Recensione The Possession (5.5) Il modello è L'Esorcista, ma il risultato è lontano anni luce

Creato il 30 ottobre 2012 da Frenckcinema @FrenckCinema

Halloween si avvicina a grandi falcate e come di consueto le case di distribuzione tentano di fare fortuna facendo esordire i loro prodotti horror proprio in questo periodo, da alcuni anni qui in Italia pare abbiamo preso a cuore questa festa e per questo passare i giorni di avvicinamento ad Halloween al cinema con un film da brivido sta diventando una normalità. Questa sera sono stato attirato in sala dall'ennesimo film a sfondo demoniaco intitolato The Possession, dagli Usa ultimamente si produce solo questo tipo di horror e non sempre con grande qualità, la regia è di Ole Bornedal e la produzione di un maestro del genere come Sam Raimi.

Come detto non sempre questo genere negli ultimi anni ha prodotto grandi risultati, recenti infatti sono le cocenti delusioni di film come L'Ultimo Esorcismo, Il Rito ed Exorcismus, tutti nati come titoli in grado di poter spaventare il più temerario degli amanti del genere ed invece privi di quel passo in più da poter essere dichiarati come eredi del cult L'Esorcista.

The Possession è stato accolto in patria come una vera e propria sorpresa, ma come spesso accade le critiche d'oltreoceano non combaciano mai con quelle del vecchio continente sempre troppo attaccato alla forma più che al contenuto.

Il film in molti aspetti sembra voler prendere spunto proprio dal cult L'Esorcista, alcuni tratti narrativi sono distintivi del grande film di William Friedkin, ma fin troppe volte sembra che il regista Ole Bornedal voglia emulare l'opera più che prendere semplicemente spunto.

Se vogliamo andare ad analizzare la scelta di regista e sceneggiatori con quelle fatte all'epoca per L'Esorcista c'è da sottolineare il fatto che il demone in questione viene evocato tramite un oggetto, la vittima è una dolce bambina che ricorda fin troppo la piccola Regan ed il rito finale in qualche modo evoca in pieno il film di Friedkin.

Allora se The Possession è stato ricreato quasi ad immagine e somiglianza di L'Esorcista come mai sembra l'ennesimo flop del genere horror demoniaco? Beh le risposte a mio modesto parere sono molteplici e da ricercare nel montaggio del film a tratti snervante, nel tono in più occasioni troppo ironico e soprattutto nella scelta di lavorare con la computer grafica più che col caro vecchio (ed infallibile) make up, vi sembrerà poco, ma la sconfitta di The Possessiom risiede proprio qui.

Il cast scelto non disturba affatto, la piccola protagonista interpretata da Natasha Calis riesce a dare quell'aria agghiacciante che serve in certi film del genere, nonostante si trattasse del primo vero ruolo al cinema, prima d'ora aveva recitato in tv,  si è comportata egregiamente regalando una buona interpretazione.

Kyra Sedgwick e Jeffrey Dean Morgan (i due genitori) sono sembrati inizialmente fuori luogo in un ruolo horror, ma col passare del tempo la percezione della loro recitazione in un contesto nuovo per entrambi è risultato piacevole, da mettere da parte chiaramente certi discorsi troppo scontati e banali realizzati dagli sceneggiatori per loro.

Personalmente non mi è piaciuta la colonna sonora del film, ma evidentemente in un film che comunque è stato prodotto da Sam Raimi ci sta più che bene, ricordo infatti il non più recente Drag Me to Hell che puntò proprio su un certo ritmo incalzante e privo di suspence riuscendo comunque ad avere il risultato sperato.

L'ultimo dato da analizzare è chiaramente l'effetto paura che in un film horror alla fine è ciò che conta, in The Possession "purtroppo" si salta dalla poltrona non troppo spesso e quelle volte che succede gli effetti sonori danno una mano molto forte, alcune scene devo dire la verità risultano molto forti e suggestive, un dato che avrebbe dovuto contaminare l'intera pellicola senza dover costringere lo spettatore ad "elemosinare" un pò di terrore.

In conclusione posso confermare The Possession strizza l'occhio al cult L'Esorcista o meglio il tentativo di emularne le gesta è più che ovvio, ma alla fine il fallimento è l'unico risultato possibile.

The Possession ahimè merita di finire nel calderone insieme ai film che ho indicato all'inizio della recensione, questo titolo risulta essere l'ennesima delusione in un genere che da tempo cerca di ritrovare una sua dimensione, ma che purtroppo ogni volta sbatte in faccia ad un muro fatto di limiti fin troppo evidenti.

Avanti il prossimo....

di Frenck Coppola


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