Recensione | Peaky Blinders 2×01 “Episode 1″

Creato il 06 ottobre 2014 da Parolepelate

Tornati, tornati! I Peaky Blinders son tornati!
Più dark, crudo e aggiungerei anche triste di prima, il gioiellino della BBC Two ci ha fatto attendere un anno per poter rimettere gli occhi sui surreali zigomi di Cillian Murphy. Oops. Intendevo dire sulla famiglia Shelby.

L’anno scorso avevamo lasciato Peaky Blinders nel cliffhanger più perfido e infame che potesse esistere. Ma non c’è bisogno di ricapitolare: la seconda stagione riprende esattamente alcuni frammenti del famoso finale che vedeva protagonisti Tommy, Grace e Campbell su tutti.

La bella cameriera è alla stazione in attesa del suo treno per Londra, si suppone. Nel frattempo, Tommy le sta scrivendo una lettera (e ci chiediamo anche se sia mai stata spedita, ma ne dubitiamo) e Campbell si presenta alla stazione con tanto di pistola, pronto ad uccidere Grace.

“Cara Grace, prima della guerra, quando avevo un’importante decisione da prendere ero solito lanciare una moneta. Forse è quello che farò adesso.”

Questa scena l’abbiamo vista e rivista, fatto congetture su cosa sia davvero successo, ci siamo chiesti quello sparo dove fosse diretto, quali conseguenze avrebbe portato.

La seconda stagione ci svela il mistero in due minuti: è Grace a sparare a Campbell dalla pistola nascosta nella sua borsetta (non dovremmo essere sorpresi dato che l’aveva già fatto nella prima stagione, ricordate?) per Poi scomparire nella nebbia, un elemento così presente in Peaky Blinders da essere considerato quasi un personaggio.

Mai mettersi contro una donna con la borsetta.

#EntusiasmoPostScopertaCheGraceE’Viva

Quindi, Grace è viva.
Ma è tutto ciò che sapremo, per adesso, della bionda spia irlandese/cameriera canterina.

Eh si, perché la storia degli Shelby si sposta due anni dopo, il 1921 circa.
Mentre i nomi dei protagonisti scorrono sullo schermo, due donne coperte e vestite di nero trascinano due passeggini tra le strade deserte di Birmingham. Ci accorgiamo che non è una scena quotidiana solo quando quei passeggini vengono lasciati di proposito di fonte l’entrata del Garrison, il bar di proprietà degli Shelby, per poi scoppiare qualche secondo dopo distruggendo tutto.

Problemi all’Inferno, Thomas.

Come avevo già annunciato, questo primo episodio ha un tono decisamente più triste rispetto ad ogni puntata della seconda stagione. Nonostante sappiamo che gli affari vanno alla grande, tutti i nostri amati personaggi portano un loro fardello.
Il primo colpo al cuore infatti è la scoperta della morte di Freddie Thorne. NO. FREDDIE NO.
Ci ritroviamo al suo funerale, dove scopriamo che Freddie è morto a causa della peste, lasciando Ada Shelby e il loro figlio Karl da soli. Ada è sempre stata l’unica Shelby a non voler portare quel nome e dopo due anni la situazione non è cambiata affatto.
Tommy sta pianificando un espansione degli affari, “sarà pericoloso essere una Shelby a Londra.”
Ma Ada è decisa a staccarsi dalla sua famiglia. Non è più una Shelby, né una Thorne, adesso.
Sono libera, dice. Ma quanto lontano devi andare per non essere più perseguitata dal tuo nome?

I piani di Tommy diventano sempre più chiari: non bastano più Birmingham e dintorni, il grande salto di qualità deve avvenire a Londra, dove italiani e ebrei lottano per il dominio.
Ma se l’assalto a Londra deve ancora avvenire…chi ha bruciato il Garrison? Tommy crede di saperlo e non esita a far visita ai suoi sospetti. Ma a ricevere una sorpresa sarà lui.
Infatti Tommy – il diavolo dei Peaky Blinders – viene coperto e trascinato in un magazzino, con un uomo e una donna.

Ecco chi ha fatto saltare in aria il pub degli Shelby. La situazione è piuttosto misteriosa. Tommy riconosce la donna, ma non comprende i loro intenti.
Irene, questo è il nome dell’irlandese, ordina al suo complice di non sparare a Mr. Shelby.

Perché lui è il prescelto. Prescelto da hi? E per che cosa?

C’è un posto vacante che tu riempirai.

