Recensione: The Golden Lily, di Richelle Mead

Da Isahale
*Spoiler sulla saga dell'Accademia dei Vampiri e Bloodlines*
Titolo: The Golden Lily (Bloodlines #2)
Autore: Richelle Mead
Editore: Razorbill
Pagine: 418
Attualmente inedito in Italia.
"Sydney Sage è un'Alchimista, parte di un gruppo di umani che usano la magia e fanno da ponte tra il loro mondo e quello dei vampiri. Proteggono i segreti di questi ultimi - e le vite degli umani.
Sydney sogna di andare al college, ma invece è stata spedita a nascondersi in un liceo di Palm Springs, in California - con l'obbiettivo di proteggere la principessa Moroi Jill Dragomir dagli assassini che vogliono far scoppiare una guerra civile nella corte Moroi. Inizialmente un'alchimista in disgrazia, ora Sydney viene elogiata per la sua lealtà e obbedienza, e tenuta presente come un modello esemplare di Alchimista.
Ma più si avvicina a Jill, Eddie e, in particolare, Adrian, più inizia a perdere le certezze e fare domande - le vecchie credenze degli alchimisti, le idee della sua famiglia, e il senso di appartenenza. Il suo mondo diventa ancora più complicato nel momento in cui esperimenti magici mostreranno come Sydney potrebbe essere la chiave per prevenire la trasformazione in Strigoi - i vampiri più temibili, quelli che non muoiono. Ma le sue paure verso ogni cosa di magico la bloccano, e altrettanto tormentati sono i suoi sentimenti, la storia con Brayden, ragazzo carino e intelligente che sembrerebbe essere perfetto per lei. Eppure nonostante tutto, Sydney si ritrova sempre più attratta da qualcun altro - qualcuno di proibito.
Quando un terribile segreto minaccia di distruggere il mondo dei vampiri, le lealtà di Sydney verranno improvvisamente messe alla prova, più che mai. Inizierà a chiedersi come poter bilanciare i principi e dogmi che le sono stati insegnati, e quel che i suoi istinti le stanno dicendo...
Dovrà fidarsi degli Alchimisti - o del suo cuore?"
La mia recensione:


