Recensione: “Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà” di Luis Sepúlveda

Creato il 29 gennaio 2016 da Alessio688

Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà è un libro scritto da Luis Sepúlveda che ha chiuso anche il mese di gennaio nella “top five” dei libri più venduti in Italia. Io avevo deciso di acquistarlo a dicembre con le offerte di natale proposte da Amazon su alcuni eBook perché incuriosito dall’autore, di cui avevo sempre sentito parlare bene, ma del quale non avevo mai letto nulla.

Gran parte della mia vocazione di scrittore nasce dal fatto di aver avuto nonni che raccontavano storie, e nel lontano Sud del Cile, in una regione chiamata Araucanìa o Wallmapu, ho avuto un prozio, Ignacio Kallfukurà, mapuche, che al tramonto raccontava ai bambini mapuche storie nella sua lingua, il mapudungun. Io non capivo cosa dicevano tutti gli altri mapuche nella loro lingua nativa, però capivo le storie che narrava il mio prozio. Erano storie che parlavano di volpi, puma, condor, pappagalli, ma le mie preferite erano quelle che raccontavano le avventure di wigna, il gatto selvatico. Capivo cosa raccontava il mio prozio perché, pur non essendo nato in Araucania, nella Wallmapu, sono anche io mapuche. Sono anche io Gente della Terra.

Luis Sepúlveda

Trama

Il romanzo racconta la storia di un cane di nome Aufman, parola che per i Mapuche, la “Gente della Terra”, significa leale e fedele. Degli uomini spregevoli lo hanno separato dal suo compagno Aukaman, il bambino indio che è stato per lui come un fratello. Per un cane cresciuto insieme ai Mapuche, è odioso il comportamento di chi non rispetta la natura e tutte le sue creature. Ora la sua missione – quella che gli hanno assegnato gli uomini del branco – è dare la caccia a un misterioso fuggitivo, che si nasconde al di là del fiume. Dove lo porterà la caccia? Il destino è scritto nel nome, e questo cane ha un nome importante, che significa fedeltà: alla vita che non si può mai tradire e anche ai legami d’affetto che il tempo non può spezzare. L’intero racconto è narrato proprio con gli occhi del pastore tedesco che vi farà vivere i suoi pensieri e le sue emozioni durante le sue disavventure.

Opinione

Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà è un opera incentrata sul tema della natura, in particolare vuole dare un’immagine del mondo dal quale proveniamo e di come la considerazione per tutto ciò che ci circonda perde sempre più d’importanza, con una società che si comporta come padrona del mondo senza avere il minimo rispetto per la Terra.

È una bella storia, che scorre veloce nella lettura e non annoia mai. Adatta soprattutto per chi è amante degli animali e dell’ambiente. Valori umani, come l’amicizia e il rispetto delle diversità, sono sapientemente narrati da Luis Sepúlveda, in questa “favola” adatta ai bambini, ma anche agli adulti.