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RECENSIONE - Rebirth; I tredici giorni di Alessia Coppola

Creato il 16 gennaio 2015 da Nel @PeccatiDiPenna
TITOLO: Rebirth - I tredici giorniAUTORE: Alessia CoppolaEDITORE: Dunwich Edizioni
RECENSIONE - Rebirth; I tredici giorni di Alessia CoppolaRebirth è un paranormal romance che ho trovato molto particolare, che non ci presenta la solita love story con angeli o demoni come può suggerire la cover, ma viene trattato un tema che io adoro: la vendita dell'anima e del modo di… riscattarla? Diciamo così…Si affiancano in questa vicenda Jupfer (una sorta di angeli custodi), Chronat (demoni tentatori) e creature del limbo (cioè Chronat mancati). La figura dello Jupfer è meravigliosa, fiamme azzurre che prendono la forma preferita dal loro protetto e che hanno striature turchesi sul corpo, simbolo delle anime salvate; in particolare, ho trovato questo dettaglio molto affascinante e accattivante, come un tatuaggio celeste simbolo di virtù e valore.La storia di Grace è ben articolata, il ritmo forse è un po’ lento, ma giusto, per darci modo di capire meglio la protagonista e il suo passato, perchè nei suoi ricordi c’è quella dolcezza che nel presente non traspare.
Mio nonno mi permetteva di toccare le sculture, di spolverarle, di inscenare piccoli spettacoli teatrali in cui loro fossero gli spettatori. Sì, giocavo a fare l’attrice, sin da bambina
Trattandosi di un paranormale romance troviamo ovviamente una storia d’amore di cui, però, non ho
percepito la nascita, certo me lo aspettavo, ma Grace appare come una donna molto glaciale e il suo innamoramento in men (è il caso di dire) di tredici giorni, non mi ha completamente convinta, ma questo è l'unico appunto che ho da fare.L’ambientazione è perfetta, New Orleans e i suoi dintorni, la sua storia di voodoo e stregoneria, e la contaminazione francese, riempiono l'atmosfera e le stesse pagine sembrano sprigionare magia.
Il testo è ben scritto, le descrizioni fantastiche e anche se qualcuna appare un po' aulica rispetto ad altre, finchè semplicità e ricercatezza si bilanciano, la lettura non si appesantisce e il romanzo resta piacevole e discorsivo con frammenti d'effetto come questo:
Un caleidoscopio di colori e immagini si aprì ai miei occhi. Quando il mondo smise di vorticare come un derviscio, mi resi conto di dove fossimo. Per un istante credetti di essere stata inghiottita nel ventre di un cetaceo, ma poi capii. Eravamo in una grotta. Una gola cava e profonda da cui emergevano echi lontani di cose perdute. Dal soffitto piovevano stalattiti che sembrano moccoli di cera appesi a testa in giù. Il suono ritmico, rotondo e cristallino si rifrangeva tra le pareti, producendo una musica perpetua. Mi sembrava di ascoltare le note di uno xilofono. Le gocce colavano verso il basso, scolpendo guglie di cristalli. In effetti, l’impressione del cetaceo non mi parve del tutto sbagliata, poiché mi sembrava di essere stata inghiottita da una bocca dentata. Labocca di uno spettro.
Per quanto riguarda la parte del romanzo che ho preferito è assolutamente l’epilogo: una conclusione triste, romantica, tormentata e sfumata di speranza, dove emerge quell'amore che non ha invaso la storia ma è riuscito a plasmarla e a renderne le ultime battute speciali. Non si poteva avere un finale più giusto e più toccante, Alessia Coppola ha fatto centro!
Avrei solo voluto avere una seconda occasione per non sbagliare, per non morire. E non avere questo dolore cucito addosso come un tatuaggio. Il ricordo della felicità fa più male della consapevolezza di averla perduta.

Non so voi, ma io sono innamorata di questa frase, Rebirth  è decisamente un paranormal romance da leggere!
❤❤❤❤1/2
TRAMA
New Orleans, 1939 Le luci del teatro si spengono. Grace stempera il trucco di scena. Si specchia. Segue con lo sguardo una ruga. Si rende conto che il tempo scorre anche per lei. Ma lei non vuole invecchiare. Con il cuore in tumulto esce dal teatro. Ad attenderla c’è un uomo in nero che le promette l’eterna giovinezza.
E se riuscisse davvero a impedirle di invecchiare?
Grace stringe un patto con lui, ignorando che in realtà è un demone figlio della Morte. Un Chronat.
Da questo momento, ha tredici giorni per fuggire. Se il demone riuscirà a trovarla prima della mezzanotte del tredicesimo giorno, lei apparterrà alle schiere della Morte e diventerà un Chronat a sua volta. In caso contrario, sarà libera.
Ma il percorso che attende la seducente attrice è pregno di sorprese. Non ultima quella che la porterà tra le braccia di Ayku, custode designato per proteggerla dal Chronat. Tra creature angeliche dedite al Bene e demoni votati al Male, Grace si ritroverà per la prima volta nella sua vita a dover scendere a patti con il Destino… e a compiere la sua scelta.

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