca a terminare il libro in poco più di qualche ora, nonostante il numero delle pagine, arrivando così ad un finale che lascia aperto un enorme varco su quello che potrebbe essere il seguito, mille domande ed una briciola di speranza che risiede nella forza di volontà delle diverse fazioni di unirsi per combattere contro un mostro all'apparenza invincibile: il continente di Orbeth si salverà?Lo stile è molto scorrevole e lascia intravedere un'altra delle passioni dell'autore, la poesia, che a tratti si rivela in tutta la sua dolcezza anche nella costruzione delle frasi.Marco Perrone con questo primo capitolo dà il via ad una Trilogia della quale si sta già parlando molto, e bene, e sono convinta che l'autore continuerà a far parlare di sé.