Prezzo di copertina: € 14,50
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Editore: Piemme Pagine: 220 Genere: Narrativa Moderna Agata non sa nulla dell'amore e della bellezza. È una ragazza semplice, cresciuta su un'isola nel mezzo del Mediterraneo, da un padre distante, che è solo capace di toccare il ferro della sua fucina, e una zia bigotta, invecchiata anzitempo e terrorizzata all'idea di volerle bene. Al posto di una madre, un'assenza, sotto forma di un vestito azzurro sepolto in un armadio. Al posto delle carezze che meriterebbe, parole dure che feriscono come schiaffi. È la scoperta della passione a cambiare per sempre il corso della sua esistenza. Per la cucina, grazie alla creazione di una salsa capace di dispensare il buonumore e far gustare il mondo. Per un giovane addestratore di cavalli in un circo, Dumitru, che le fa capire, in un muto linguaggio di soli gesti, che la vita non è un inferno, come le hanno fatto sempre credere. È il piacere di un istante, un paio di scarpe rosse che danno scandalo, un ballo silenzioso con l'uomo amato e la pienezza che si prova solo realizzando i propri sogni. Così Agata inizia finalmente e vivere, a ribellarsi a un mondo chiuso, schiacciato dal moralismo, dalla corruzione, dalla prepotenza. Ma lì è nata, e lì vuole rimanere. Capirà che l'amore e la bellezza, in fondo, sono come il vento. Se non chiedi loro di restare, rimarranno a riempire i tuoi giorni.
La piccola Agata ogni mattina alle undici in punto prepara per il padre una frittata di cipolle: alta, croccante e dorata, questo è il suo unico compito. Sin dalla sua nascita le è stata data la colpa di aver causato la morte della madre e così, senza amore materno, è cresciuta come un cespuglio di rovi in una terra arida e brulla. Come sfondo di questa storia c'è un'isola senza nome ed un paesino con i suoi pensieri e i suoi bisbigli: Agata cresce con un papà che non le dimostra affetto ed una zia che fa l'indispensabile per tirarla su. Sembra una storia triste ma la realtà è ben diversa perchè la piccola Agata con i piedini nudi ancorata alla sua terra è cresciuta felice e selvaggia come la sua isola e grazie ad uno zingaro di nome Dimitru capirà dove nascono i sogni. Paola Cereda con questo libro ha aperto una finestra su un'Italia meravigliosa, fatta di un paesino e delle persone che lo abitano con i loro preconcetti e la loro vita distante dalla terraferma ancorata al mare ed al cielo che da lassù guarda muto e cangiante le loro vite. La storia di Agata è fatta di piccole meraviglie: la scoperta del suo amore per la cucina, delle ricette segrete e l'amicizia con Dimitru sono in netto contrasto con la vita in casa insieme al padre ed alla zia dove i sorrisi sono banditi e ci si parla appena. Il romanzo è ricco di piccoli spunti di riflessioni e di insegnamenti: ci si ritrova a sorridere e meravigliarsi di fronte ai trapezisti del circo che sembrano volare, ma soprattutto si soffre per la piccola Agata. Ho divorato ed amato questo libro che è una piccola meraviglia, un tesoro che va conservato e riletto per apprezzarlo e riscoprirlo. La narrazione scorre veloce e i personaggi prendono vita di fronte ad i nostri occhi: descritti e caratterizzati alla perfezione diventano nostri amici e confidenti con cui condividiamo i sogni e le speranze. Una meraviglia dopo l'altra si aprono di fronte agli occhi del lettore che incantato si immerge in un mondo che sembra magico e si innamora di Agata e della sua piccola isola. Assolutamente consigliato.
Durata della lettura: un giorno Formato consigliato: cartaceo Bevanda consigliata: tè alla frutta Età di lettura consigliata: ai 17 anni
“Un'isola italiana..una bambina dai grandi sogni.."
Paola Cereda Psicologa, è nata in Brianza ed è appassionata di teatro. Dopo un lungo periodo come assistente alla regia in ambito professionistico, è andata in giro per il mondo fino ad approdare in Argentina, dove si è avvicinata al teatro comunitario. Tornata in Italia, vive a Torino e si occupa di progetti artistici e culturali nel sociale. Vincitrice di numerosi concorsi letterari, è stata finalista al Premio Calvino 2009 con il romanzo Della vita di Alfredo (Bellavite).
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