Buona lettura!
Prezzo: 9,90 euro
Editore: Giunti
Data di pubblicazione: 8 ottobre 2014
Trama Constanze vive a Parigi con i nonni e la madre Sara, da cui ha preso il cognome non avendo mai conosciuto l'identità del padre. Sta per compiere diciassette anni, capelli rossi come il rame, occhi di giada e un talento: suona divinamente il violino, una passione ereditata da Sara, donna dal carattere spigoloso e ribelle. Constanze conosce il mondo solo attraverso di lei, che ha deciso di farle interrompere gli studi, terminati quelli obbligatori, perché condivida la sua vita anticonvenzionale e immersa nella passione per la musica. Ma sono troppi i segreti che sua madre le cela e Constanze dovrà scoprirli nel modo più crudele e improvviso, quando il suo giovane cuore non è ancora preparato a sopportarli. Un romanzo sull'amore e sulla musica, sulle note dolci e strazianti che accompagnano ogni vita.
La protagonista della storia è Coco una rossissima quindicenne che vive a Parigi con la madre musicista e i nonni. Nella storia, la sua bellissima ed estrosa madre si ammala di leucemia ma, prima di lasciare Coco, le regala la possibilità di frequentare il conservatorio italiano dove ha studiato e dove ha conosciuto il suo unico vero amore. La ragazza, già distrutta per il dolore della perdita, viene sconvolta a causa di moltissime rivelazioni che vive dopo il suo trasferimento in Italia. Fortunatamente, non tutto ciò che accade nella penisola partenopea è negativo...
Parto subito dicendo che il libro non mi è piaciuto molto nel suo complesso. Prima di tutto penso che il termine romanzo non sia del tutto appropriato perché a me è sembrato molto di più un racconto lungo, visto anche che conta circa 140 pagine scritte con un font abbastanza largo. A parte questa questione più tecnica, il libro non mi ha convinto principalmente per lo stile adottato che mi è parso troppo "costruito".Di solito non ho problemi con lo stile dei diversi autori che leggo perché, anche se inizialmente non mi convincono, riesco ad abituarmi e ad assaporare la storia; in questo caso, forse per la brevità del romanzo, non sono riuscita a calarmi nella vicenda narrata. Vi riporto un breve esempio che ho trovato in seconda pagina per cercare di farvi capire la mia sensazione: "Gli occhi color giada si socchiusero e una voce assonnata si intrecciò al canto delle gocce di cristallo, ancora dolcemente sospinte dalla corrente d'aria." Insomma, spesso nel libro sono rimasta incagliata in descrizioni troppo ricche di similitudini e in dialoghi che ho trovato troppo poco naturali e fluenti nel loro complesso; queste caratteristiche hanno reso la lettura più ostica. La storia narrata è semplice e non l'ho trovata particolarmente eccezionale ma credo che, se fosse stata scritta con degli accorgimenti diversi, sarebbe potuta essere più godibile. La parte che mi ha colpita maggiormente è quella relativa al passato della madre della protagonista: la sua gioventù, i suoi pensieri e le sue esperienze durante gli anni passati nel conservatorio italiano. Probabilmente se avessi avuto qualche annetto in meno (ho 25 anni), avrei apprezzato di più la storia di Coco, così nostalgica e a tratti romantica. Ho deciso di assegnare 2 stelline al libro ma mi riservo la possibilità di leggere la serie di Nina con le sue avventure per ragazzi.