Buona lettura!
Pheobe ha appena aperto uno splendido negozio vintage in una via trafficata del centro della città; i vestiti di marca del passato sono per lei una vera fonte d'ispirazione, una particolare forma d'arte e non dei vecchi vestiti usati come molti credono. Un giorno viene chiamata per andare a valutare dei vestiti d'epoca di una donna anziana, Thérèse, che dietro la fragilità dettata dall'età e dalla malattia nasconde un cuore forte e una storia di amicizia interrotta dalla guerra. Phoebe, malgrado i suoi problemi, prende a cuore la storia di Thérèse e della sua amica ebrea e tenta di aiutare l'anziana a trovare la pace prima della fine.
Al contrario di quello che credevo, e cioè un libro frivolo incentrato sui vestiti e su relazioni amorose della protagonista, mi sono ritrovata in mano un bel romanzo al femminile, piacevole e interessante, nonostante i risvolti drammatici. Le due storie che s'intrecciano sono molto diverse tra loro e soprattutto quella ambientata nel passato è bella e appassionante. Phoebe è una donna intraprendente: ha appena aperto un negozio di abiti vintage, che sono la sua passione, è da poco uscita da una difficile storia d'amore e ha perso una sua grandissima amica d'infanzia incolpandosi dell'accaduto. Insomma la sua vita è complessa ed è resa ancora più difficile dalla sua coscienza e dai rimorsi: Phoebe è convinta che avrebbe potuto fare qualcosa per salvare la sua stravagante amica Emma. La morte di quest'ultima ha cambiato il punto di vista della protagonista sulla vita e quindi ha deciso di cambiare tutto: di ripartire da zero. In tutto il romanzo Pheobe arranca per risalire a galla e per trovare un briciolo di felicità: l'unica vera consolazione sono i vestiti vintage. Per lei non sono solo dei pezzi di stoffa vecchi e usati ma hanno un'anima, una storia nascosta tutta da raccontare ed è esattamente quello che Phoebe fa con Thérèse. Thérèse è un'anziana donna alla fine dei suoi giorni che decide di raccontare ad una perfetta sconosciuta la sua storia celata nel profondo del suo cuore e che ha cambiato per 60 anni la sua vita. Thérèse prima della guerra aveva un'amica ebrea di cui ha perso le tracce perché viene deportata in un campo di concentramento: la donna s'incolpa della sua cattura perché da ingenua ragazza francese ha avuto troppa fiducia del prossimo. Phoebe rimane incantata e rattristita da questa storia così simile alla sua e s'impegna a dare un briciolo di pace a Thérèse che sta per morire. Insomma il libro racconta la storia di due donne sconosciute che hanno vissuto delle amicizie tenere e bellissime che hanno perso in modo tragico: entrambe vivono ogni giorno con pesanti sensi di colpa e con un sentimento di vuoto incolmabile. Il mio giudizio sul romanzo è positivo perché, pur sembrandolo, non è un romance tipico, al contrario al centro di tutto ci sono l'amicizia profonda e la lealtà con dei tocchi di drammaticità che hanno reso il romanzo più vero che me lo hanno fatto apprezzare maggiormente: non tutto può essere rosa e fiori!
Assegno tre stelline e mezzo!
Lya