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Recensione | Poldark 1×03 – Of Mood Swings and Bad Tempers

Creato il 23 marzo 2015 da Parolepelate

Recensione | Poldark 1×03 – Of Mood Swings and Bad Tempers

Come le fasi lunari o le inaspettate eclissi influenzano i moti del nostro pianeta, così i personaggi di questa storia si mostrano con le loro intemperanze e cambi di umore. Quegli umori che si pensava anticamente dipendessero dall’universo e dai suoi stati di alterazione che si riversano sul mondo terreno. E’ più o meno questo, in breve e per astratti, quello che succede in questo terzo episodio di Poldark, in un continuo correre in avanti tra una miriade di eventi più o meno collegati.
Si potrebbe parlare non solo di mutamenti concreti e pratici, ma anche di cambiamenti e movimenti ormonali, che siano quelli della crescita in Demelza o addirittura quelli dati dal parto in Elizabeth. Ciò che è certo è che cambiano le situazioni e diventa sempre più complesso gestire l’impalcatura di dinamiche che si è venuta a creare.

Anche in questo terzo episodio c’è sempre un gioco di opposizioni e contrapposti, sia nelle immagini che nei meccanismi sociali portati on screen. Vediamo ad esempio da un lato la coppia nobile col loro neonato primogenito ed orgoglio della famiglia, mentre dall’altro lato la coppia povera nella medesima situazione ma con il doppio dei problemi e la metà dei soldi. Vediamo Ross schierarsi dalla parte della lower class per forza di cose, e lo vediamo contrapposto a Robin Ellis, storico Poldark della prima edizione dello sceneggiato, ora giudice severo e implacabile, in un gioco di inquadrature e di scontro tra generazioni, tra il solido passato ed il giovane ribelle presente.

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Vediamo ancora la contrapposizione tra l’amore rifiutato per scelta e quello rifiutato per costrizione, nelle sue connotazioni diverse, una in Elizabeth – che rinuncia sapendo di dovere -, e l’altra in Verity  – che rinuncia essendone costretta e non volendo.

La povera Verity infatti è sempre lì col suo faccino appeso, sfortunata progenitrice di Lady Edith, con l’occhio rosso ricolmo di lacrime ed il volto pallido sempre sul punto di esplodere, anche quando deve farsi forza per assistere il prepotente-padre malato.

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Inopportuna come sempre…deh…

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Verity 1 (R) – Elizabeth 0 e il mio cuoricino si spezza…

Piccola nota: fa quasi pensare il discorso di lascito ed eredità dell’anziano Poldark, soprattutto sapendo che questa è stata una delle ultime apparizioni dell’attore che lo interpreta. Se poi il vecchio Poldark sapesse che la cara Zia Bauscia, interpretando i segni del destino, ha rilasciato la sua profezia ricavata da tali oscuri presagi, avrebbe forse preferito dipartire in anticipo e risparmiarsi quello che ci sarà a venire (?!?!).

Presagio o iattura che sia, se quindi assistiamo alla lenta caduta nel dubbio e nei vizi del fair Poldark, tentato dai Warleggan e sobillato nelle gelosie come Pinocchio da Lucignolo, dall’altra siamo testimoni dell’ascesa di Ross, un percorso in salita, ma non senza difficoltà presenti e future.

Ross, coi suoi turbamenti , si dimostra sempre piuttosto umorale ed incline al cambio repentino dei suoi stessi moods, ai quali fa riferimento parlando a Demelza la quale “ormai dovrebbe esserne abituata”, a sua detta. Ross non fa nulla per cambiarsi e per cambiare; è sempre ‘passionale’ nel significato più stretto del termine, seguendo più gli istinti che la ragione, quest’ultima da anteporre all’irrazionalità secondo i dettami del perfetto gentleman.

