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RECENSIONE
Un racconto finalmente più concreto, il quale lentamente si avvicina ad illustrare il misterioso mondo di 'Quattorda' e della struttura 'Dark Structure'.
Sette nastri ritrovati nell'appartamento di Andrea Tamburi, venticinque anni.
Lui e il fratello sono conosciuti bene dal piano 'Quattorda', ma da ogni nastro si inizia a capire un po' di più di questa intricata e creativa rete letteraria.
Nel primo nastro il protagonista Tamburi si presenta: i nastri sono dichiarazioni rilevate dall'informatore e investigatore Matteo Lanterna. Informazioni assolutamente riservate che devono restare al sicuro, altrimenti il protagonista si troverà in una situazione di immediato pericolo, peggiore di quella in cui già si trova.
Nel secondo si conosce un altro personaggio Thomas Boschi, un operaio collega di Andrea che ama un particolare attrezzo nel suo lavoro, la motosega.
Egli ha comportamenti molto strani, gira voce che la causa fosse l'amore per una ragazza, ma nei nastri seguenti si capirà che all'interno del capanno in cui Thomas ama rifugiarsi a lavorare si vede uno strano fumo e si percepisce uno strano odore.
Non appena Andrea va a vedere dentro allo stabile sembra teletrasportato in un tunnel di visioni particolari, vede Thomas a terra e poi la figura di un uomo con le gambe rivestite da un telo e la testa ricoperta da un casco di ferro con piccoli fori sulla parte del volto.
Qui ancora una volta si carpisce la figura di Chainsaw, che farà parte dell'Oltremondo nella prima parte di 'Dark Structure'.
Il tutto al risveglio di questa visione trova Andrea privo di sensi, quindi la situazione come ribaltata rispetto all'inizio.
L'autore ci fa comprendere pure stavolta quanto Quattorda e la Dark Structure inizino con una forma esoterica e visionaria per poi completarsi in una concreta forma di pericolo umanitario a livello sociale.
Piani organizzativi che mettono in grave pericolosità chiunque ne venga a conoscenza.
Mi auguro che i brani successivi portino ancor di più alla luce le fondamenta della creatività di questo autore emergente, il quale si fa scoprire piano piano.
Francesca Ghiribelli.