Tommy è incredibilmente calmo, ironico e tagliente come sempre, ma vuole delle risposte.
E le avrà. Solo che noi non possiamo conoscerle. Infatti sappiamo che la donna da delle istruzioni a Tommy, ma tutto ciò che vediamo è quest’ultimo che, una volta uscito, lascia prevalere la rabbia. Tutto nei movimenti del magnifico Cillian Murphy lasciano presagire il peggio.
Cosa ti è successo Tommy?

Qualunque cosa sia, ha turbato terribilmente l’uomo più imperturbabile della storia. Le musiche – accattivanti, forti – danno ritmo alla scena, rendendola più coinvolgente, rendendo Tommy ancora più duro.

Più avanti scopriamo che Campbell, il vero grande nemico di Thomas, è ancora vivo ed è stato anche promosso al titolo di Major. Purtroppo per lui è anche zoppo – ringraziamo Grace per questo – e più arrabbiato e corrotto che mai. Come si intreccerà la sua storia con quella di Tommy?
Per il leader dei Peaky Blinders sarà un altro colpo duro scoprire che Campbell ha intenzione di tornare in città.
Tutto il tormento che regge sulle sue spalle emergerà in un secondo momento, nel frattempo, durante la riunione di famiglia molte carte vengono rivelate.

La mancanza di alcuni personaggi ha dato la possibilità ad altri di emergere: John, ad esempio, esprime i suoi dubbi sui piani di Londra, così come sua moglie Esme. Probabilmente pochi si ricorderanno di lei (ma ricorderete il loro matrimonio nel quarto episodio della prima stagione), ma da adesso dovremo darle più attenzione.
Insieme a zia Pol, è l’unica donna della famiglia ancora presente. La scena in cui Tommy le da la possibilità di esprimere la sua opinione è emblematica: le donne degli anni ’20 sono delle vere sopravvissute, ma soffrono ancora del soffocamento maschilista.

Il discorso della ragazza però sembra quasi un momento chiave. Londra fa paura, è solo fumo e problemi. Che sia una previsione?
Tommy la ascolta, ma non l’appoggia, anzi, anticipa i piani: l’assalto a Londra è previsto per il giorno dopo. Questa volta a dare di matto è zia Pol, l’unica abbastanza coraggiosa da alzare la voce o contraddire Tommy.

Improvvisamente, durante una loro discussione privata, vediamo sul volto incredibilmente bello di Cillian Murphy tutto il tormento di Tommy. E possiamo anche provare ad indovinare il perché.

Polly è una colonna portante. Cosa farebbero gli Shelby senza di lei? (E come faremmo noi senza la magistrale interpretazione di Helen McCrory?). E’ l’unica in grado di scavare dentro gli occhi di Tommy, superare quell’imperturbabilità e arrivare alla radice del problema senza temere la sua ira.

E Grace è ancora lì. Inutile girarci intorno. Nonostante non sia presente in carne ed ossa, la vediamo costantemente. La sua presenza è forte nella testa di Thomas, nei suoi occhi, e la sua fragilità emerge quando la zia Pol glielo ricorda.

- Forse è il momento che la dimentichi.
- Dimenticare chi?

Ci ha provato, Tommy.
E ci prova ancora. Scopriamo infatti che Tommy sfoga i suoi desideri con una nuova arrivata.
La segretaria della compagnia Shelby. In realtà non è poi così “nuova”. Avevamo conosciuto Lizzie nel quarto episodio della prima stagione, come la prostituta che John si era messo in testa di voler sposare. Non mi era piaciuta, a quel tempo, perché aveva dimostrato assuefazione nei confronti del suo lavoro. Ma le cose cambiano, anche se la scena tra i due è imparagonabile a quella della 1×05 con Grace – da me considerata una delle scene d’amore meglio costruite e girate. Non c’è passione o trasporto in Thomas. E’ distante.
Insomma, io ho provato a non farmela piacere – sono ancora tanto stupida da sperare che Tommy e Grace vivino felici e contenti – ma Lizzie si è dimostrata subito adorabile e tremendamente infatuata da Mr. Shelby, che sembra però quasi non vederla. Vedremo che ruolo avrà nella storia.

Come avevo già annunciato, Thomas non è l’unico Shelby che trascina con se un senso di malinconia e tristezza. La matriarca Polly, una figura così saggia e brillante, è perseguitata dal fantasma di sua figlia – portatagli via insieme all’altro figlio quand’erano molto piccoli.
La disperazione di Pol è tale da andare da una veggente. Fortunatamente Esme svelerà a Polly che tutto ciò che la donna le ha detto è falso, che è un imbrogliona. Riuscire ad intravedere uno squarcio di vulnerabilità anche nel personaggio meno fragile della serie, evidenzia come le cose per gli Shelby siano cambiate. Ognuno hai suoi demoni.

