Regia: Maya Forbes
Cast: Mark Ruffalo, Zoe Saldana, Imogene Wolodarsky, Ashley Aufderheide, Beth Dixon
Durata: 88 min.
Distribuzione: Good Films
Cameron Stuart è un uomo vivace, pieno di vita e di speranza. Queste qualità colpiscono subito il cuore della giovane Maggie, tanto da decidere immediatamente di sposarlo e di mettere su famiglia. La donna riteneva che questa sua esuberanza derivasse dal contesto storico del momento, fatto di rivoluzioni sociali e culturali che certamente hanno segnato la storia americana. Purtroppo per lei, quella condizione porta Cameron ad avere un esaurimento nervoso, costringendola a portare via le due figlie. L’uomo viene condotto in un ospedale psichiatrico, dove gli viene diagnosticato una sindrome bipolare. Maggie tuttavia, a causa dei titoli di studio posseduti e del problema razziale nei suoi confronti, non riesce a trovare un lavoro dignitoso per crescere Amelia e Faith, nonostante la famiglia del marito, di classe agiata, garantisca a loro i sussidi minimi per vivere al di sopra della povertà. L’unica opportunità per diventare una famiglia autonoma e indipendente è che Maggie accetti la borsa di studio offerta dal “Master of Business Administration” della Columbia University. Questo vuol dire allontanarsi dal Massachusetts e trasferirsi a New York, e per il povero Cameron questo dovrà diventare un atto di crescita personale e di responsabilità verso le sue figlie. Ci riuscirà?
Teneramente Folle è un’amara commedia che lascia molti spunti di riflessione. Maya Forbes ci racconta la follia con un tocco leggero, romantico, portandoci all’interno di un nucleo familiare con problemi di sussistenza, ma con uno spirito davvero imponente. L’impressione è che, nonostante la crisi, la vitalità e la fiducia nel futuro rappresentino i punti nevralgici che tengono insieme l’intera famiglia, nonostante i problemi mentali di Cameron che hanno portato instabilità e insicurezza a Maggie e alle bambine. Ognuno è assolutamente indispensabile per la vita dell’altro. Un aspetto che può notare in alcune scene del film è che tra il padre e le due figlie non si instaura un rapporto gerarchico, dove la figura patriarcale è quella che comanda su tutte, ma si forma qualcosa di estremamente insolito e straordinario: all’inizio sono le figlie a doversi prendere cura del padre, incapace di mettere in ordine la casa e di tenersi un lavoro stabile. In seguito si nota un graduale equilibrio nelle parti, dove le ragazze possono tornare a vivere la propria infanzia con gli amici del quartiere. Tutto ciò viene raccontato con uno stile realistico, bilanciando inquadrature regolari, prive di imperfezioni, con sequenze girate con il tocco tipico di una vecchia Super 8. La fotografia aiuta nel dare autenticità al film, con colori non troppo accesi e con una scarsa presenza di un contrasto di luci e ombre. Zoe Saldana e Mark Ruffalo insieme hanno dato prova di essere capaci di interpretare due personaggi estremamente complessi, rendendo Teneramente Folle una pellicola difficile da dimenticare.
Voto: 3,5 su 5
Il trailer