Recensione | The 100 3×04 “Watch the thrones”

Creato il 13 febbraio 2016 da Parolepelate

Questa settimana abbiamo visto, finalmente, il confronto tanto atteso tra Jasper e Monty ma soprattutto tra Jasper e i suoi sentimenti. Era davvero necessario, a mio parere, altrimenti avremmo avuto un Finn 2.0, e le cose ritrite non piacciono a nessuno. Ho provato un po’ più di simpatia per Jasper, questa settimana, soprattutto perché non si è solo comportato come un pazzo, ma ha avuto un confronto. Sì, Monty è un “assassino” tanto quanto Clarke e Bellamy, ma anche Jasper lo è. E non dimentichiamoci che attorno alla navetta, il vecchio campo dei Cento, non sono finiti arrosto solo i Grounders, ma anche qualcuno dei loro. E Jasper ne è il “responsabile”. Non so se sono gli scrittori a essersene dimenticati o se invece è Jasper che, soffrendo, accusa soltanto gli altri. Comunque mi è anche piaciuto come l’hanno trattata, questa bomba che gli sarebbe esplosa in faccia. L’ho trovata più naturale di tantissime altre scene viste fin ora.

La questione delle ceneri però mi è poco chiara. Perché prenderle? Con l’intento di spargerle? A che pro? Cioè, ma che senso ha spargere le ceneri di Finn lì dove sono atterrati?

L’episodio di questa settimana è stato interessantissimo e pieno di cose succulente, ma per quanto riguarda Bellamy Blake mi sembra di aver letto una fanfiction con un personaggio decisamente OOC (per chi non conoscesse il termine, Out Of Character. Ovvero un personaggio che si comporta come se non fosse lui stesso). Il problema è che per la prima volta da quando recensisco The 100 (e si parla di prima stagione) sono indecisa. Non so cosa pensare di Bellamy. Ovvero: capisco cosa lo spinge ad agire così, ma lo giustifico o lo giudico? Non lo so, davvero.

Da una parte credo davvero che Pike lo abbia condizionato più di quanto chiunque sia riuscito a fare, soprattutto in un momento così “fragile” come il lutto di una persona amata (amore o no, qualcosa per Gina provava, dai!). La morte di tante persone, secondo lui, è stata colpa sua. Se fosse rimasto lì, senza fidarsi di Echo, tutto questo avrebbe potuto evitarlo. (Avrebbe?) O questo è quello che dice lui. Capisco anche cosa spinge Bellamy a “ribellarsi” alla guida di Kane e alla sua politica piuttosto pacifista. La precedente esperienza di tradimento da parte di Lexa e i Grounders hanno lasciato il segno (vogliamo ricordare lo sguardo lanciato a Lexa nello scorso episodio?), come la fiducia riposta in Echo, quindi perché dovrebbe fidarsi che quei 300 grounders sono lì per proteggerli e non per ucciderli? Tutte cose che mi fanno pensare: forse Bellamy non ha così tanto torto a non volersi fidare.

MA.

Sì, come ho detto non so cosa pensare: Capisco cosa spinge Bell a ribellarsi, ma davvero uccidere 300 persone è una decisione che prendi così alla leggera? Tradire Kane che ti ha dato fiducia e responsabilità? Cosa ti spinge ad essere SICURO che siano lì per ucciderli? Nessun comandante con un briciolo di strategia politica manda 300 persone, facendotelo sapere, per poi attaccarti. Se deve ucciderti ne manda 400, non te lo dice e ti fa una gran bella sorpresa, no? Soprattutto perché Indra si è dimostrata davvero propensa ad aiutare il 13° Clan ad essere… beh, il 13° clan! Bell poi in queste stagioni è cresciuto molto, quindi una scelta così me la sarei aspettata nella prima stagione, non ora. E poi, non lo sai che facendo così rischi di mettere in pericolo le persone probabilmente più di quanto riuscirai a salvarle?

   

Non lo so, davvero. Sono combattuta tra il giustificarlo a causa degli eventi o giudicarlo per questo suo comportamento.

Abbiamo visto i Blake Sibilings l’uno contro l’altro. Li avevamo già visti ma mentre prima era solo per l’immaturità di Octavia e l’estremo senso protettivo di Bellamy, qui le cose sono molto più serie. Octavia è nata con i “Cento” e gli adulti, ed è cresciuta con i Grounders, ed è esattamente a metà tra i due. Come Balto, in sostanza. Né Skaikru, né Trikru. Ma l’attacco di Bellamy contro i Grounders e il precedente attacco nei confronti di Lincoln da parte di uno della Stazione Agricola hanno segnato quel passo di troppo che sconfina nel cerchio delle cose che O. non può accettare. Nyko è la sua gente. Bellamy è la sua gente. Lincoln lo è. Jasper lo è. E adesso, in un momento in cui c’è un accordo di pace (più o meno rispettato, se non si conta la Ice Nation) lei può permettersi di non scegliere uno schieramento. La scelta di Bellamy però condiziona entrambi: non ho dubbi che dopo il comportamento del fratello, O. sceglierà di stare con Indra e la Trikru.