Strano ma vero, questo sembra essere il mese di Richelle Mead. Negli ultimi interventi mi è capitato spesso di citarla o dedicarglieli, e adesso a giorni sarà disponibile il nuovo romanzo della saga Bloodlines, The Indigo Spell. Nello stesso anno, poi, avremo altri due romanzi targati Mead, tra cui anche The Fiery Heart, quarto libro di Bloodlines, per cui... Che annata meravigliosa. In ogni caso, oggi non siamo qui per parlare di TIS, né tantomeno di TFH... ma di The Golden Lily, secondo libro della saga pubblicato l'anno scorso, e di cui ancora, ahimé, non avevo scritto una recensione. Ora però, dopo aver recuperato un po' di lucidità - mi ci è voluto tanto... - posso finalmente spendere due parole sul libro che è forse stato, tra gli ultimi libri della Mead, il migliore.
The Golden Lily si apre poco tempo dopo la fine di Bloodlines, e si evolve in modo davvero... curioso. La nostra adorata protagonista, Sydney Sage, Alchimista di professione e ragazza troppo intelligente per la sua età, è alle prese con i tre vampiri piombati nella sua tranquilla esistenza, a cui si sono aggiunti adesso la damphir Angeline, Dimitri Belikov e Sonya Karp. Un trio lì per un motivo: fare ricerche sullo spirito insieme con il moroi Adrian Ivashkov e aiutare Sydney nella sua missione di salvaguardia dei segreti vampiri nel folle liceo di Palm Springs. E visto che Sydney è davvero la ragazza più sfortunata di questo mondo, aggiungiamoci anche una professoressa che attraverso i ricatti la porterà sulla cattiva strada, dei compagni criptici e forse poco affidabili, un nuovo e intelligente ragazzo di nome Brayden e un'attrazione pericolosa e proibita ma stranamente assuefacente per uno dei moroi più folli di sempre.
La Mead, dunque, lo fa ancora. Potrei paragonare i suoi lavori a un grande tartufo nero: è buono, ne vorresti ancora e quando finisce ci rimani proprio tanto, tanto male. Lo divori nella calda stagione - in questo caso a Giugno - e poi scopri che l'Inverno sta arrivando (citazione non voluta, credetemi) e che il tartufo non lo puoi mangiare più. E devi aspettare, aspettare e aspettare finché non potrai divorarlo di nuovo, ricominciando lo stesso terribile e lunghissimo tragitto verso il prossimo. Finirà mai tanta tortura? Potrei quindi chiedervi: finirà mai la mia - e spero vostra - passione per il gelato? MAI. Quindi ricominci ad aspettare, aspettare e... aspettare. Mi sento come Elizabeth, che deve attendere dieci anni per poter rivedere il suo Will... Solo che il mio, di Will, è cento volte meglio e profuma di pagine. *paragone tremendo, ma passatemelo.* The Golden Lily è fantastico. Non ho parole per dire quanto lo abbia amato, se non "Sydney sposami!" o "Adrian, perché non esisti davvero?". Ho adorato ogni singola scena, e la maturazione dei personaggi! La Mead divide sempre le sue saghe sul mondo dei Moroi in tre parti, composte da due volumi ciascuna. Con TGL si chiude il primo arco narrativo, in cui con maestria è stato fatto germogliare il seme del dubbio nelle certezze della protagonista. Hanno ragione gli Alchimisti e i vampiri sono qualcosa di sbagliato, o quando Sydney dice che forse l'umanità è qualcosa di più profondo di quel che le è stato insegnato ha ragione? Sage in questo romanzo cresce e matura. Siamo quasi arrivati "lì", dove sono certa che diventerà una delle protagoniste migliori di cui abbia mai letto, e nel mentre possiamo goderci le perle di questa ragazza dalla risposta - intelligente - pronta, bilanciate dall'umorismo costante di Adrian Ivashkov e da tutte le altre personalità che popolano questa storia. Ho amato così tante scene che sarebbe un errore citarne una in particolare, ma lo farò ugualmente dicendo che questo libro andrebbe letto quasi esclusivamente per ammirare Jill sospirare davanti a Sydney per certi effetti collaterali, o per poter ridere grazie ai tentativi di Sage di portare a termine una conversazione normale con Brayden. La scrittura della Mead, come sempre, è accurata, divertente quando serve e sarcastica nei personaggi adatti. La voce di Sydney continua a distinguersi da quella di Rose per via della sua personalità più timida e chiusa, che però sta brillando sempre di più capitolo dopo capitolo.
Consiglio questo romanzo a chiunque abbia amato L'accademia dei vampiri e abbia un po' di dimestichezza con l'inglese. Suggerisco anche di iniziare dall'Accademia nel caso non abbiate ancora letto nulla di quest'autrice, altrimenti vi perdereste non poco. Richelle Mead si classifica ancora una volta ai primi posti della mia personale classifica YA.
Con questa recensione inauguro anche una valutazione più specifica! Trama: introduttiva rispetto a ciò che verrà. Riesce a intrattenere. Personaggi: ottima crescita e ben delineati. Scrittura: accurata ed elegante. Edizione: copertina rigida. Bella e consigliata. Ottimo editing.
Personale: ho adorato la storia dalla prima all'ultima parola. Voto: 5/5
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L'AUTRICE 
Richelle Mead vive a Seattle. È laureata in discipline umanistiche e religioni comparate. Le cose che preferisce fare sono due: leggere e scrivere. Quando non scrive guarda brutti reality show, viaggia, inventa ricette e compra vestiti che non metterà mai.

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