Recensione: "Rossa"

Creato il 06 maggio 2015 da Ilary
Titolo: Rossa Autore: Maddalena Rinaldo Editore: G&A Pagine: 101 Prezzo: 4,99 € e-book
Rossa è la sua guerra. Rossi i suoi capelli. Rosso il sangue della sua lotta contro un nemico che si rivela quando ha quindici anni. Rossa è la chemioterapia. La storia vera della battaglia di una ragazza, non importa contro cosa e contro chi. L'obiettivo è vivere. Una guerra estenuante, senza esclusione di colpi. Una bambina si fa donna, ma il rito di transizione non è una passeggiata. Proprio no. Il nemico è doppio e lei è costretta a combattere contro il tumore e contro l’adolescenza. Finché uno dei due diventerà suo alleato. Il tumore.

 RECENSIONE
Dopo una sequenza di fantasy, urban fantasy e thriller cambio completamente rotta e vi propongo la mia opinione su un libro di un genere completamente diverso e soprattutto di quelli che difficilmente leggo. Rossa, infatti, è un'autobiografia e sapete bene quanto io non sia una particolare estimatrice di questo genere letterario, non amo infatti leggere di vite reali, preferisco di gran lunga la pura e semplice fiction. Questione di gusti personali. Allora perchè ho scelto di leggere questo libro? Prima di tutto perché a volte bisogna mettere da parte i propri pregiudizi e aprirsi a qualcosa di nuovo ma soprattutto perché, dopo averne letto l'estratto gratuito su Amazon, ne sono rimasta molto colpita per quello che racconta e per il modo in cui lo racconta. Rossa è l'autobiografia, scritta in forma romanzata, dell'autrice, Maddalena Rinaldo che, a soli 15 anni si trova a combattere una delle battaglie che nessuno vorrebbe e dovrebbe combattere, quella contro il cancro. A quindici anni non si pensa certo che ci si possa ammalare e morire, a quindici anni si pensa alla scuola, a uscire con le amiche, al primo fidanzatino, a fare le tante esperienze, positive o negative, che si fanno durante l'adolescenza. A quindici anni, come scrive la stessa autrice, ci si sente immortali. E lei nel suo racconto lo afferma più volte, lei è immortale e non pensa neanche un attimo di non farcela. La sua battaglia è dura, durissima, tra cicli di chemioterapia e di radioterapia che la devastano nel corpo ma non nello spirito che rimane sempre guerriero. Rosso è il colore dei capelli della protagonista, quei capelli tanto amati che iniziano a cadere a ciocche e "la Rossa" è la chemioterapia, il farmaco che le viene iniettato per ridurre la massa tumorale in vista dell'intervento chirurgico che rimuoverà quel "figlio" non desiderato dal suo corpo. La Rossa è alleata e nemica allo stesso tempo, scorre nel sangue della protagonista per aiutarla a estirpare il cancro, ma contemporaneamente la fa stare male, le provoca la perdita dei capelli e di tutti i peli corporei facendola regredire da giovane donna in fiore a bambina, le toglie il piacere di mangiare del buon cibo perchè non sente più alcun sapore se non quello metallico sulla lingua. L'autrice alterna il racconto delle sue giornate spese a combattere la propria guerra durante l'estate dei suoi quindici anni e momenti di introspezione in cui l'autrice si lascia andare alle sue riflessioni personali. Quello che colpisce del racconto di Maddalena Rinaldo è che mai una volta si fa accenno alla paura di non farcela; quello che invece scaturisce dalle parole dell'autrice è una fame di vita incredibile e incrollabile, e una rabbia feroce. La ragazza del libro è arrabbiata, piena di rancore, ma non tanto perché si è ammalata di cancro, quanto perché i cicli di chemio e radioterapia con tutto quello che comportano, non le permettono di vivere la sua adolescenza come vorrebbe. A lei non importa in fondo avere il cancro, quello che le importa è che per quell'estate non potrà andare al mare con le amiche, che il suo primo fidanzato forse non la vorrà più per il suo aspetto, che è rimasta senza capelli, una delle cose che le pesa di più. Certo, tutto questo a fronte di una malattia così grave, può sembrare futile o sciocco, ma provate a mettervi nei panni di un'adolescente, quindi già di per sè in un'età difficile, che vuole "vivere" e che invece si ritrova imprigionata tra ospedali e terapie debilitanti. Quello che mi ha colpita principalmente è che la protagonista non si piange mai addosso, non fa la vittima, nonostante il grande dolore che prova riesce comunque a essere sempre positiva e a dimostrare una forza d'animo invidiabile. Vi dicevo all'inizio della recensione che questo libro mi ha colpita molto non solo per ciò che viene narrato ma anche per come. L'autrice ha uno stile molto diretto, graffiante, aspro che va dritto al punto in modo talvolta brutale e dissacrante, visto l'argomento che probabilmente tutti ci aspetteremmo trattato con delicatezza. E invece no, Maddalena Rinaldo non ha paura di usare parole sferzanti e una scrittura tagliente, non ha, come si dice in parole povere, peli sulla lingua. Sono rimasta davvero stupita da questo modo di scrivere, ma al tempo stesso ho apprezzato molto questo stile così particolare che ben esprime i sentimenti di rabbia e sofferenza della protagonista. Pur essendo un romanzo d'esordio, Rossa è un'ottima prova e l'autrice dimostra di avere già una scrittura molto matura davvero apprezzabile; è un libro che colpisce come un pugno allo stomaco per la narrazione nuda e cruda, senza fare alcun tipo di retorica sull'argomento, è un libro dalla scrittura rapida e impetuosa e dal forte impatto emotivo che coinvolge e trascina il lettore fin dalle prime pagine. Consigliato.
Il mio voto:

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