Il nostro dark Poldark invece se ne infischia, e dunque lo vediamo gioire in un istante e subito dopo adirarsi e corrucciarsi, sia alla nascita del pargolo della “sua” Elizabeth, sia quando deve esporsi in prima persona per difendere l’indifendibile di fronte alla corte, seppur fallisca miseramente e decida di consumare la sua rabbia tra il rum e le labbra di Demelza.

Ross sembra rinnegare più volte l’appartenenza ad una classe che sembra andargli stretta, dove non si sente a suo agio, ma senza i benefici della quale non sarebbe chi in realtà è, e non avrebbe le possibilità che ha di agire come crede.

Demelza in tutto questo, continua a crescere e a cambiare e Ross se ne rende progressivamente conto. Sembra completarlo in quella parte mancante che vorrebbe forse avere, e per la quale vorrebbe sentirsi più vicino al ‘popolo’, a quella parte di mondo che lo accoglie senza riserve e senza giudizi. Demelza è l’indomabile parte della ragione, il tramite verso il futuro, e Ross lo ha capito anche se, badate bene, ciò che succede tra i due è qualcosa su cui spendere due parole prima di definirlo totalmente Amore.

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Il nostro lato fangirl #Romelza esplode infatti di felicità in questo terzo episodio, lasciandoci andare a gridolini di gioia e a quanto di più romantico ci possa essere nelle dinamiche tra i due, abilmente orchestrate dagli sceneggiatori proprio per cercare l’effetto sperato. Tuttavia la cosa ha anche un altro aspetto da valutare e tenere in considerazione.

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OMG! Fangirling over 9000!

Demelza ha ricevuto la visita di suo padre che, ritrovata la fede e una nuova moglie, la rivuole con lui sulla via della rettitudine, fuori dai gossip delle malelingue del villaggio.
Demelza è quindi giustamente spaventata, perché per la seconda volta si trova a subire la minaccia di dover lasciare la sua libertà trovata con Ross, nella sua casa e in quello che è ora il suo mondo.

Ora, non dico che Demelza non sia infatuata di Ross (CHI non lo sarebbe???), e che anzi, il suo sentimento sia ancora più profondo – visto che per lei Ross è padrone, guida, benefattore, amico ed altro….però, c’è da aggiungere un PERO’!

Demelza provoca coscientemente Ross quella notte, e lo fa sapendo che ora anche lei è visibile come donna ai suoi occhi, che lui ora la considera ancor più di prima e la stima quasi. Sa bene di non essere bella e avvenente come Elizabeth e non averne la stessa intelligenza, ma gioca il suo tutto per tutto su quel legame, sull’aver imparato a comprenderne il broncio ed anticiparne le mosse, perché vuole restare e, più o meno ingenuamente, cerca un modo per farlo, per comprendere quanto per lui LEI sia indispensabile, e quanto LUI sia per lei come aria da respirare.

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Lo provoca sapendo e sperando che cederà, perché i suoi sbalzi umorali e i suoi temperamenti lo porteranno lì, ne è quasi certa. E Ross non se ne dispiace, anzi, si lascia travolgere, ma è da ammettere che accetta Demelza innanzitutto come “compagnia” e per il bisogno che ha di sentirsi completo, ma ancora non possiamo parlare di Amore, solo di un forte sentimento che, spinto dalle circostanze pressanti, dagli istinti incontrollati e dalle necessità, è esploso in mano ai due come una bomba ad orologeria.

