Recensione | Teen Wolf 5×13 “Codominance”

Buona sera pelatini, sono l’unica che ancora non si è abituata a Teen Wolf in onda di martedì? So che è un cambiamento minimo, ma mi ha scombussolato tutta la settimana!

Comunque, magari sono io che c’ho la luna storta oggi – pun intended – ma devo confessare di non aver amato molto questa puntata. Direi che è quella che mi è piaciuta di meno fin’ora, anche se non ha molto senso visto che siamo solo al terzo episodio.

Credo che la storyline che mi abbia deluso di più sia stata quella di Kyra, forse perché era quella che all’inizio dell’episodio mi aveva incuriosito di più: le tizie della sabbia che non erano proprio nemiche, perché potevano aiutare Kira, sua mamma che è pronta a lasciarla lì nel deserto per anni pur di salvarle la vita, invece alla fine la super prova per entrare nel club della sabbia si risolve in due secondi e la mamma decide che LOL Nope, Kira se la porta a casa e chissene se il Kitsune prenderà il sopravvento.

Una trama che avrebbe potuto rivelarsi interessante, e che invece viene strizzata in un unico episodio e spezzettata tra uno sbaciucchiamento e l’altro.

Un’altra storyline che non ho apprezzato moltissimo è quella che coinvolge Scott e Stiles. Con la scusa di partire alla ricerca di Kira, i due si imbarcano in una sorta di viaggio della speranza nel bel mezzo del deserto, durante il quale tirano fuori tutti gli scheletri che avevano ancora nell’armadio, ma di cui in realtà avevano già discusso nell’episodio scorso. L’unica cosa che si salva è che sono arrivati al momento giusto per recuperare Kira e sua mamma.

Ora però basta lamentarsi, passiamo alle note positive dell’episodio. Le lezioni di Lydia proseguono e, anche se al mio occhio profano sembra che non faccia altro che camminare a piedi nudi per la Eichen House, in realtà ottiene risultati, riuscendo a gridare pur senza uscire dal suo stato catatonico. Non sono sicurissima di quanto questo nuovo potere gli potrà servire in futuro, ma sono felice di vederle fare dei progressi come Banshee.

Altro punto positivo è il mio baby Mason, praticamente la voce della ragione dal primo giorno e ancora non mi ha deluso, anche se avrebbe potuto resistere a Corey un po’ più a lungo, eh, però almeno ci ha provato.

Se non altro, riesce a tenere a freno Liam, che ce l’ha ancora con Theo visto che Faccia Imbronciata si è lasciata fare il lavaggio del cervello e lo vede come l’eroe della situazione.

Per fortuna che c’è Theo a portare avanti la trama e, insieme a Tracy, è sulle tracce della bestia, ma trova comunque il tempo per andare dai Dread Doctors a fare i capricci per il suo essere un Alpha mancato. Povero Theo, le prende anche da Malia! Anche se bisogna concederglielo, Malia darebbe del filo da torcere un po’ a tutti lì dentro.

Comunque Theo ci prova a fare il “Derek” della situazione, con il suo branco di antieroi e il suo ruolo da “Aminemico” di Scott, ma la verità è che per quanto Derek facesse il burbero, era un gigantesco marshmallow con il giubbino di pelle, mentre Theo… beh, è Theo. Non ci crede nessuno alla sua maschera da eroe del giorno.

La puntata, che fino ad allora era stata un po’ così, ha avuto un picco al solo nominare Deucalion, a quanto pare l’obiettivo di Theo. Mmh ok. Cosa se ne fa di Deucalion? Lo vuole come mentore? Pensa di potergli rubare i poteri da Alpha? Cioè, capiamoci, per me ogni scusa per riaverlo nella serie è buona, ma uno scontro Theo/Deucalion? Staremo a vedere.

E anche per questa settimana è tutto, fate i bravi e ci risentiamo alla prossima recensione!

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