[Recensione] Psychos (a cura) di Robert Bloch #

Creato il 05 novembre 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

Titolo: Psychos
Autore: (a cura di) Robert Bloch
Editore: Sperling & Kupfer
ISBN: 9780671885984
Numero pagine: 336
Prezzo: Non pervenuto
Voto:

Trama:
Antologia di racconti dei migliori autori horror e thriller curata da Roberth Bloch.

Recensione:
Senza dubbio ci si rende conto di quando si ha per le mani un libro assolutamente di valore, ed è difficile riuscire a trovarne. A maggior ragione se si tratta di antologie: autori diversi, stili diversi, con il solo punto in comune del genere. Unire thriller e horror, se fatto in modo sapiente, ha dato origine in questo caso a una raccolta che vale tutte le sue cinque stelle.
Ventidue racconti di ventidue autori, è il grande Stephen King ad aprire le danze con un racconto su uno dei peggiori incubi dell’uomo, essere dichiarato morto ma mantenere ancora la mente cosciente e dover subire un’autopsia senza potersi opporre. A questo fanno seguito altre narrazioni, psicopatologie differenti, dal piromane Zeke a un insospettabile nonno che conserva piccoli trofei delle persone che ha ucciso, da tranquilli cittadini americani che si trasformano in assassini fuori controllo a un misterioso tappeto divoratore di esseri umani, dalla lotta contro le nevi eterne di due esploratori isolati ai poli all’ossessione di un giovane per trovare la donna ideale e conquistarla a ogni costo, da fantasmi a psicopatici.
Il filo conduttore che lega tutti questi autori è quello di un’eleganza stilistica e di un modo di narrare in grado di suscitare nel lettore tutta la possibile gamma di emozioni collegata alle situazioni descritte: una morbosa curiosità, raccapriccio, a tratti vero e proprio orrore. Dopo aver divorato (anzi, sbranato, per restare in tema) un libro di questo genere rimane sempre quel piacevole brivido di paura atavica, paura del silenzio in casa di notte, del buio, di quello che si può nascondere sotto un tappeto o dietro un mobile.
Personalmente sono sempre stato un lettore parecchio avido, ho cominciato da bambino con la collana Piccoli brividi che sfogliavo di nascosto una volta imparato a padroneggiare le lettere, e nel corso degli anni ho sviluppato, oltre a un autentico interesse, anche un certo spirito critico. Stephen King per me è sempre stato il re indiscusso in materia, ma devo ammettere che questo libro è così ben architettato che nessun autore è messo in ombra dal racconto di apertura. Le sensazioni, gli incubi e i deliri sono reali, scorrono nella mente e provocano sempre qualche brivido: è un libro che rimane nella memoria e che vale sempre la pena di rileggere di tanto in tanto.


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