Recensione: Tales from Helleborya - Libro II - Il riflesso sfuggente dell'ego
Da Flautodipan
@miriammas
Titolo: Tales from Helleborya - Libro II - Il rilfesso sfuggente dell'ego
Autore: J. Thorn
Editore: Amazon
Pagine: 352
Prezzo edizione cartacea: 10, 20 euro
Prezzo e-book: 2, 99 euro
Descrzione:
Sopravvissuti alla Corruzione Oscura i popoli di Helleborya hanno
ricostruito gli edifici, curato le ferite e finalmente possono
dimenticare. Albia celebra l'imminente Horshrosh, che riunisce i più
promettenti guerrieri da tutte le terre conosciute, ma avvenimenti
insoliti e improvvisi presagi strisciano tra le vie in festa.
I
millenari Fatus Moiri, una presenza anomala e l'ombra pesante della
vendetta degli Shadows stanno per cambiare le carte in tavola ancora una
volta. Gli equilibri verranno sconvolti, le convinzioni sgretolate. Gli
eroi di Helleborya dovranno rimettersi ognuno in gioco per combattere
la propria battaglia personale.
Crollano le certezze sotto il peso del sacrificio.
L'autore:
J.Thorn è un avventuriero.
Dopo la laurea in “Scienze della
Comunicazione Scritta ed Ipertestuale” all’Università di Lettere e
Filosofia di Parma, lavora come Game Designer Freelance di videogiochi
per PC, web e AppGames. Sceneggiatore di comics e short animati.
Scrittore di racconti brevi e romanzi. Project Manager per progetti
multimediali web/tv.Tiene occasionalmente conferenze presso diverse
università e ha collaborato con aziende importanti come Disney, Bonelli,
Kinder/Ferrero, … Attualmente continua il lavoro di Game Designer e
Sceneggiatore, dedicando sempre più tempo alla scrittura e alla
narrazione del suo pianeta d’origine: Helleborya. Nel tempo libero
coltiva le sue passioni per la Fantascienza, il Fantasy, la musica, il
giardinaggio, la cucina, il cinema….e molto altro. Per conoscerlo meglio
vi consigliamo una passeggiata per le strade di Helleborya.
La recensione di Sara:
Gli eroi di Helleborya stanno tornando ad Albia, dopo aver
sconfitto la Corruzione Oscura che imperversava tra gli abitanti approdano in
città, pronti a godersi un po’ di tranquillità.
Markus si prepara a partecipare all’Horshrosh, il torneo tra
guerrieri che ambiscono a guadagnarsi la gloria e il benvolere del
re, eppure nel frattempo non fa altro che pensare a Nix. Presto sarà ad Albia
insieme ad Aeryth e Morgan e, nonostante la ami follemente, non sa come
dirglielo.
Ronak invece si aggira per le taverne alla ricerca di un
buon boccale di gorgnak e qualche bella donna con cui dividere il letto.
Il legame tra Jack e Kendra si è solidificato, le avventure
passate non hanno fatto altro che avvicinarli sempre più, assottigliando il
confine tra amicizia e amore e rendendolo labile.
Non appena anche Aeryth e Nix raggiungono Albia i progetti
di relax ideati dai ragazzi cominciano a sfumare. Qualcosa di strano sta
accadendo nuovamente a Helleborya, strani semi verdi cadono dal cielo dando
vita a piante poco rassicuranti.
I nostri però entreranno in azione solo quando la città sarà
invasa da strani esseri, gli abomini, creature
disumane che divorano chiunque capiti a tiro.
Gli eroi di Helleborya si metteranno in cammino per scoprire
cosa si cela davvero dietro l’invasione degli abomini e salvare ancora una
volta la loro amata terra.
Nuovi misteri attendono di essere svelati, colpi
di scena si nascondono dietro l’angolo.
Jack Thorn si supera in questo secondo capitolo della saga Tales from Helleborya.
Un romanzo fresco, originale, avvincente e pieno di
sorprese.
Una storia che si dimostra carica di adrenalina, arriva al
lettore come un pugno dritto in petto, si tatua sulla pelle e resta lì,
indelebile.
Commistione perfetta di fantasy, fantascienza e
fantaparanoia, questo libro diverte e sconvolge ma, soprattutto, non si fa
dimenticare.
In questo secondo viaggio a Helleborya ho imparato tante
cose sull’amicizia e sull’amore, non sempre tutto ciò che vediamo è come
sembra, forse, a volte, dovremmo prestare più attenzione ai dettagli. Dovremmo
lasciarci andare, dire quello che pensiamo senza badare troppo ai convenevoli e
alle congetture dello “stare in società”.
Jack Thorn insegna come non importa quello che possa
apparire all’esterno, ciò che conta è chi siamo e come siamo.
Con uno stile più maturo rispetto al primo capitolo,
l’autore ci trasporta ancora una volta in un mondo che non si lascia per niente
dimenticare.
Resterete incollati alle pagine, vorrete addentrarvi sempre
più tra le strade di Albia e, una volta tornati, non vedrete l’ora di partire
di nuovo.
Fortunatamente tanti sono gli interrogativi ancora in piedi,
c’è bisogno di tornare a Helleborya per saperne di più. Io ho la valigia già
pronta…
E per saperne di più...
Leggi la nostra recensione del primo libro della saga
Tales from helleborya - Libro I - Corrzuione Oscura
Leggi la nostra intervista all'autore
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