Prima che i Peaky Blinders vadano a Londra, Thomas uccide un uomo, un maniscalco. Non sappiamo chi è, né perché l’ha fatto. Supponiamo c’entri qualcosa con le istruzioni di Irene O’Donnell.

Il mistero si infittisce. Di brutto.

#VacanzaLondinesi

Ma a chi importa? Gli Shelby sono in fucking vacanza! (Amiamo Arthur e la sua ingenuità avanzata).

E’ spaventoso l’utilizzo continuo della parola fucking in questa serie. Ce n’è uno per ogni occasione.

L’assalto dei Peaky Blinders a Londra è esattamente come ce l’aspettavamo: violento, coreografato, e talmente ben costruito da ignorare il sangue e le lamette.

La maniera in cui è costruita la scena ci ricorda perché riteniamo che questa serie sia un gioiellino: la fotografia è strepitosa, il modo in cui sono girate le scene ancora di più. Tommy sempre in primo piano (l’ho già detto che Cillian Murphy è da Emmy?), John bacia una ballerina a sinistra, Arthur prende a calci un uomo a terra a destra. Piccoli dettagli che rendono più personale e accurata la storia, nonché i personaggi.

Nonostante siano una minuscola gang in un’enorme città, i Peaky Blinders sono più pericolosi di quanto ci aspettassimo. “Sarà la sua intelligenza ad ucciderlo.” E sappiamo che Polly ha assolutamente ragione.

Le ultime scene ci riportano anche al Maggiore Campbell. Quest’ultimo discute con Churchill di un nuovo uomo per un grande compito. E a quanto pare, sta parlando proprio di Thomas Shelby.

- Perché hai scelto lui?
- Per fare pressione su un uomo per un lavoro del genere bisogna conoscere le sue debolezze ed io conosco le debolezze di quest’uomo intimamente.

Il mistero si infittisce. Parte seconda.

Ah, e ricordate di quando, riguardo ad Ada, vi ho chiesto quanto lontano dovesse andare per non essere più una Shelby? A quanto pare non è mai abbastanza.
Assistiamo infatti, all’aggressione della povera ragazza da parte di uomini che Tommy ha fatto arrabbiare con la sua incursione a Londra. Anche se non si presentano, presumiamo siano gli italiani, i Sabini.

A Birmingham, alla fine, neanche Tommy se la passa bene: un gruppo di uomini lo aggredisce. Tutti contro uno. Il leader dei Sabini è sul punto di farlo uccidere quando uno sparo squarcia la notte sporca di Birmingham e fa scappare via i Sabini.
Non ci crederete mai, ma il salvatore di Thomas Shelby è il Maggiore Campbell.

Tiriamo brevemente le somme: il ritorno dei Peaky Blinders è potente e rumoroso, la violenza e il senso di morte sono aumentati pericolosamente. L’episodio è un continuo ripetersi di nuove domande, scoperte e fucking holidays, direbbe Arthur.
Le musiche sono prepotenti ma mai inopportune, la freddezza di Tommy è cresciuta inevitabilmente, è sicuramente più spietato. Nuovi personaggi sono emersi, altri già conosciuti hanno acquistato più spessore.
Una sola cosa è certa: l’episodio fa in modo che non si possa evitare il resto della serie. Noi dobbiamo sapere cosa succederà.

  • Dov’è Tom Hardy? Il suo personaggio è stato solo citato, Alfie Solomons, ma sappiamo che entrerà in scena nel prossimo episodio.
  • Cos’ha in serbo per Tommy, Major Campbell? E’ collegato con Irene O’Donnell?
  • Perché Tommy ha ucciso quel maniscalco?
  • Dove diavolo è Grace?
  • Dov’è Tom Hardy?
  • Scopriremo qualcosa su figli di Zia Pol?

Miglior Citazione:

Il re vi offre un trattato di pace e voi cominciate una guerra per questo.
E’ ironico, no? Una guerra sulla pace.

Nell’attesa di avere tutte le risposte, ecco uno sneak peek dal secondo episodio.

Ringraziamo: Tom Hardy – italian fanpageTom Hardy Italian Fanclub | Diario di una fangirl. | TelefilmSeries.Com | • Telefilm Dependence • | Gli attori britannici hanno rovinato la mia vita | Telefilm. ϟ


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