
Il libro, è un dispotico, e si apre con una scena che ricorda tanto Hunger Games, il protagonista con un arco nel bosco, a parte questo, Taken ha un idea di partenza originale: A Claysoot, una piccola comunità isolata dal mondo, non ci sono uomini adulti o vecchi, infatti tutti i ragazzi, maschi, all'età di 18 anni scompaiono misteriosamente.Il protagonista, Gray, è un ragazzo curioso che più volte si è posto domande su quello che succede a quelli che scompaiono e sulla possibilità di evitarlo. Ora, che tocca a suo fratello compiere il fatidico compleanno le risposte si fanno più urgenti e il ragazzo deve assolutamente ottenere qualche risposta.Una lettera della madre, morta, lo metterà sulla giusta strada...Mi è piaciuta la scelta di usare un protagonista maschile, invece della solita ragazza, infatti Gray non si fa molti problemi "mentali" ma è un tipo che segue molto l'istinto e agisce. Lo stile di scrittura semplice e immediato , si adatta bene al suo carattere.Risulta simpatico e a volte tenero.Per la parte femminile, abbiamo Emma, che non spicca e rimane poco delineata, e Bree, una ragazza determinata e forte, che riporta un po di pepe nella storia.Il libro è scorrevole, si legge piacevolmente ma risulta molto "impostato", per la maggior parte delle pagine, succede quello che ti aspetti. I segreti che si vengono a scoprire sono interessanti e si incastrano bene l'uno con l'altro, ma non sono tanti, e tra uno e l'altro la storia risulta prevedibile.Ci voleva più azione. Il finale è un po' forzato e rimane molto aperto, per il prossimo libro.
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