"Ragione e Follia" racconta la vicenda di un normale padre di famiglia che, all’improvviso, trascina moglie e fratello maggiore nel baratro della sua follia. Suggestionato da incubi e visioni molto reali, indaga su un presunto omicidio, ora con gli strumenti dell’intuito ora con gli strumenti della razionalità, fino a svelare una sconvolgente verità che risale al passato della sua famiglia. Il suo segreto, per anni rimasto sepolto vivo.
RECENSIONE
Ragione e Follia, romanzo d'esordio di Alessandra Giavazzi, è un thriller psicologico piuttosto breve - solo 80 pagine - e proprio per questo l'autrice stessa lo ha definito come un romanzo "per chi non ha tempo di leggere". In effetti, data la brevità, è un libro adatto a chi ha poco tempo da dedicare alla lettura o a chi gradisce particolarmente i romanzi corti; Ragione e Follia si legge in 2-3 ore al massimo quindi è perfetto per una pausa-lettura ma attenzione dato che, anche se è un libro veloce da leggere, non va letto in fretta perché rischiereste di non capire bene tutti gli indizi e i particolari della vicenda. La trama di Ragione e Follia è di per sè abbastanza semplice: il protagonista, Giulio, è un uomo di circa trentacinque anni, sposato e padre di un bambino, che ha sempre avuto una vita piuttosto monotona e insignificante, a differenza del fratello Leo che è invece un medico affermato, un uomo di successo. I due fratelli sono molto diversi anche dal punto di vista caratteriale, Giulio è più timido e introverso di Leo che invece è esuberante ed estroverso. Ma non solo, Giulio da sempre ha grosse difficoltà a ricordare la sua infanzia, per altro non certo felice, ed è come se la sua mente avesse cancellato tutto ciò che gli ha provocato e che gli provoca dolore; da un po' di tempo, inoltre, ha delle strane visioni, degli incubi terribili e fin troppo realistici che lo portano a chiedersi, sempre più confuso e sull'orlo della pazzia, se siano davvero solo frutto della sua mente o se ci sia qualcosa di reale. Inizia così ad indagare e scopre un terribile segreto che riguarda il passato la sua famiglia... La narrazione in Ragione e Follia è particolare, nel senso che la vicenda ci viene raccontata a posteriori dalla voce di un narratore esterno, una sorta di testimone a cui Giulio ha affidato la sua storia. Così come è particolare l'ambientazione, in sostanza un "non-luogo" poichè la vicenda si svolge in un luogo non precisato ma, dati i nomi dei protagonisti, si potrebbe supporre un'ambientazione italiana, una città o un paese italiano. Come ho detto all'inizio della recensione, questo è un romanzo che, seppur breve e quindi in teoria di rapida lettura, deve essere in realtà letto con calma per non lasciarsi sfuggire nessun dettaglio e riuscire a entrare nella storia che è tutta giocata sulla psicologia, i pensieri confusi e le sensazioni di Giulio. L'autrice conduce il lettore nella mente del suo protagonista e in questo modo ci si ritrova immersi nella storia, a vivere lo stesso disagio e la stessa confusione che vive Giulio. In effetti Ragione e Follia è un romanzo che, da buon thriller psicologico, lascia disorientati e spiazzati durante la lettura, perché quando si pensa di aver capito o almeno intuiro qualcosa, ecco che di nuovo l'autrice instilla dubbi ed interrogativi nella mente del lettore. La trama è ricca di suspense e si sviluppa in un crescendo di eventi che portano alla soluzione del mistero con un finale nient'affatto scontato, anzi è un colpo di scena che giunge decisamente inaspettato e che lascia piacevolmente sorpresi. La scrittura è buona, con uno stile semplice e lineare ma elegante, fatto soprattutto di descrizioni e pochi dialoghi, e considerando che è un romanzo d'esordio, l'autrice ha fatto davvero un buon lavoro. In definitiva, il mio parere è positivo, Ragione e Follia è un romanzo breve ma molto coinvolgente e ve ne consiglio la lettura, soprattutto se siete appassionati di thriller psicologici e vogliate leggerne uno che si discosti un po' dai tipici romanzi di questo genere, sia che invece non ne abbiate mai letti e vogliate avvicinarvi per la prima volta al thriller psicologico.
Il mio voto: