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Recensione - Raccontami di un giorno perfetto di Jennifer Niven

Creato il 22 aprile 2015 da Cristina
Buon giorno cari lettori. Una recensione difficile, quella di oggi. Ci ho pensato per giorni. Ho scritto, cancellato, riscritto. Fissato di nuovo la pagina bianca. Ho cercato le parole giuste, ho cercato di ripescare le sensazioni a fine lettura. Ne è uscita fuori questa recensione, più lunga rispetto al mio solito. Vi dico fin da subito che questa volta sono un po' la pecorella della situazione. Il libro non mi è dispiaciuto, ma non mi ha fatta nemmeno impazzire. Anzi, una volta terminato avevo una sensazione di disagio addosso, di tristezza, non trascurabili. Spero possiate leggerla, per capire cosa intendo.
Recensione - Raccontami di un giorno perfetto di Jennifer NivenTitolo: Raccontami di un giorno perfettoAutore: Jennifer Niven
Editore: DeAgostini
Pagine: 400
Prezzo: 14,90
Data uscita: 31 Marzo 2015
E una gelida mattina di gennaio quella in cui Theodore Finch decide di salire sulla torre campanaria della scuola per capire come ci si sente a guardare di sotto. L'ultima cosa che si aspetta però è di trovare qualcun altro lassù, in bilico sul cornicione a sei piani d'altezza. Men che meno Violet Markey, una delle ragazze più popolari del liceo. Eppure Finch e Violet si somigliano più di quanto possano immaginare. Sono due anime fragili: lui lotta da anni con la depressione, lei ha visto morire la sorella in un terribile incidente d'auto. E in quel preciso istante che i due ragazzi provano per la prima volta la vertigine che li legherà nei mesi successivi. I giorni, le settimane in cui un progetto scolastico li porterà alla scoperta dei luoghi più bizzarri e sconosciuti del loro Paese e l'amicizia si trasformerà in un amore travolgente, una drammatica corsa contro il tempo. E alla fine di questa corsa, a rimanere indelebile nella memoria sarà l'incanto di una storia d'amore tra due ragazzi che stanno per diventare adulti. Quel genere d'incanto che solo le giornate perfette sono capaci di regalare.

 Sono rimasta ferma per un bel po' davanti alla pagina bianca di questo post. Ancora nella mia mente lottano tra di loro il bianco e il nero, l'inchiostro nero delle parole che non vogliono uscire per trascrivere qualcosa in tutt'altro modo rispetto a ciò che ero convinta avrei reputato in una maniera. Il bianco, inaspettato, il vuoto assoluto.Raccontami di un giorno perfetto, che ho conosciuto come All the bright places, dell'autrice Jennifer Niven è da un po' di tempo sulla bocca di tutti. Intenso, forte, struggente. Una sorta di John Green (Colpa delle stelle) che incontra Rainbow Rowell (Per una volta nella vita), così l'hanno definito.Ogni tanto mi piace farmi del male, avventurarmi in storie definite strazianti e in grado di spezzare il cuore al lettore, per poi ricostruire solo qualche misero pezzo. Mi piace, poter provare forti emozioni, sensazioni, sentirmi vivere tante storie tramite il semplice leggere.Recensione - Raccontami di un giorno perfetto di Jennifer NivenTerminato il libro vorrei poter dire di essere qui, in trance, a strapparmi i capelli e a piangere fiumi di lacrime per la disperazione. La mia aspettativa era questa: rimanere distrutta e agonizzante dopo la lettura di questo libro. Ne ho sentito parlare tanto, troppo. Ho seguito online le tappe in italia dell'autrice (che per impegni non ho potuto personalmente seguire, sono ancora triste per questo), trovandola una persona deliziosa, fantastica, invidiabile. Sapevo che avrei amato "Raccontami di un giorno perfetto", perché da tempo ormai ne bramavo la lettura. Ora non posso che dire di essere triste, angosciata, delusa, amareggiata. Ci sono rimasta male, molto. Succede ogni tanto di ritrovarmi in disaccordo con gli altri, con la bomba di positività e di cinque stelle che circondano un libro. Ma mai mi è capitato di rimanere così delusa di essere io, la voce fuori dal coro. Di non essere stata coinvolta pienamente da un libro che avevo già precedentemente messo sul podio. Ci sono rimasta malissimo. Ma il fatto di averlo trattato con i guanti, di averlo già consigliato anche solo per il sentito dire, non possono frenarmi dal dargli le tre stelle.Ho dovuto riordinare i miei pensieri, per poter scrivere qualcosa sulla storia.Le ultime pagine mi sono arrivate, mi hanno trapassata. Le sensazioni che mi ha regalato il momento clou è stato quello avrei voluto trovare durante tutto il percorso della lettura, e non solo a termine. Motivo per cui ancora non so cosa pensare. Mi è piaciuto? Non mi è piaciuto? Credo in Violet e Finch?Ecco. Violet Markey e Theodore Finch due nomi, due esatti opposti, popolare lei, schizzato della scuola lui. I protagonisti intrecciano le loro strade per caso, sopra il cornicione della torre campanaria scolastica. Voler provare su pelle la brezza di sentirsi vivi, ad un passo dalla morte. Finch salva Violet, poi Violet salva Finch. Entrambi in realtà, forse non erano lì per farla veramente finita. Ne valutavano le sensazioni, cercavano il coraggio.Inizia così il viaggio che porta il non conoscersi al frequentarsi per un progetto scolastico con in piano visitare i luoghi più significativi della città: Indiana.
Finch è stato un personaggio complesso, difficile da capire, difficile da inquadrare. Con addosso un'incredibile voglia di farsi notare, un menefreghismo acuto e un sorriso abbagliante, ma in grado di nascondere una profondità scura, senza luce. Lui lotta, contro la sua testa, contro se stesso. Vuole sentirsi vivo, ma soprattutto felice di esserlo. Cerca, questa voglia. La cerca disperatamente.  Violet gli da quello spiraglio di luce, quei giorni perfetti tanto ricercati. Violet stessa che dopo la morte della sorella ha perso le forze di andare avanti, per essere rimasta lasciando indietro un gran pezzo di sé che torna solo in difficili ricordi. Entrambi sembrano completarsi lasciandosi momentaneamente indietro i problemi. Vivono giorno per giorno, viaggio dopo viaggio, insieme.
Non voglio rivelare troppo della trama ma mi sento di dover citare anche la nota dell'autrice a fine, con il suo insegnamento e la sua personale testimonianza. Quella e l'autrice stessa, per quanto ho potuto leggere online, meritano sicuramente il massimo della valutazione.
Per concludere, non sono riuscita ad entrare in sintonia con i personaggi. Non ho visto arrivare il legame o la scintilla che il rapporto era già evidentemente rafforzato. Ho ancora da capire fino in fondo i diversi Finch, e penso che una rilettura potranno portarmi a coglierne tutte le sfumature. Perché la depressione è un po' così, ogni tanto sottovalutata, ogni tanto nascosta, ogni tanto non capita. Succede, di rendersene conto troppo tardi. Succede, di credere di avere la forza di uscirne da soli, con qualche sorriso o qualche buffonata. Succede di trovare la luce, ma poi perdersi di nuovo nella profondità che la contorna. Con tanto di egoismo.

3/5

Cosa ne pensate? L'avete letto? Volete farlo?Fate parte della schiera di lettori che hanno adorato il romanzo?
Curiosità: i diritti cinematografici del libro di Jennifer Niven sono stati opzionati per un film con protagonista Elle Fanning.

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