Recensione: The Restorer, La signora dei cimiteri

Da Angivisal84

Titolo: The Restorer, La signora dei cimiteriAutore: Amanda StevensPagine: 380Prezzo: € 9,90 versione cartacea, € 6,99 versione eBookEditore: Harlequin Mondadori HMGenere: mistery, giallo con un tocco di romanceScheda su Anobii: qui
Trama: Sono Amelia Gray e restauro cimiteri. Sono condannata a poter vedere i morti, ed è un'esperienza angosciante. Hanno fame di vita. Per questo non li posso guardare, non devo far loro capire che li vedo, o sono perduta. Ultimamente però tutto è diverso. È accaduto qualcosa nel cimitero di Oak Grove, dove sto lavorando, qualcosa che va oltre la semplice violenza, che coinvolge i vivi e i dannati. Ho paura, perchè il senso di tutto ciò mi sfugge. Sono sempre più confusa, sopraffatta dalle circostanze e da un mistero che, invece di sciogliersi, pare diventare più fitto e più oscuro. Spero di trovare delle risposte, prima che tutto ciò possa uccidermi.
Note sull'autore: Amanda Stevens è un’autrice americana, da sempre avida lettrice di fantascienza, fantasy e horror e nutre uno spiccato interesse per i cimiteri e l’arte funeraria. Ora vive a Houston. The Restorer è il primo romanzo della trilogia La Signora dei Cimiteri, dove è riuscita a creare personaggi sfaccettati sullo sfondo di un’ambientazione credibile e ben descritta, che farà di questa serie un vero Cult.


La mia opinione: Dall'unione della Mondadori e della Harlequin (leader mondiale nel romanzo rosa seriale e uno dei maggiori editori di narrativa femminile a livello internazionale) nasce questa nuova casa editrice la HM. Per ora i titoli da questa pubblicati sono pochi, e dei pochi questo è l'unico che ho letto (poiché l'unico per ora più vicino al mio genere preferito: l'urban fantasy), quindi non ne posso dare una visione completa. Sta di fatto che mi sembra un po' più di un Harmony, ma non poi cosi elevato da addirittura definirlo "rivelazione". Certo i temi trattati sono interessanti e poco usati: l'arte della restaurazione dei cimiteri, simbolismi e usanze funerarie, cose che non tutti noi conosciamo in modo approfondito, ma che l'autrice sembra conoscere molto bene, essendone appassionata. Dalla lettura ho notato anche la passione per i fiori, quanto vorrei avere anch'io il pollice verde, ci sto lavorando ma non è facile. Ritornando al romanzo in questione spiegherò brevemente la trama per chi non l'avesse letto e voglia conoscerne di più.
La protagonista del nostro romanzo è Amelia Gray una restauratrice di cimiteri, con la capacità dall'età di nove anni di poter vedere i fantasmi. I fantasmi, morti di morte violenta o ancora legati in qualche modo al nostro mondo, si fanno vivi ogni sera, quando le barriere tra il nostro mondo e quello dei morti si fanno più sottili. Dal romanzo non si riesce a capire come mai eredita dal padre questa capacità, malgrado si dica che è stata adottata, ma spero che l'autrice risolva il dilemma nei libri successivi della serie. Il padre impone alla figlia delle regole precise e malgrado ormai la nostra protagonista sia adulta e vaccinata continua a fare come gli ha imposto il padre, ripetendosi in continuazione queste benedette regole. La principale sta nel fatto di non far capire ai fantasmi che si è in grado di vederli, altrimenti questi si attaccherebbero alla persona impossessandola, in quanto ancora bramano la vita. Però in tutto il libro queste regole non sono mai rispettate, rendendo la trama altamente incoerente, ad esempio i fantasmi malgrado la nostra protagonista faccia di tutto per non considerarli, la importunano volontariamente e sanno che lei è in grado di vederli. Alcune zone però sono sicure (suolo consacrato, sacro) e in teoria i fantasmi non dovrebbero essere in grado di attraversarle, come la casa della protagonista (eretta sul terreno di una vecchia chiesa), sta di fatto che però un fantasma gli si presenta in giardino. Quindi ci sono tante piccole incongruenze, che verranno spiegate in seguito me lo auguro. Il romanzo è a metà strada tra un romance e un giallo, condito a suon di fantasmi, nel cimitero dove la nostra protagonista sta lavorando vengono trovati diversi cadaveri, opera di un serial killer e il bell'agente Devlin è incaricato del caso. Alla fine si concluderà la parte gialla, mentre la parte romance e i misteri sui fantasmi resteranno in sospeso, in attesa dei prossimi volumi.
A livello complessivo a parer mio si poteva fare di meglio, malgrado i temi interessanti il tutto è svolto in maniera abbastanza banale. La protagonista ha la classica vita da asociale e all'improvviso questa viene sconvolta dall'arrivo del bello e impossibile agente della polizia. Se per metà romanzo praticamente non succede quasi nulla e la narrazione va avanti a via di monologhi della protagonista, la seconda parte si riscatta profondamente e gli avvenimenti si susseguono uno dopo l'altro, il mistero si infittisce e il tutto inizia a diventare interessante. Il problema sta che quando le cose si fanno interessanti ecco che arriva l'ultima pagina, che bip direte voi, infatti capisco il voler creare una "serie" ma non mi era mai capitato di leggere un romanzo che finisse cosi tanto per aria. In conclusione il mio giudizio è rimandato alla lettura dei prossimi capitoli della serie, sperando in un miglioramento.
E voi l'avete letto?

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