Serata dedicata alla visione di Prometheus, il tanto atteso horror fantascientifo di Ridley Scott, descritto dallo stesso regista come un film a se stante, ma ben inserito nell'universo Alien, quello che a cavallo tra gli anni settanta e ottanta ha spaventato una generazione intera.
Ad un primo sguardo sembra difficile pensare che Promethus fosse un film a se stante, ma dopo una piccola riflessione si scopre l'ottimo lavoro del regista nel cercare di non emulare i classici prequel che negli anni hanno semplicemente rovinato i vari cult da cui derivavano.
Prometheus inizia con una classica domanda, ma siamo soli nell'universo? Successivamente una serie di eventi porterà un gruppo di scienziati alla ricerca di coloro che ci hanno dato la vita, eh si avete letto bene, nella sceneggiatura di Scott c'è un grosso schiaffo alle varie credenze religiose.
Da sempre si sa che scienza e religione non legano per niente, ma in Prometheus il tutto é chiaramente evidenziato, la creazione non sembra essere ciò che noi crediamo di conoscere, Scott fa un viaggio molto delicato in questo senso prendendosi un rischio molto alto verso chi crede in ben altro, chiaro che si tratta solo di finzione cinematografica, ma spingersi così in profondità hai i suoi svantaggi.
Dopo questa piccola premessa riguardante l'aspetto centrale del messaggio mandato da Scott, passiamo alla descrizione tecnica del lavoro suo e quello degli sceneggiatori. Scott si é affidato a Jon Spaihts e Damon Lindelof, due che nonostante abbiano stili completamente diversi son riusciti a collaborare col regista alla grande mettendogli a disposizione una storia che rispettasse a pieno l'universo Alien.
L'inizio del film regala una trama lenta, piena di riprese suggestive e un'atmosfera simile ai grandi classici fantascientifici del passato, la parte centrale della storia é molto piú cupa e ricalca spesso piccoli segreti che gli amanti della saga Alien di sicuro apprezzeranno, la terza ed ultima parte invece é quella che piú tende a spostare gli equilibri, talvolta verso la genialità, ma in alcuni momenti verso scene abbastanza deludenti, ma con un risultato finale alquanto buono.
La scelta della protagonista é un chiaro omaggio alla saga Alien, Noomi Rapace é un astro nascente e nonostante il paragone con Sigourney Weaver sia ancora improponibile voglio poter apprezzare le sue doti, atletica, combattiva e capace di tener testa a Charlize Theron, ancora un volta dopo Biancaneve e il Cacciatore in un ruolo non proprio dolce, insomma la dottoressa Shue (Rapace) e Ripley (Weaver) sembrano plasmate dalla stessa mano.
Charlize Theron come altro ruolo non da eroe, ebbene pare proprio che dovremmo abituarci ad una nuova concezione di villain bello, sexy, ma tremendamente cinico, l'attrice sudafricana ha un talento innato e per questo la si può vedere in tutti i ruoli, questo compreso.
Per Michael Fassbender un ruolo inedito, un tipo duro e passionale come lui si é dovuto riprogrammare freddo e calcolatore nei panni o meglio nei circuiti di un cyborg, difficile inquadrarlo pienamente, ma resta comunque un bel vedere, chiaro che avrei preferito vederlo come protagonista assoluto, ma ci sarà tempo per certi ruoli.
Belli se non bellissimi gli effetti visivi supportati da un 3D mai scuro e tetro, una discreta profondità ha permesso di ammirare paesaggi affascinanti sia dalla Terra che dal pianeta alieno, la realizzazione dei nostri progenitori é molto accurata e i nuovi alieni sono molto temibili riuscendo a non far rimpiangere il ricordo angosciante, nel senso buono, dei mostri della saga Alien.
In conclusione Prometheus ha moltissimo in comune con i suoi predecessori, Scott ha voluto regalarci una visione piú accurata del suo immaginario legato all'universo Alien, nonostante lo "schiaffo" alle nostre credenze religiose il film risulta molto apprezzabile per tutte le fascie d'età, molti e variegati i motivi di interesse e a parte qualche assurdità non da Scott posso confermare che Prometheus rispecchia le previsioni lusinghiere per il film senza peró mai eccellere in qualche aspetto in particolare.
- Punti Forti - Cast - Sceneggiatura - 3D
- Punti Deboli - Alcuni Personaggi - Scontatezza in alcuni casi