La prima puntata di questa nuova stagione mi era parsa notevolmente al di sotto della stagione precedente. Questa seconda puntata, invece, ha diversi punti di forza innovativi, ma continua ad avere numerosi punti deboli.
Ho sicuramente apprezzato il cambiamento apportato alla modalità narrativa: nella prima serie, infatti, ogni puntata era pressoché separata dalle altre, nel senso che raccontava fatti diversi da quella precedente; qui, invece, vediamo qualcosa di diverso perché la seconda puntata racconta fatti avvenuti in parallelo rispetto alla prima, ma narrati dal punto di vista di Alison e Cole. Si va così a colmare un vuoto lasciato dalla prima puntata, dove Alison si vede pochissimo e Cole affatto. In altri termini, le due puntate sono perfettamente complementari. Questa simmetria ad incastro mi è piaciuta parecchio.
Inoltre, ci sono chiarite maggiormente le tempistiche della storia. Ora sappiamo con certezza che le puntate
Quindi non so se questa serie colmerà totalmente lo spazio narrativo del processo – dal presente in poi – o si occuperà soprattutto di quello che accade in mezzo – dal passato al presente.
Giuro che per fare certi ragionamenti non ho assunto sostanze.
La parte di Cole, ecco, quella conserva la vera cifra di questo telefilm! Anche se con delle riserve.
Mi spiego: Joshua Jackson è stato ECCEZIONALE, riuscendo a trasmettere questo perenne stato di apatia
Ciò detto, mi rendo conto che non tutti guardino un telefilm analizzandone la psicologia profonda. Va detto che la puntata procede lentamente. Molto lentamente. Troppo. E capisco che vogliano trasmettermi tutte le angosce del mondo, ma non bisogna farsi scappare la mano.
Altra dimensione con la quale si stanno facendo scappare la mano è la discrepanza dei racconti. Io capisco che la memoria è fallace e parziale, capisco che è la caratteristica che del telefilm sbalordire con i punti di vista discordanti; ma questa volta siamo andati troppo oltre. Alison ricorda una lite, Cole ricorda una conversazione molto bella, molto civile soprattutto. Un vero e proprio addio, con tanto di abbraccio finale. Alison ricorda solo la cattiveria con cui Cole le sgancia il baule di Gabriel. Troppo, troppo.
In ogni caso, continuo a sostenere che la metà di Cole è tutto un altro livello di televisione.
Vi lascio al promo della prossima puntata, 203.
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