Recensione - "Sangue cattivo" di Fabio Chiesa

Creato il 20 novembre 2014 da Diegothriller
Recensione a cura di Federica Belleri
"Sangue cattivo" di Fabio Chiesa edito da Araba Fenice è il nuovo thriller recensito da ThrillerPages. Damiano Morin. Dopo un'assenza di due anni dal paese dove è nato, decide di ritornare. È un giornalista che ha lasciato la redazione del locale quotidiano per lavorare a Milano per un'altra testata e tentare il grande salto. Ora è rientrato alla base. Come mai? Ha voglia di ossigeno, di vita rurale, di cielo limpido, di riempirsi le mani di vesciche e di sentire dolori muscolari ovunque. È rapito dalla bellezza della natura incontaminata che lo circonda, così lontana dai paesaggi milanesi.  La sua vita sentimentale? Piuttosto disastrosa, direi...Diciamo pure incompleta...Poche donne, che si è lasciato sfuggire o che non lo hanno capito fino in fondo; sempre un passo avanti a lui e lui, sempre così distante e poco affidabile. Desidera rivedere gli amici di sempre, riprendere i contatti con loro. Cammina in paese e viene additato come " ma quello è il figlio di...". Del resto, stiamo parlando di un paese piccolo, dove tutti si conoscono, dove non accade mai nulla di così terribile...o quasi...
Basta computer,  basta articoli sui giornali, basta! Damiano ha deciso di cambiare vita... Quindi, non può essere interessato alla costruzione di una moschea nella zona dove risiede la maggior parte degli immigrati; a lui non deve riguardare che il Consiglio Comunale, dapprima decisamente contrario, ora abbia deliberato a favore; perciò il fatto che il suo migliore amico gli chieda di capire, di indagare e di scrivere un articolo sul solito quotidiano, deve lasciarlo totalmente indifferente, giusto? Questa è la storia di Damiano, della sua testa dura, della sua passione per la verità e per le parole scritte e del suo istinto che gli procura sempre guai. Intrecci politici, cowboy, preti alcolizzati, amici ritrovati, rancori da mettere all'angolo; 'ndrangheta, rifiuti tossici, razzismo; paura, bocche cucite, sfide; amore e voglia di raccontarsi. Determinazione nel portare a galla la scomoda verità;  costole rotte e sorrisi da squalo. Intimidazioni mirate e costanti; forze dell'ordine facilmente ricattabili e musulmani venduti ai politici nostrani. Troppe sono le marionette. Chi muove i loro fili sta molto in alto. Introdursi nell'ambiente può essere molto pericoloso.  L'ostinazione, la costanza e la passione porteranno Damiano al cospetto del "marcio" e dello "sporco".  Decisamente noir. Decisamente pulp. Moderatamente ironico. A un passo dalla possibile morte si può tornare a scrivere. Ancora una storia. Questa storia. Merita. Buona lettura.

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