E qui passiamo a parlare di Lincoln: anche se in questo episodio non è apparso tantissimo (più degli scorsi, comunque) le scene in cui è apparso sono state forti e piene di significato. Lincoln, nato Trikru sta combattendo con gli Skaikru per la pace e nello stesso momento soffre per l’allontanamento dalla sua gente, pena la morte. Una situazione migliore di quella di Octavia. Mentre lei non appartiene davvero a nessuno dei due mondi ma è accettata da entrambi, lui in qualche modo appartiene ad entrambi ma non è accettato da nessuno dei due. E in questa puntata mi ha spezzato il cuore: ho sempre amato Lincoln, da quando era semplicemente il Romeo della situazione a quando divenne un Reaper. È leale, è giusto, è un combattente, e non merita tutto questo odio. Quando viene colpito, per un attimo mi sono chiesta se avrebbe reagito. La sua (non) reazione è stata peggio di una lotta. Se avesse reagito in modo aggressivo non mi sarei fatta troppi problemi ma quella sua accettazione mi ha uccisa.

Ge smak daun, gyon op nodotaim”

Lincoln vive a metà tra due mondi che cerca di far andare d’accordo ma non è davvero accettato da nessuno dei due e nonostante tutto, nonostante cada si fa forza e si rialza perché sa che l’unico modo per non dividere ancora di più i due mondi è stringere i denti e continuare a combattere per la pace.

Ma la pace non è un obiettivo facile, soprattutto se, dopo tutti gli sforzi, arriva Pike e mette i bastoni tra le ruote dell’alleanza.

Pardon, CANCELLIERE Pike, aka Cristoforo Colombo del futuro.

Già. Ma sul serio? Prima di tutto qualche questione più tecnica. Pike e i suoi della Stazione Agricola sono molti pochi in confronto a tutti gli altri e in più sono arrivati lì solo da poco. Kane e Abby, con forze congiunte, mantengono tutti salvi da almeno 3 mesi. Come diavolo è possibile che Pike abbia vinto le elezioni? E ancora: in quale universo un uomo incarcerato per tradimento può anche solo candidarsi a Cancelliere? È un peccato perché la questione politica dei Grounders è sempre abbastanza chiara (chi sale al comando dopo chi, chi è secondo di chi) mentre quando si parla degli Arkers, non c’è niente di chiaro.

Nonostante le questioni tecniche, questa è una mossa peggiore di Jaha cancelliere. Eh, sì, perché almeno Jaha ci provava a fare quello tutto zen. E dopo il miglioramento di Kane dalla prima stagione ad ora davvero volete togliergli il potere di mano e cancellare tutto quello che di buono ha fatto? Mi aspetto comunque che in qualche modo cerchi di avvertire Indra dell’attacco guidato da Pike perché altrimenti la mia BROTP Kindra si rovina e io voglio vedere ancora Indra ridere.

Inoltre, cosa succederà ad Abby e Kane? Tante persone li ascoltano: faranno qualcosa per far cambiare idea alla gente o se ne staranno in panciolle godendosi per la prima volta un po’ di riposo?

      

Di Lexa in questo episodio ho amato la determinazione. Avrebbe potuto mettere a tacere tutti dicendo che, anche se il tredicesimo clan non era riconosciuto dagli ambasciatori, lei l’aveva comunque ammesso e, essendo lei al comando, doveva andare bene a tutti. Avrebbe potuto scegliere un guerriero che combattesse per lei, e invece no. Perché Lexa prima di essere una Commander è una guerriera che, non solo sa di essere capace, ma sa di doverlo dimostrare perché, come ha detto Titus, è stata la sua guida ad essere messa in discussione. E ovviamente una delle scene più dinamiche è stata quella del combattimento tra Lexa e Roan. Davvero mi chiedevo come sarebbe andata a finire, le variabili erano troppe: avrebbe vinto Lexa e basta, avrebbe vinto e invece di ucciderlo l’avrebbe risparmiato per farne un simbolo, avrebbe vinto con l’aiuto di qualcuno, avrebbe vinto ma lasciato il testimone ad Aden, avrebbe vinto ma sarebbe stata ferita gravemente, avrebbe invece vinto Roan lasciandoci tutti a bocca aperta? Di certo non mi aspettavo che avrebbe ucciso Nia. Non così. È stato fin troppo avventato persino per Lexa. Sono contenta perché in qualche modo Costia è stata vendicata, ma soprattutto ho amato la chimica tra Lexa e Clarke. Non per quanto è accaduto nella stanza o per il “non starò ferma a guardarti morire” ma principalmente perché entrambe, anche se ognuna per conto suo, hanno perseguito lo stesso obiettivo: mettere sul trono Roan.

   

Cose che vanno almeno accennate:

  • Ma la mancanza di Raven e la (ennesima) mancanza di Murphy? Si son dimenticati che fanno parte dei cast principale anche loro? E dove sono tutti gli altri: Wick, Jaha…
  • Questa storia dei Nightblood verrà mai spiegata bene? E, il sangue nero, potrebbe spiegare il perché del trucco nero attorno agli occhi per la Heda?
  • Lexa nella stanza di Clarke con un vestito che la fa sembrare una dea.
  • Aden che ribadisce “SE diventerò Heda” implicando che non è l’Heda precedente a scegliere ma in qualche modo c’è un’altra via.
  • Octavia che beve da un secchiello.
  • Quello accanto a Miller era il suo ragazzo?

Vi lascio alla prossima settimana con il promo della 3×05:

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