Recensione | Shadowhunters 1X01 “The Mortal Cup”

Creato il 13 gennaio 2016 da Parolepelate

Salve pelati,

il 13 gennaio è andato in onda su Netflix la Premier della nuova (e attesissima, per lo meno da me) serie del canale Freeform (ex ABC Family): Shadowhunters. Trasmessa per la prima volta negli Stati Uniti il 12 gennaio 2016, ad un solo giorno di distanza è possibile godersi già la prima puntata doppiata sulla piattaforma Netflix, e sicuramente per chi non è abbonato, la troverà in streaming sottotitolata a breve.

Erano mesi che attendevo questo Telefilm, e anche se sono un po’ ignorante in materia (perchè la saga cartacea non la ho ancora finita e se devo essere completamente sincera non ricordo se non poche scene dei libri), ci tenevo a recensirlo, magari con lo stesso occhio di chi è estraneo ai fatti dei libri. Shadowhunters si rifà ad una saga di romanzi urban fantasy, opera di Cassandra Clare, da cui è stato tratto anche un primo film: Shadowhunters – Città di ossa, diretto da Harald Zwart, uscito nel 2013 con protagonisti Lily Collins e Jamie Campbell Bower nei panni di Clary e Jace. Lo scarso successo del film (che posso consigliare a chi non ha mai letto i libri e mai li leggerà, perchè in fin dei conti è un bel film), dovuto principalmente all’aver stravolto i fatti dei libri, ha fatto sì che il seguito non venisse mai realizzato, ma la grande chimica tra la Collins e Bower, credo, invece, che abbia ancora di più alimentato aspettative nel pubblico, che desiderava fortemente una degna trasposizione della serie.

Ora basta coi dati tecnici e passiamo a questo primo episodio: La coppa mortale.

La fotografia è interessante, a primo impatto mi ha ricordato le atmosfere scure e nebulose di Beauty and the Beast, forse il montaggio di questi primi 40 minuti è un po’ frettoloso, ma gli eventi sono incalzanti e non puoi distrarti un attimo.

(Oplà)

Clary Fray è interpretata da una aranciata Katherine McNamara all’apparenza (e soprattutto dai trailer) quasi snob nei modi di fare, ma poi quando vedi quegli occhioni spalancarsi per lo spavento, cambi totalmente idea. La sua Clary è una normalissima (si fa per dire…è altissima, bellissima, corteggiatissima, con un passato intrigante, un futuro non da meno, ma molto arancione) studentessa della Brooklyn Academy of Art; vive con la madre Jocelyn nel loro loft di New York. Non ci vengono date molte informazioni per meglio capire chi sia, anzi la sua stanza ad esempio, che poteva fornirci un quadro più ampio sulla protagonista, verrà brevemente inquadrata solo quando le si viene dato fuoco (mah). Fin da subito però capiamo che il suo migliore amico Simon Lewis (Alberto Rosende) ha una cotta per lei, che anche se dovrebbe essere un ragazzo imbranato, ha un fisico della Madonna, insieme alla ragazza sta realizzando un fumetto, Clary ha la passione per il disegno e spesso realizza strani “simboli” quando è sovra-pensiero e non. Questa corsa per arrivare ai fatti più succulenti della puntata costituisce una pecca per il personaggio di Clary che non ci viene affatto presentato per bene e forse a primo impatto potrebbe pure risultare una frivola ragazzina sciocca che ha sbagliato tinta per capelli. E la fantastica scena di apertura con gli shadowhunters a caccia (che ti preannuncia cose fantastiche) rende il salto nel passato (a qualche ora prima) un po’ forzato. Perciò dopo questa non presentazione della protagonista vengono “gettati” sulla scena tutti gli altri personaggi uno dopo l’altro: la madre di Clary che vuole parlare a tutti costi con la figlia e mentre è pensierosa in cucina ci schiaffa un flashback quasi con una nuvoletta-baloon, così senza preavviso; conosciamo Luke, che in questa versione è un poliziotto, poi col flashback di Jocelyn Fray vediamo un Magnus (Harry Shum Jr, il Mike Chang di Glee, che anche se era l’unico a non cantare riusciva comunque a catturare la scena) intendo a fare qualcosa a Clary, ma cosa? Io che ho letto il libro e visto il film, lo so, ma chi è del tutto all’oscuro di queste vicende, resterà un po’ perplesso sul momento.