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Nel libro questo è piuttosto chiaro, e quello che viene lasciato all’ultima scena, è più un matrimonio di onore e ‘riparatore’, perché Ross sa bene quello che potrebbe accadere in seguito a ciò che è stato, ma in cuor suo sa anche che non vuole perdere Demelza, non adesso che è un’alleata e che lo è stata fin da quando ha varcato la soglia di casa sua. Il matrimonio, però, è anche uno schiaffo a tutti coloro i quali hanno esasperato la sua posizione e lo hanno criticato per le sue attenzioni verso la lower class, quindi il suo gesto si può definire in tanti modi: Un’affermazione scritta in grassetto e a chiare lettere, un qualcosa di estremo e fulmineo, ma ancora l’Amore Vero, quello corrisposto e provato da entrambi è qualcosa di su cui lavorare molto. E ci sarà da sudare, come per un bacio tra Mulder e Scully o le interminabili stagioni prima che Dawson stampasse le sue labbra su quelle di Joey.
E’ che Ross e Demelza sono allo stesso incrocio ma prima di tenersi per mano e dirsi ‘Ti Amo’ dovranno capire di provarlo davvero, e dovranno ignorare il fango che gli viene gettato addosso e le carrozze veloci che passano accanto a loro, di dove i nobili guardandoli dall’alto in basso con disappunto non faranno altro che puntare il dito contro di loro.

Ne reggeranno il peso?

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Piccola nota critica che mi permetto di fare agli sceneggiatori è forse la troppa voglia di correre che hanno e mettere carne al fuoco, e che poi, in scene come quella tra Demelza e Ross si consumano in un sospirato bacio sul collo ed uno schermo scuro che ci mostra già la mattinata seguente.
E’ giusto tenere un decoro da period drama e quindi trattare la cosa con delicatezza e brevità, ma per quanto atteso fosse il momento, nell’epoca cinematografica di cinquanta sfumature e sesso sdoganato alla HBO, avremmo magari gradito qualcosinina in più. Non voglio dire troppo, ma quasi quasi si è visto molto più nell’incontro di Ross con la prostituta al Red Lion che in questo caso. E ci accontentiamo perché in quel poco sono riusciti a comunicare una passione notevole seppur sofferta e quasi frenata, una chimica indescrivibile…

… l’immaginazione però talvolta vuole anche il suo piccolo ulteriore incentivo.

Vuoi che si sia voluto glissare su questa prima volta di Demelza, quindi forse inesperta e anche infantile, sarebbe stato comunque non male mostrare anche quella sua incertezza nell’affrontare il suo primo incontro amoroso, così come fu per esempio in The White Queen, dove proprio il rapportarsi delle giovani donne inesperte con le pratiche matrimoniali furono mostrate e prese in considerazione con garbo.

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Per il resto non posso far altro che sciogliermi e struggermi, soprattutto volendo vedere ancora dei #Romelza e della loro evoluzione e di tutti gli eventi avversi e non che dovranno essere affrontati, e che sferzano il viso del lettore/spettatore come il vento della Cornovaglia sui campi da mietere.

Recensione | Poldark 1×03 – Of Mood Swings and Bad Tempers

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Se siete stati in grado di arrivare a fin qui, magari emozionandovi di nuovo e senza addormentarvi al leggere questa luuuunga recensione, mentre fuori dalla chiesa spoglia si bisbiglia e si mormora vi rinnovo l’appuntamento alla prossima settimana, accompagnandovi al crocevia sulla scogliera dove ci ritroveremo in attesa di vedere come cambieranno i venti su questo tratto di mondo chiamato Cornovaglia.

-Notforyourears

P.S. Siccome mi piace lasciarvi con qualcosa che possa rimanervi addosso, giusto se non siete già abbastanza ossessionati da Poldark, nella mia testa ronzano queste due canzoni per descrivere ciò che ha provato e che prova Demelza e ciò che prova ed ha provato Ross, come se si mettessero a nudo l’uno di fronte all’altra a contare i propri timori, le loro incertezze e le loro…cicatrici.

Non sembra anche a voi che i testi siano più che azzeccati?
La ship è ormai salpata e va a gonfie vele….! <3"><3"><3"><3

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Ringraziamo: Serie Tv Mania | DemiMovie | Aidan Turner Italia | Poldark ItaliaGli attori britannici hanno rovinato la mia vita | Blends of Scotland, Ireland, UK: Ladies’ perfect Tea | Roba da Vittoriani


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