Recensione: Polvere

Creato il 10 marzo 2014 da Miriam Mastrovito @miriammas
Titolo: Polvere Autore: Francesco Mastinu Editore: Runa Collana: Introspezioni Pagine: 174 Prezzo: 10 euro Descrizione: Ci sono dei ricordi che rimangono stampati in modo indelebile nel cuore, marchiandone a fuoco tutti i battiti.
Anche dopo tanti anni e anche dopo essere stati sepolti dalla polvere del tempo trascorso.
Con questa certezza, il vecchio Rino, inizia a esporre la sua storia: un racconto lungo, fatto di veglia e di sonno, in
cui parla del primo amore, impronunciabile, per il suo compaesano Bustianu. All’ombra del monte Supranu, custode terribile e immoto del paese di Ossure, sboccia la loro relazione, anche se non sarebbe mai dovuto succedere.
In un’epoca controversa, dal secondo dopoguerra ai ruggenti anni ottanta, in cui la società sarda ha subito quella brusca virata che segna il passaggio dalla vita rurale a quella moderna, i due uomini compiranno scelte diffi cili, dettate dal rimpianto e dal senso della morale che li opprime, senza riuscire mai a scordare la natura del loro legame, anche quando saranno tanto lontani da non riuscire a intravedere i confi ni dei loro sentimenti.
Una storia delicata, dal sapore antico ma nel contempo attuale, destinata a rimanere impressa per sempre nell’animo di chi riuscirà a leggerla, lasciandosene coinvolgere senza pregiudizi.
L'autore:
Francesco Mastinu nasce in Sardegna nel 1980, dove attualmente vive e lavora, in campo sociale. Convive con il suo compagno e vorrebbe sposarlo, ma ciò non è ancora possibile in Italia, però nella sua vita ci sono 4 gatti che sovraintendono ogni sua attività quotidiana.
È un lettore vorace ed esigente, si dice che nessuno di coloro che si siano messi in mezzo tra lui e le sue letture, siano sopravvissuti.
Dopo aver pubblicato numerosi racconti in antologie collettive di alcuni editori italiani, ed essersi dilettato con il genere erotico sotto pseudonimo, ha uffi cialmente esordito nel 2012 con il suo romanzo “Eclissi” per l’editore Lettere Animate. Nel 2014 esce la sua prima raccolta di racconti brevi “Concatenazioni” con l’editore 6Pollici.
Dal 2011 collabora, come moderatore, con il network/forum “Writer’s Dream” che si occupa di scrittura, libri ed editoria.
“Polvere” è il suo secondo romanzo.

La mia recensione:
Il tempo è passato, ha cancellato gli anni della giovinezza e depositato strati di polvere su ciò che è stato, ma i ricordi restano sempre indelebili. Ormai vecchio, Rino è imprigionato in un corpo che non risponde più ai suoi comandi; non può muoversi, non può più parlare ma la mente è vigile e il pensiero vola ancora libero, oltre i vetri della finestra, verso la vetta del monte Supranu che, ora come allora, vigila su verità inconfessabili. È troppo tardi per cambiare le cose, per pronunciare le parole non dette, per trovare il coraggio di vivere diversamente, non resta che aspettare la fine, ma nell’attesa gli anni andati tornano a galla e il bisogno di ricucire gli strappi, almeno nell’intimità, si fa impellente. Rino si rivolge allora a Bustianu, il suo amore perduto, quello che ha negato a se stesso e in un soliloquio muto si confessa mettendo a nudo l’anima. Si snoda con irruenza come fosse un flusso di coscienza privo di freni inibitori il racconto del protagonista di questo breve quanto intenso romanzo. Rino si rivolge all’uomo che ha amato in segreto per un’intera vita, ripercorre la loro storia d’amore maledetta, dal primo incontro al primo bacio, fino all’inevitabile distacco. Nel farlo riassapora la dolcezza dei bei momenti ma anche il rimpianto per aver rinunciato a un sentimento autentico in nome di una mentalità bigotta. Siamo negli anni settanta a Ossure, un paese contadino della Sardegna, ovvero in uno spazio-tempo dai confini assai ristretti, in cui l’omosessualità è sinonimo di aberrazione. L’amore tra due persone dello stesso sesso è qualcosa di inammissibile, una vergogna da nascondere a tutti i costi se si vuol preservare il quieto vivere e l’onore della famiglia. Quando scopre di provare un’attrazione irresistibile per il giovane Bustianu, Rino comprende di essere scivolato, suo malgrado, su un sentiero pericoloso da percorrere. Cede alla passione ma non ha il coraggio di compiere la scelta che gli suggerisce il cuore. Si vota così a una doppia vita: in segreto porta avanti la relazione con l’uomo di cui è veramente innamorato mentre, ufficialmente, si finge etero spingendosi al punto di sposare una donna e avere dei figli al fine di rendersi credibile e risparmiare ai suoi un’onta intollerabile. Bustianu subisce ma non approva. Sogna una vita lontano da Ossure da condividere con Rino alla luce del sole ma non osa imporsi. Quando la situazione diviene insopportabile, sceglie di allontanarsi in silenzio. Si trasferisce in Francia e prova a voltare pagina, tuttavia non riesce a recidere del tutto il legame con l’uomo che ama e si aggrappa al filo di una fitta corrispondenza. È una trama tessuta di amarezza quella imbastita da Francesco Mastinu, una storia in cui la macchina infernale di una mentalità retrograda finisce per soffocare i sentimenti e seminare dolore. Man mano che i ricordi di Rino fluiscono, si delinea una carrellata di perdenti. È perdente lui che si condanna a una vita fittizia, è perdente Bustianu che è costretto ad arrendersi al suo ruolo di ombra ed è perdente l’inconsapevole Caterina che si ritrova moglie innamorata di un marito che non ricambia. Tutta la dolcezza e la poesia del sentimento che unisce i due protagonisti e che prepotente permea i passi in cui rivivono i loro incontri segreti, si scontra con la crudezza del pregiudizio. Leggendo non si può fare a meno di riconoscere la purezza del loro amore e l’ingiustizia della condanna che pesa sulle loro teste.È quest’ultima, e non l’attrazione tra due persone dello stesso sesso, a imprimersi con forza come qualcosa di profondamente sbagliato. Con una delicatezza sorprendente, una prosa fluida, raffinata, musicale e tagliente allo stesso tempo, l’autore affronta una tematica di grandissima attualità regalandoci un inno all’amore che va oltre le barriere. Nonostante i tempi siano cambiati, certe gabbie mentali continuano a sopravvivere. Polvere è un romanzo che merita di essere letto, perché regala forti emozioni e fa riflettere ma soprattutto perché trasmette con impareggiabile efficacia un messaggio di cui noi tutti dovremmo fare tesoro: amare    non è mai sbagliato, dover chiedere perdono per essersi innamorati, probabilmente lo è ed è qualcosa che non giovaa nessuno.







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