« Ci sono così tanti misteri che un tempo avrei liquidato come semplici storielle, ma la linea fra i miti e la verità è sottile e indistinta. Mi servono risposte… Voglio capire. »
Come tutti sappiamo Tomb Raider è sugli scaffali dal 5 Marzo 2013 e, l’archeologa più famosa al mondo conosciuta come Lara Croft è pronta per vivere una nuova avventura. Crystal Dinamics è riuscita a ricreare l’emozione di questa prima avventura del reboot Tomb Raider, pubblicata poi da Square Enix.
Avendo progettato il reboot per la saga di Tomb Raider, l’episodio non si lega con i precedenti capitoli ed è il primo ad aver il PEGI 18+ (Vietato ai minori di 18 anni) visto le scene molto violente e crude che si mostrano durante la trama principale. Tra i fan più accaniti c’è stata molta critica a riguardo visto, l’enorme cambiamento che ha subito il gioco e Lara stessa. Ha perso in parte la possibilità di avventurarsi ed esplorare ogni minimo centimetro come succedeva spesso nei precedenti capitoli, inoltre ha perso molta di quella magia che aveva in precedenza, inoltre si nota notevolmente il cambiamento con molta più azione e sparatoria. Non tutti i fan pensano che, il reboot sia stato un fallimento anzi, dalle critiche che si leggono sul web e anche dalle varie testate giornalistiche si può capire come Tomb Raider abbia ricevuto pareri e riscontri positivi.
A SURVIVOR IS BORN Quello che caratterizza il nuovo personaggio di Lara è che, risulta totalmente cambiata rispetto ai precedenti capitoli del gioco. La nuova concezione A survival is born (La sopravvisuta è nata) fa si che, il personaggio di Lara sia cambiato fin dall’inizio. Vediamo come, il nuovo Tomb Raider punti molto sui motivi fisici e psicologici, narrativi, facendo si che, il giocatore provi le stesse emozioni sulla propria pelle. Stavolta ci troviamo su un isola che diventa il nemico principale di Lara dove troviamo insidie, pericoli, trappole, riti sacrificali e nemici agguerriti che fanno di Lara una sopravvissuta a tutti gli effetti.
Il giocatore si trova ad affrontare delle arrampicate e sparatorie già viste in precedenza nella trilogia della Naughty Dog stiamo parlando di “Uncharted”, col protagonista Nathan Drake. Questa volta però il gameplay si rinnova favorendo nuove varietà di sequenze durante il combattimento aggiungendo una vasta scelta di materiali che servono per aumentare le abilità di Lara e del suo armamentario. Tutto questo sarà possibile accedervi durante gli accampamenti che, sono posizionati con regolarità durante il nostro tragitto sulla mappa dove, sarà possibile aumentare le abilità citate prima attraverso tre fasi.
I Materiali sono una risorsa molto importante per il gioco e per Lara stessa, si possono trovare attraverso casse sparse per la mappa, oppure, recuperandoli dopo aver ucciso i nemici ma non solo, completando anche le tombe opzionali che si trovano durante i livelli. Dopo aver raggiunto il cosiddetto accampamento già citato prima in precedenza, si ha la possibilità di migliorare l’arsenale di Lara che si potenzierà con lo sbloccare dei PUNTI ABILITA’ sempre più ampio. Andando per ordine troviamo l’arco, una pistola, un fucile d’assalto e uno a pompa, che, verranno potenziati man mano durante il gioco. Come prima arma disponibile troviamo la picozza che, può essere usata come arma di difesa oppure per aprire grandi casse per recuperare materiali e anche per salire attraverso i muri di roccia friabile. Come seconda arma sbloccabile troviamo l’arco che con i vari potenziamenti diventerà un arma davvero potente come frecce a corda o frecce incendiarie oppure, per creare dei ponti improvvisati. Si nota fin da subito come Tomb Raider prenda qualche spunto dalla serie Uncharted, basti vedere le scalate, le varie arrampicate con un aspetto molto cinematografico e infatti da qui, si nota come l’elemento esplorativo sia molto limitato.
