Bentrovati, amici pelatini, con la nuova recensione di questa settimana!
Episodio nuovo, nuova recensione, no? Quindi eccomi qui a commentare questa puntata dal titolo ‘Nautilus’.
Iniziamo col dire che sono davvero contenta che la sigla sia rimasta più o meno la stessa, infatti l’unica cosa che cambia è la sequenza delle immagini (graficamente ben fatte a parer mio). La voce di Michael Emerson, dunque, continua ad introdurci nel mondo di Person of Interest com’è ormai consuetudine dalla prima stagione. Probabilmente è un problema mio ma questa ‘opening’ (dirlo in inglese è sempre più figo) mi entra in testa come poche cose nella vita ed è per questo che ho accolto questa ‘non-novità’ con piacere. Anzi, ci speravo quasi!
Ci eravamo, comunque, lasciati la scorsa settimana con molti interrogativi, tra cui:
1) Finch continuerà a collaborare con il ‘team Machine’?
2) Cos’ha trovato Finch in quel luogo buio ed oscuro?
3) Continueranno tutti a rimanere al sicuro da Greer e Samaritan?
Ebbene, questo episodio ha contribuito a darci delle risposte? Si. Beh, almeno alle prime due con assoluta certezza. Per la terza domanda vedremo più avanti, anche se sono sicura che non se la passeranno benissimo in futuro. Fino ad ora sono stati fin troppo fortunati a non essere beccati e temo che ben presto avremmo delle sorprese (sgradite).
Ed ora passiamo alla recensione vera e propria dell’episodio!
L’episodio inizia con Finch che, mentre sta lavorando in quel luogo oscuro e misterioso, riceve un SMS.
Io sinceramente non ho potuto fare a meno di ridere a guardarlo così conciato, forse anche perché sono più abituata a vederlo in abiti formali che in abiti da lavoro. Credo che a volte sia facile dimenticarsi del fatto che non sia solo un ‘cervellone’ in grado di stare principalmente davanti ad un computer, ma anche lui smonta e crea cose tangibili come tutti gli altri! Eppure ho riso lo stesso. Shame on me, ma non linciatemi, please.
Ma chi aveva mandato quel messaggio a Finch?
Era stato John che chiedeva ad Harold di raggiungerlo in un ristorante. E’ lì infatti che vediamo quest’ultimo, nella scena successiva, ad attendere l’arrivo di Reese. L’uomo però non è riuscito alla fine a presentarsi all’appuntamento e tramite telefono (quelli non rintracciabili dello scorso episodio) spiega ad Harold che Machine gli aveva dato un nuovo numero, ossia quello di Claire Mahoney, che casualmente doveva trovarsi quella sera proprio in quel ristorante. Dunque poteva occuparsene Harold, no?
La faccia di Finch in quel preciso istante è assolutamente fantastica! Credeva che John avesse ormai capito che non aveva più intenzione di collaborare con loro ed invece l’aveva praticamente incastrato in quella vicenda, portandolo addirittura a vedere la ragazza in carne ed ossa ed a qualche metro di distanza. Beh, nulla in effetti gli vietava di andarsene ma si sa che Harold, avendo un buon cuore, non poteva davvero lasciare quella ragazza al suo destino! Ma non era esattamente questo il piano di Reese? Alla fine io credo proprio di si. Voleva portarlo a ritrovare l’amore verso la causa per cui aveva votato tanto tempo ed energia e Claire era perfetta per far sì che ciò avvenisse, in quanto era ed è molto simile a Finch. Intelligente, sola… In lei poteva rivedersi parecchio e fu forse per questo che si convinse alla fine a pedinarla, sebbene non volesse comunque ammetterlo.
In sostanza, quindi, qual’è il mistero di questa ragazza? Finch e Reese scoprono che dietro a tutto questo c’è Samaritan che sta cercando nuove reclute. Proprio come Machine ha Root, anche Samaritan desidera dei soldatini ai suoi ordini ed il modo in cui vuole trovarli è attraverso certi enigmi riconoscibili grazie al simbolo del Nautilus, infatti è tramite questa conchiglia che i partecipanti al gioco riescono a capire esattamente cosa guardare (anche se poi devono comunque risolvere l’enigma quindi il simbolo li aiuta ben poco). Ogni enigma risolto li porta ad avere un indizio per raggiungere il prossimo, e così via. Quindi era Samaritan che stava mettendo in pericolo la ragazza? Non esattamente. Il pericolo maggiore era rappresentato da ‘Silverpool’, una compagnia militare privata che la ragazza aveva hackerato a causa di questa gara (quindi per conto di Samaritan) ed a cui aveva sottratto dei file che avrebbero potuto mettere in pericolo l’intera struttura, infatti in quei file dovevano esserci delle prove tangibili di alcuni crimini di guerra commessi proprio da Silverpool. Essi, ovviamente, la volevano morta ed avevano intenzione di darle la caccia fino alla fine. Naturalmente Reese cerca di aiutare la ragazza, con l’aiuto di Shaw, ma è Finch ad avere un colloquio finale con Claire in cui spera di riuscire a convincere la ragazza a non continuare quell’assurdo gioco.
