Quella di Dorn è una scrittura pulita, impeccabile, che nella sua semplicità riesce a trasmettere efficacemente ogni minima emozione dei personaggi e a tenere sempre alta quella soglia di tensione che terrà incollati, inevitabilmente e spietatamente, i lettori. Ma dietro questi caratteri puramente thrilling lo scrittore tedesco non trascura di arricchire l’opera di più complesse riflessioni, estremamente attuali. È infatti sullo sfondo di una contemporaneità tragicamente riconoscibile che le vicende dei personaggi si snodano. Il male che si origina da un ben noto attentato terroristico e che porta nella vita privata di questi personaggi, come anche nella realtà, allo sviluppo di paure inconsce, a ripensare la vita per la sua intrinseca precarietà, fino a bloccare ogni azione, ad inibire ogni atto di rivalsa, a surclassare ogni sentimento spensierato, turbando la serenità e l’intera effimera esistenza. Wulf Dorn sembra perfettamente consapevole di questa pandemica condizione esistenziale, e con il suo splendido nuovo romanzo sembra invitarci ad affrontare queste nostre fobie, ad uscire letteralmente di casa, trovando il coraggio di rischiare anche la propria vita pur di godere in modo autentico dei propri affetti, accettando ogni sfida ed immergendosi in avventure che, anche se oscure e rischiose, ci portino a conoscere la verità, alla comprensione degli altri e di se stessi.
Quella di Dorn è una scrittura pulita, impeccabile, che nella sua semplicità riesce a trasmettere efficacemente ogni minima emozione dei personaggi e a tenere sempre alta quella soglia di tensione che terrà incollati, inevitabilmente e spietatamente, i lettori. Ma dietro questi caratteri puramente thrilling lo scrittore tedesco non trascura di arricchire l’opera di più complesse riflessioni, estremamente attuali. È infatti sullo sfondo di una contemporaneità tragicamente riconoscibile che le vicende dei personaggi si snodano. Il male che si origina da un ben noto attentato terroristico e che porta nella vita privata di questi personaggi, come anche nella realtà, allo sviluppo di paure inconsce, a ripensare la vita per la sua intrinseca precarietà, fino a bloccare ogni azione, ad inibire ogni atto di rivalsa, a surclassare ogni sentimento spensierato, turbando la serenità e l’intera effimera esistenza. Wulf Dorn sembra perfettamente consapevole di questa pandemica condizione esistenziale, e con il suo splendido nuovo romanzo sembra invitarci ad affrontare queste nostre fobie, ad uscire letteralmente di casa, trovando il coraggio di rischiare anche la propria vita pur di godere in modo autentico dei propri affetti, accettando ogni sfida ed immergendosi in avventure che, anche se oscure e rischiose, ci portino a conoscere la verità, alla comprensione degli altri e di se stessi.