L’EMOZIONE CINEMATOGRAFICA Crystal Dinamics è riuscita a creare in maniera impeccabile l’esperienza cinematografica di Tomb Raider. Per quanto siano belli i filmati e le sequenze quick time da vedere, piccola non curanza riguarda l’aspetto dei nemici e della IA. Infatti essi sono molti facili da sconfiggere costringendo l’IA ad avere una facilità e semplicità. Andando avanti coi livelli troviamo i nemici corazzati, granatieri e quelli specializzati corpo a corpo con la stessa inclinazione sulla facilità da batterli, anche durante la loro copertura mostrandosi con la testa scoperta. In sostanza l’IA dei nemici trova veramente spazio alla superficialità e facilità da sconfiggerli durante i combattimenti. Oltre a queste sequenze di combattimenti troviamo Lara in momenti davvero pericolosi, come la capacità di scivolare nelle scarpate, o attraverso i fiumi evitando gli ostacoli come sparare nelle barriere con un fucile a pompa, oltre ad essere molto ripetitive queste sequenze si rivelano spesso confusionarie e poco bilanciate. In complesso la storia di questo nuovo Tomb Raider ci ha tenuto all’incirca 9 ore a livello normale, senza contare però che ci sono gli sbloccabili da affrontare quali le tombe opzionali, le varie sfide da completare arrivando circa a 15 ore di gioco nel complessivo.
L’ISOLA DEI MISTERI Prima dell’uscita di Tomb Raider si sapeva dalle testate più famose e girando per il web come, il nuovo capitolo sarebbe stato ambientato su un isola. Ha fatto molto parlare di sé, soprattutto perché la Crystal Dinamics ha saputo ricreare alcune analogie e similitudini dalla serie di J J ABRAMS LOST. Infatti come nella serie televisiva vediamo come, il gioco prenda alcuni spunti. Quando iniziamo l’esplorazione dell’isola ci accorgiamo subito di presenze fuori dal normale, anche quando Lara scende per la prima volta su una scala, dalla telecamera dall’alto si nota come, possa sembrare la botola di LOST scoperta da Boon e Locke alla fine della prima stagione. Ovviamente il tutto è caratterizzato in maniera diversa dalla serie ma, andando avanti con la mappa si nota come abbiano davvero preso alcuni spunti. Lara è approdata su un isola che apparentemente sembra deserta ma, alla fine si scopre che è piena di insidie, di misteri, strane presenze, e come nella serie LOST troviamo nel gioco GLI ALTRI, ebbene si, Lara scoprirà ben presto che non sarà più sola e sarà costretta a combattere e a scappare da questi uomini dall’aspetto malvagio. Ci sono davvero molti aspetti che hanno preso spunto dalla serie che però, non stiamo qui a descrivere per non rovinarvi ogni singolo momento di quest’isola misteriosa.
COMMENTO Il nuovo lavoro di Crystal Dinamics Tomb Raider risulta un buon action adventure composto da una particolarità di situazioni di gioco e di un buon level design. E’ davvero un peccato però che, gli sviluppatori non siano riusciti ad aggiungere l’elemento esplorativo che era l’originalità di Tomb Raider anche se, a fine avventura possiamo comunque continuarla e cercare i vari sbloccabili. Il gioco risulta molto lineare e fin troppo semplice e guidato, per non parlare del fatto della IA che risulta fin troppo superficiale e cadente da questo lato. Coloro che si aspettano un Tomb Raider come i precedenti sconsigliamo l’acquisto ma, anche tra i fan che sono titubanti se comprarlo o meno consigliamo l’acquisto almeno per provare il nuovo lavoro di Crystal Dinamics. E’ un gioco molto divertente che ci tiene incollato allo schermo per ore, senza contare la trama che rende davvero interessante il gioco. Il finale è aperto considerando che il nuovo reboot avrà un nuovo capitolo, senza contare il fatto che si capisce benissimo che non sarà più ambientato nell’isola. Crystal Dinamics ha fatto un lavoro davvero grande, ci sono un po’ di difetti ma, ci aspettiamo che da questo capitolo possano imparare e rendere il nuovo gioco molto più sensazione con una IA decisamente più matura. Ci aspettiamo davvero molto dal prossimo capitolo, staremo a vedere.
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