Harold in fondo comprende ciò che spinge Claire ad andare avanti. Sa anche però, che vincere a quel gioco non le porterà nulla di buono. Gli spiega chiaramente che non è solo gioco, ma un reclutamento ‘per conto di una… forza molto pericolosa’ (cit. Harold), e che se decide di continuare, tutto ciò la porterebbe in grave pericolo. Anche Claire però ha delle motivazioni valide che la supportano. E’ sola, ha perso i suoi genitori in un incidente d’auto… ha bisogno di risposte che però non riesce ad ottenere. Vuole trovare un senso alle cose che la circondano, così come alla morte dei suoi genitori, ma questo senso non c’è. Non esiste. Eppure è quello che vuole. Cerca un significato, qualunque esso sia, e crede di averlo trovato in tutta questa serie di enigmi. La risposta di Harold è la seguente:
“So com’è quando si cerca una risposta definitiva, anche quando si sa che non ne esiste alcuna. Stai cercando di dare un senso a questa tragedia. Stai cercando un significato, ma è sbagliato guardarsi indietro. Questa forza… può certamente donare alla tua vita delle fondamenta, un ordine… un significato. Ma non sarebbe il significato che cerchi.”
Ed il suo è un discorso assolutamente comprensibile, dato il suo vissuto. Lui sa esattamente di cosa sta parlando e cosa sta passando Claire ed è tutta lì la forza del suo discorso. Lui sa e cerca di farle capire qual’è la giusta direzione da seguire, eppure le motivazioni di Claire sono altrettanto comprensibili. Lei dice “E’ l’unica cosa che ho” ed è triste sapere che effettivamente sia così. Almeno per il momento. Avrebbe potuto accettare la protezione di Harold ma non l’ha voluta, forse anche perché ormai era troppo immersa in questa gara ricca di mistero. Dunque rifiuta ed Harold deve lasciarla andare, con la consapevolezza che non può obbligarla a seguirlo. Claire ha il diritto di decidere, così come tutti quanti, ed il team Machine la lascia andare al suo destino. La ragazza verrà alla fine protetta da Samaritan ed è molto probabile che la rivedremo almeno in uno degli episodi successivi.
Scopriamo poi che Samaritan desiderava entrare in possesso di quei documenti su Silverpool poiché stava sviluppando un sistema di rilevazione delle minacce molto simile a Samaritan stesso ed alla Machine. Dunque Samaritan mirava praticamente ad eliminare la concorrenza, organizzando quella sorta di gara non solo per reclutare nuovi elementi ma anche per i suoi scopi personali, esattamente come qualunque ‘criminal mastermind’. Questo mi mette i brividi e non vedo l’ora di sapere cosa accadrà nel prossimo episodio! Fino ad ora sono sempre più entusiasta di questa nuova stagione e spero davvero che continuino così. Questo episodio è, in un certo senso, molto ‘old style’ ma sono stati molto bravi ad unire elementi ‘vecchi’ con elementi ‘nuovi’ ed hanno finito col creare un episodio piacevole, pieno di cose da scoprire e dal ritmo incalzante. Ho adorato anche il fatto che abbiano fatto capire solo all’ultimo che dietro tutto questo c’era Samaritan, dunque per la prima parte dell’episodio si continuava a brancolare nel buio ed a fare supposizioni a caso, nella speranza di beccare il vero colpevole. Quando in un telefilm riescono a smentire quello che penso è sempre una vittoria da entrambe le parti perché l’episodio non è per nulla scontato ed io mi sorprendo, ed anche questa volta è accaduto, dunque bravi!
(Brava Machineeeeee!)
Bene, pelatini, questa è davvero la fine della recensione. Vi ringrazio ancora una volta per essere stati qui con me ed alla prossima settimana!
Vi lascio, infine, il promo del prossimo episodio. =)
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