(certamente tutti entraremmo in un locale che lampeggia nell’insegna la parola Demone…certo…)

Comunque per il suo diciottesimo compleanno Clary passa la serata prima ad ascoltare l’esibizione di Simon, e qui pure i muri capiscono la cotta del ragazzo per l’amica, poi al Pandemonium Club, dove la scena di apertura si ricongiunge finalmente col resto della puntata. Ed è da questo momento che lo svolgimento dei fatti è più facile da seguire. Clary assiste a un omicidio che nessun altro, eccetto lei, riesce a vedere, come è accaduto pure durante lo scontro con Jace. La McNamara è impacciata e stupita al punto giusto, ha una faccia da “non so che fare“, il combattimento riesce bene sullo schermo, come anche altre scene d’azione. E finalmente, a casa, Clary ottiene delle risposte, si fa per dire, dalla madre che facendosi aprire un varco nel bel mezzo di casa, spedisce la figlia da Luke mentre lei affronta dei demoni che vogliono la Coppa. Ribadisco ancora una volta che le scene d’azione sono nettamente superiori al resto, anche ai dialoghi stessi, fino ad ora un po’ scarni e banali. La Clary della McNamara ancora una volta mi stupisce, la trovo davvero credibile nelle situazioni più drammatiche con quello sguardo da cerbiatta pronta a scoppiare in lacrime, come quando affronta un altro mostro con i tentacoli a casa propria prima di essere salvata da Jace.

(iniziamo a shippare…)

In questa scena ho ritrovato un Jace (interpretato dal bel Dominic Sherwood) già letto nei libri, un po’ sbruffoncello, ma attratto chissà per quale motivo, subito da Clary. Jace è uno Shadowhunter, metà umano e metà angelo che protegge i Mondani (noi comuni mortali) dai demoni e insieme ai compagni cacciatori Isabelle e Alec (che sono fratelli), svolge questo “servizio” in un quartier generale che sembrava quasi la sede degli agenti segreti alla 007. Jace capisce fin da subito che Clary è speciale, come il fatto che disegna le rune, quei simboli che gli shadowhunters si incidono sul corpo e che magari affronteremo più in là, senza spoiler, dato che fino ad ora non sono stati spiegati affatto (era la prima cosa da chiarire!).

Fin da subito capiamo che ci sarà un triangolo tra il dolce e impacciato (ma fino ad ora non tanto, più che altro appiccicoso) Simon, e il bello, misterioso e imbronciato Jace. La scena dove ognuno quasi la tirava a sé per un braccio era abbastanza chiara e forse anche troppo eloquente.

Conclusioni:

Un inizio promettente a mio avviso. Non è mai facile realizzare una serie di genere fantasy, anche perchè bisogna capire a che pubblico rivolgersi e in questo caso temo uno molto giovane, però è presto per dirlo. Un po’ veloce o troppo ricco come primo episodio (dipende da che punto di vista lo si guardi). Hanno voluto inserire a “forza“, e fin da subito, Valentine, i Nascosti, il triangolo (no, non lo avevo consideraaatooo…), tutti temi che si potevano affrontare un po’ per volta. Credo che dopo questo episodio estremamente ricco i prossimi saranno più “calmi” (anche se abbiamo solo 13 episodi). La scelta degli attori protagonisti all’inizio non mi convinceva affatto, reduce dalla forte passione tra la Collins e Bower, ma una volta visti i nuovi Clary e Jace non ho storto il naso come temevo. La McNamara, come già detto sopra, credo stia dando una buona prova, più riuscita nelle scene con maggior tensione e meno in quelle dove dovrebbe flirtare o sembrare inspiegabilmente attratta da Jace. Ma abbiamo tempo per vederli flirtare e battibeccare. Forse alle volte è un po’ troppo consapevole della sua bellezza da “modella” e risulta un po’ meno ragazzina impaurita che non ha paura di spezzarsi un unghia, ma vedremo col tempo. Sherwood è poco incisivo con lo sguardo, ma lo abbiamo visto e sentito troppo poco sulla scena per giudicarlo davvero, per ora ho visto uno Jace più lamentoso che strafottente, ma il suo broncetto mi distraeva spesso. Per quanto riguarda gli altri per ora il personaggio più caratterizzato è quello di Isabelle Lightwood (Emeraude Toubia), sicura, sfacciata e pungente, invece è uscito, per ora, meno allo scoperto il fratello Alec, interpretato da un’altro attore affascinante come Matthew Daddario (in lingua originale ha una profonda e affascinante voce, tenebrosa come lui). Se posso dare un consiglio, direi di vedere la puntata in lingua originale, il doppiaggio ha fatto perdere un po’ di intensità alle voci degli attori. Sembra che abbia demolito questo episodio, ma per me un bel 6.5 se lo merita e io non vedo l’ora del prossimo, perchè c’è ancora tanto da scoprire.

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