Recensione:
Prima del futuro è un romanzo che, in potenza, avrebbe potuto imporsi nel mondo. (Sempre in potenza) avrebbe potuto avere molto più successo di quel che invece ha riscontrato e sarebbe potuto approdare sui banchi di scuola come libro di narrativa attraverso il quale studiare i giovani e le loro dinamiche. In esso è presente infatti un'idea forte, intelligente, attuale. Un'idea che rappresenta un aspetto fondamentale della società contemporanea, già oggetto di studi sociali al presente e probabilmente anche in futuro. Un romanzo sicuramente da non sottovalutare, anche se poi nella pratica il livello si rivela inferiore a quello che ci si aspetterebbe, perché un po' troppo adattato (per non dire appiattito) agli standard dei romanzi tipicamente young-adult.
Protagonista principale di Prima del futuro è Facebook. Anche se la sua presenza non è sempre messa in primo piano, il nostro social network è il motore della storia, quello che muove i personaggi e le loro scelte. Il romanzo è ambientato nel lontano 1996, quando nessuno di noi ancora conosceva Facebook, né probabilmente possedeva una connessione veloce, e forse neanche un computer. La storia si svolge in un'epoca molto vicina a noi lettori, un'epoca vissuta in prima persona da quasi tutti coloro che si ritroveranno questo libro tra le mani, ma che ad oggi ci appare come un passato remoto. Un'altra era, un'altra vita.
Un'esistenza in cui i contatti con le persone erano solo reali e non virtuali, in cui chiacchierare per ore voleva dire incontrarsi dal vivo e trascorrere una giornata insieme e non divisi (o uniti?) da uno schermo, in cui se si voleva mandare un semplice messaggio ad un amico, bisognava ricorrere a carta, inchiostro e all'ormai quasi estinto servizio postale. Una quotidianità con i suoi pro e i suoi contro. Che aveva molto di più, ma aveva anche molto di meno. Cosa sarebbe accaduto se all'epoca ci fosse stato mostrato il funzionamento di questo social network, assassino della privacy, diffusore di attimi banali di vita vissuta, comunicatore di messaggi inutili, contenitore di ogni momento di vita di qualsiasi persona? Ci saremmo scandalizzati? I più esibizionisti avrebbero trovato il loro spazio ideale?
E' quanto accade ai due protagonisti di The Future of Us, romanzo scritto a quattro mani da Jay Asher e Carolyn Mackler, che racconta, alternando i POV, l'arrivo di Facebook nella vita di due adolescenti, Emma e Josh, amici fin dall'infanzia. Una rivoluzione non lenta come abbiamo potuto viverla tutti noi, che ci siamo abituati e adattati poco alla volta, accettando di abbattere una dopo l'altra ogni nostra minima esigenza di privacy, ma una specie di ciclone: ignari di tutto, ignari delle potenzialità di una connessione ad internet illimitata, ignari delle possibilità che offre il world wide web, Emma e Josh si ritrovano davanti un Facebook futuro. Un programma che mostra loro la vita che sarà: il lavoro che svolgeranno, l'amore che vivranno, l'aspetto che avranno. Oltre a dettagli inutili che mai avrebbero condiviso con le centinaia di amici che si ritroveranno.
Facebook diventa la finestra cui affacciarsi per dare uno sguardo a quel che sarà il loro avvenire: sereno? tempestoso? felice? E soprattutto: reversibile?
Le conseguenze del conoscere il proprio futuro cambieranno l'atteggiamento dei due ragazzi nei confronti della vita. Affannarsi per fare in modo di cambiarla, compiendo scelte diverse da quelle che normalmente si sarebbero prese, o ostinarsi ad andare nella direzione che la Sibilla Facebook ci indica, per poterle confermare?
E poi: dare davvero un potere decisionale così grande ad un social network? Credere davvero che ciò che sarà la nostra vita sarà ricavabile da un sito su cui si postano foto e frasi? Un tempo per scrutare ciò che il destino aveva in serbo per noi si ricorreva ai fantasmi del presente, passato e futuro, a pericolosi viaggi nel tempo, a magici incantesimi: oggi basta un programma per mostrarci quel che saremo.
Credo che una storia del genere, di cui vi ho detto ben poco ma vi ho sottolineato l'essenziale, potrebbe divenire oggetto di riflessioni, di studi, di dibattiti se letto e discusso in classe (e non solo, ma, vista l'età dei protagonisti, sarebbe indicato per scuole medie inferiori e superiori). Potrebbe permettere di comprendere meglio le azioni e le scelte dei ragazzi, e soprattutto le loro necessità. La loro urgenza di apparire. Di avere consensi (i mi piace), di avere risposte (i commenti), di essere presi in considerazione dagli altri (i tag). Potrebbe far riflettere i ragazzi sulla loro vita, sulle loro relazioni e il modo di viverle.
Un romanzo in potenza, come dicevo. Perché in pratica la sua potenzialità si perde in capitoli ripetitivi, a volte un po' banali e anche piatti. La potenzialità si perde quando il romanzo tenta di far uscire fuori il suo lato young adult, trascurando l'aspetto più importante: l'agghiacciante influenza di facebook nella vita degli esseri umani. In ogni caso la lettura risulta leggera e scorrevole, e se si riesce ad andare al di là della storiella cui alla fine si riduce, rappresenta un buon punto di partenza per riflettere e per comprendere meglio l'uomo di oggi.
Titolo originale: The Future of UsAutore: Jay Asher e Carolyn Mackler
Traduttore: Marco RossariEditore: Giunti YPagine: 400Isbn: 9788809771314Prezzo: €12,00
Valutazione: 3 stellineData di pubblicazione: 23 Maggio 2012