Nel secondo episodio di Venom troviamo all’inizio il “super-eroe fabbricato” dal governo americano affrontare il mostruoso Re Ragno, la cui vera identità potrà o sconvolgervi oppure inorridirvi quando la scoprirete, e sconfiggerlo grazie all’aiuto di Gravity, ma non pensiate che la storia finisca qui, infatti il ragnone viene portato nella base del “Progetto rinascita 2.0″ per poterlo studiare ed eventualmente cercare di creare una cura per il virus, ma creerà molti problemi e il personale della base si salverà grazie all’iniziativa del simbionte. Un numero tutto azione al contrario del precedente, sempre scritto da Remender, ma vien da chiedersi se sia un bene per la serie che questa venga coinvolta in questo maxi-evento ragnesco, non fraintendetemi la storia è scritta bene, ma la qualità è leggermente inferiore alle precedenti e nel prossimo numero è anticipato, sempre in ottica di questo maxi-evento, lo scontro tra Venom e l’Anti-Venom.
I disegni di queste due storie sono di Tom Flower coadiuvato nelle prime sei tavole della storia di Flash e suo padre da Tony Moore, ottime tavole di entrambi, ma personalmente mi piace di più il tratto di Moore.
La storia di Cloak & Dagger, scritta Nick Spencer con i disegni di Emma Rios, è inquadrabile come una storia dai due volti: se ai testi Spencer sforna un ottimo lavoro, non si può dire lo stesso per i disegni della Rios troppo stilizzati, le anatomie di alcuni personaggi che rispecchiano poco certi personaggi: per esempio Luke Cage sembra essere uno smilzo rispetto al suo aspetto abituale, la Cosa appare come un tizio ricoperto da tante tavolette di argilla e Occhio di Falco è inguardabile e inoltre l’effetto usato per far rispecchiare la caratteristica di luminosità di Dagger (dei puntini bianchi intorno a lei) danno l’impressione di essere nuvolette di polvere che aleggiano piuttosto che punti luminosi. Ben fatte invece le espressioni facciali di tutti coloro che appaiono.
La trama in sintesi: Cloak & Dagger vengono sfrattati dalla loro base (la chiesa del Santo Spirito) e vengono immediatamente reclutati dai Vendicatori per aiutare a risolvere il problemino a Manhattan e nel bel mezzo della lotta Dagger molla tutto e tutti per andare a lezione all’università: comportamento strano. Nel frattempo Mr. Negativo ha qualche problemino. Vedremo come la storia evolverà.
La caratteristica più interessante è senza ombra di dubbio il modo di pensare dei due che è esattamente come la tipologia dei loro poteri: sono esattamente l’opposto. Cloak pensa che serva una cosa, Dagger pensa che serva esattamente l’opposto.
La storia breve del Punitore è gradevole, ma nulla di epocale, alcuni tizi vestiti da Uomo Ragno cercano di rapinare una banca, ma vengono facilmente fermati.
Chiude l’albo la prima parte di un’avventura di Jackpot, scorrelata da Spider-Island, scritta da Marc Guggenheim e disegnata da Sana Takeda. Troppe poche pagine per poter giudicare i testi, mentre pollice in su per i disegni decisamente belli e ben colorati, molto ben realizzato il paesaggio architettonico della città di notte e ben curata la realizzazione della protagonista, solo qualche perplessità su Shocker che è piuttosto irrobustito e per la posa che assume nella prima vignetta.
In conclusione un bell’albo da leggere. Se le storie di Slott sull’albo dedicato al più famoso eroe ragnesco non vi piacciono proprio potete consolarvi con Spider-man universe.
Buona lettura!!!
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