Perchè questa premessa? Perchè è il voto che ho dato a Sopravvissuta, ma avrei voluti esimermi dal farlo. Spiego. Chi legge la trama e si aspetta un'avvincente storia post apocalittica potrebbe restarci male. Chi cerca invece spunti di riflessioni e si fa ammaliare dai viaggi introspettivi lo leggerà in poche ore con grande piacere. Quindi in questo libro la verità sta nel mezzo, almeno per me.
Forse la recensione vi chiarirà il mio pensiero...
Edizioni San Paolo, 2011
Pagine 144
Prezzo: € 14,00
Un terribile virus sta sterminando il genere umano. Sara, in fuga dall'epidemia insieme alla sua famiglia, ignora quale sia la sorte del resto del mondo. Le sole certezze sono la morte che ha falcidiato i suoi amici e il naufragio che - durante la fuga - li ha scagliati su un'isola deserta. Ogni giorno è una lotta per sopravvivere, per procurarsi il cibo, per difendersi dal dolore dei ricordi. Sara non sa se, al di là del mare, c'è ancora qualcuno, e affida le sue speranze a bottiglie di plastica gettate in acqua e lasciate in balia delle correnti. Rimasta sola, comprende che non le rimane altro da fare che reagire a quell'attesa senza fine e riprendere il mare su una piccola barca alla ricerca di altri sopravvissuti come lei con cui ricominciare a costruire un nuovo futuro.
Età di lettura: da 12 anni.
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