Recensione: Stealing Parker di Miranda Kenneally

Creato il 29 maggio 2014 da Susi
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Titolo: Stealing Parker
Autore: Miranda Kenneally Serie: Hundred Oaks #2 Editore: Sourcebooks Fire Trama: Parker Shelton ha quasi una vita perfetta. Sta per diventare valedictorian per la scuola Oaks Hight, è nella squadra di softball e ha moltissimi amici. Poi lo scandalo di sua madre sconvolge la loro piccola città e di colpo nessuno vuole più parlare con lei. 
Ora Parker vuole una nuova vita. 
Per questo lascia la squadra di softball. Dimagrisce di 10 chili. E si chiedere perchè baciare un ragazzo quando ne può baciare tre? O quattro. Perchè limitarsi ai ragazzi del liceo quando il bellissimo nuoca coach sembra incredibilmente civettuolo.


La mia recensione
Voto: 3 Stelle
Stealing Parker è il secondo libro della serie Hundred Oaks (serie di libri companion) setting uguale ma con protagonista diversa: Parker, una ragazza intelligente e bella che dopo un anno un po' sconcertante ha rivisto e rimesso in gioco le sue priorità e passioni.
Conosciuta come ragazza facile e spensierata ma che in realtà nasconde più bisogni di affetto che altro diventerà la nuova manager della squadre di baseball della scuola spinta dal suo miglior amico Drew. Quindi incontrerà Will, ragazzo intelligente e in gamba che per un pelo le ha sfiorato il titolo di valedictorian della scuola che per la prima volta la vede in chiave diversa.
Presentati i tre protagonista della storia entrano in gioco vari personaggi secondari come Brian, il giovane coach di baseball, un ragazzo immaturo e incoerente, Laura, bigotta e gelosa fino al midollo, il padre di Parker, un uomo di diniego e troppo chiuso nelle aspettative che gli altri hanno di lui. Breve comparsa di Jordan e Sam, i protagonisti del primo libro, e di alcuni ragazzi della squadra di Football che abbiamo conosciuto nel primo libro.
Devo dire che per quanto abbia amato più il primo libro della serie perchè più spensierato e leggero questo conquista perchè fa pensare e ragionare.
Ancora una volta la Kenneally rielabora i temi tipici degli YA: il rapporto con i genitori, con gli amici, con l'altro sesso e in questo libro apre una parentesi abbastanza importante riguardo la sfera religiosa.
Ho amato il rapporto che si sviluppa nel libro tra i ragazzi protagonisti, intenso e vero ma soprattutto profondo e non superficiale, al contrario, non ho apprezzato il troppo peso degli eventi che coinvolgono Brian e Parker che trovo assolutamente sbagliato, ok il taboo tra professore e studentessa non è nuovo, ci sono libri, molti libri, che ne parlano che però ti conquistano (vedi Slammed) ma qui il rapporto non è assolutamente amore, è un bisogno sbagliato di una ragazza che cerca attenzioni nella persona sbagliata ma di un professore che seppur a 23 anni, non conosce il suo posto e che si diverte con una ragazza solo per star bene.
Uno dei temi fondamentali come dicevo riguarda la sfera spirituale. La protagonista è Cristiana praticante, ogni domenica va a messa con il padre e nonostante siano bravi cristiani, delle buone persone, lei e la sua famiglia vengono costantemente colpevolizzati per colpe inesistenti a testimonianza di uno dei più stereotipati topos esistenti: il bigottismo cristiano. Da cristiana non posso che essere in disaccordo ma non posso negare che la realtà rappresentata non sia vera: più di una volta mi è capitato di assistere a dei comportamenti simili, di persone che si nascondono dietro il paravento del buon cristiano quindi non posso che comprendere il disagio provato dalla protagonista che si sente sempre in giudizio da parte della comunità, che più di utte, avrebbe dovuto aiutare le e la sua famiglia nel momento del bisogno. Ma per fortuna il quadro religioso rappresentato non è completamente negativo, abbiamo anche la testimonianza di come esistano davvero delle comunità sincere e di supporto vero e incondizionato, così come dovrebbe essere la vera Chiesa Cristiana.
La trama è ben organizzata in modo da rappresentare l'evoluzione e la maturità della protagonista, che riesce ad accettare finalmente il ruolo della madre nella sua vita, comprendere gli errori fatti, soprattutto in campo amoroso, e soprattutto comprendere il ruolo fondamentale nella sua vita delle persone che veramente la vogliono bene e che la sosterranno per sempre, nonostante gli errori compiuti.
Come ho scritto nella recensione precedente riguardo il primo libro della serie Hundred Oaks trovo che la scrittrici non elabori completamente i problemi e i temi presenti nel libro, non è mai esaustiva e lascia sempre quel pizzico di qualcosa non detto che ti lascia con l'amaro in bocca e come il libro non fosse realmente arrivato a risolvere i problemi aperti durante la lettura. La parte romance, esclusa quella che rappresenta la relazione tra lei e il professore, quindi relativa al suo cercare le persone che veramente possa amarla così per com'è e nessun ulteriore motivo è davvero carina e molto dolce.
3 Stelle per anche questo libro di Miranda Kenneally, anche se posso considerarlo superiore al primo libro per i temi trattati e per le tematiche più scontate.
- A presto Susi

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