Recensione "RottAmami" di Leonardo Iattarelli

Creato il 30 giugno 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario
Pubblicato da Stefania Auci Cari lettori, in questa lunga estate calda, agitata dalle frenesie erotiche delle donne italiane e di una storia di sesso che tanto osè-non-è (ogni riferimento alle cinquanta sfumature è puramente casuale), vi presentiamo il romanzo di un giornalista italiano, Leonardo Jattarelli, che ha pubblcato con Galassia Arte il suo romanzo d'esordio RottAmami. Una storia complicata e dolorosa, un erotico che è anche un viaggio alla scoperta di sè e di un amore malato e devastante, dove il sesso diviene una chiave di lettura per un'esistenza complicata e dolorosa della protagonista, Nina, una psichiatra in crisi.
Trama:
Nina, è una donna che ha vissuto il troppo amore. Nina è una psicanalista che ha sempre curato i malati d’amore e ora non vuole più saperne di sentimenti. Crede, forse ingenuamente, più probabilmente per disperazione, che il suo "essere sessuale" possa rappresentare un degno biglietto da visita per continuare l'avventura dei rapporti interpersonali. Ma in questo suo trasgredire, in questa sua sessualità folle marchiata da un’anorgasmia che si porta dietro dall’adolescenza, si aprono finestre di malinconia, di ricordi, di un matrimonio fallito e di un figlio nato già morto. Finestre che Nina non spalanca agli altri ma tiene aperte dentro se stessa. Nina contiene la gioia e il dolore di tante donne, lo "spleen" e la rinuncia all'incontro. Nina tenta una rinascita, perché si può ricominciare ad ogni età se si è provato qualcosa che necessariamente ti invita ad una rinascita. Nel suo on the road passato e presente che è poi la struttura stessa del romanzo, ha molti motivi per chiedere a se stessa di tornare in vita e agli altri, silenziosamente, di aiutarla in questo ri-conoscersi che forse alla fine arriverà. Lo chiederà a Manuel, uno scultore mezzo fallito che incontra per caso a Roma e con il quale inizierà la nuova avventura e a Tommaso, Tommy per gli amici, un diciottenne che fa il manovale, ragazzo tenero e innamorato per il quale Nina rappresenta una sorta di iniziazione ai desideri del sesso. Tutto questo in un ménage a trois che si svolge in un non luogo, un casale abbandonato che affaccia su un mare sconfinato.
RECENSIONE RottAmami non è un libro facile, né scontato. In mezzo al marasma del mummy porn e delle storie in cui il sesso ha un ruolo essenziale, ma con finalità puramente estetiche, la storia di Nina è scritta con grande delicatezza da parte di un autore che conosce il peso delle parole. Nel romanzo si alternano più voci narranti. Quella di Nina, una creatura devastata da una solitudine che non riesce più ad accettare, che cerca, attraverso il sesso, di superare il dolore per la perdita di un figlio nato morto e per le sconfitte che hanno scosso la sua esistenza dalle fondamenta. Un matrimonio fallito, la fine di un’amicizia, la ricerca disperata di un’identità attraverso la propria fisicità. Poi c’è la voce di Manuel, uno scultore frustrato, segnato da una relazione sofferta. Nina è per lui un punto di svolta complicato: a volte insano, altre volte terribilmente crudele, il loro legame è malato e instabile, ma è l’unica forma di affetto che entrambi si riservano. 

Psichiatra specializzata nelle turbe dei comportamenti affettivi e sessuali, Nina ha da tempo travalicato il limite della professione per concedersi ai suoi pazienti. Il viaggio che intraprende con Manuel è la sua ultima occasione per ritrovare se stessa e, nel contempo, per prendere la distanza da un mondo che non le appartiene più. Nina non riesce ad abbandonare il passato: il dolore per il figlio morto si lega all’incapacità di provare piacere fisico. Né Manuel, né Tommy, il ragazzo che conosce nel prosieguo del libro e che proverà per lei una fortissima attrazione, riusciranno a strapparla a questo dolore che la rende anaffettiva. Perché Nina, seppur tenta disperatamente di amare e di trovare un proprio equilibrio, non riesce a dare affetto. Il suo è più un rubare, uno strappare via, i sentimenti dalle persone che le stanno vicino. 
Un libro non facile da leggere, quello di Jattarelli, ma che colpisce per la fredda analisi della psicologia dei personaggi. Fredda ma non distaccata: attraverso l’uso di un linguaggio spregiudicato, di situazioni che oscillano tra il surreale e il sensuale, i personaggi si scavano dentro, cercando di trovare una pace che non possono avere. È un libro che parla dell’incomunicabilità dei sentimenti: quelli di Nina, che porta su di sé i propri fardelli senza condividerli con gli altri in maniera autodistruttiva; quelli di Manuel, che cerca di scrollarsi di dosso il ricordo di Lorena e che elemosina l’affetto della protagonista verso cui nutre un coacervo di sentimenti, che vanno dall’amore all’odio, passando per la venerazione patologica; e infine quelli di Tommy, giovane e ingenuo, che non ha compreso quanto i sentimenti e la passione fisica possono rivelarsi deleteri per una persona. RottAmami è un volume che lascia un sapore dolceamaro in bocca. 

Lo stile di Jattarelli è ricco, spezzato da frasi che alternano lunghi periodi a dialoghi serrati, taglienti, con cui il lettore può ferirsi. Con un fraseggio che riprende il linguaggio parlato, i dialoghi risultano particolarmente efficaci, grazie anche alla contrapposizione con il linguaggio ricercato della narrazione. Giocato attraverso una serie di flashback, di continui cambi di prospettiva, attraverso lettere e immagini di una sconcertante vividezza, RottAmami racconta la fatica del vivere e dell’amare in una società che dà troppo peso al sesso e che disconosce completamente l’importanza dell’empatia e dell’affettività.

Biografia: 

Leonardo Jattarelli, 51 anni, nasce a Roma dove vive e lavora come giornalista al quotidiano Il Messaggero dall’’89 per la pagina Cultura e Spettacoli. Si occupa di libri e di cinema. E’ anche autore teatrale.

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