Recensione The Ridiculous 6

Creato il 23 gennaio 2016 da Lightman

Adam Sandler riunisce le fila di un cast numerosissimo e in forze per il primo dei quattro film 'made in Netflix' che lo vedranno protagonista: The Ridiculous 6, parodistico western on the road.

Marco Lucio Papaleo inizia a giocherellare sulle tastiere degli home computer nei primissimi anni '80. Da allora, la crossmedialità è la sua passione e sondarne tutti i suoi aspetti è la sua missione. Adora il dialogo costruttivo, vivisezionare le opere derivate e le buone storie. E' molto network e poco social, ma è immancabilmente su Facebook e Google+.

Il selvaggio West, con tutti i suoi cliché e le tipologie di personaggi possibili: ecco l'ambientazione di The Ridiculous 6, il nuovo film che vede Adam Sandler protagonista nei panni di Lama Bianca, uomo cresciuto dai nativi americani dopo la dipartita della cara madre. Ma Tommy (questo il suo vero nome da 'viso pallido') non sa che il suo padre naturale, Frank Stockburn -un fuorilegge della peggior specie- è intenzionato a ritrovarlo per rivelargli l'ubicazione del suo lascito (frutto delle sue rapine) e compiere così almeno una buona azione, nella sua vita. Ma i nostri non hanno neanche il tempo di approfondire la loro conoscenza che un ex "socio" di Stockburn reclama la sua parte di bottino: per poter salvare il padre Tommy inizierà dunque un viaggio on the road per recuperare abbastanza soldi per il riscatto, scoprendo lungo la strada di avere cinque fratellastri, uno più bizzarro dell'altro...

The Stockburns

La carriera di Adam Sandler, finora, è stata lunga e, ad ogni modo, fruttuosa, data la grande quantità di progetti che lo hanno visto coinvolto. Da oramai parecchi anni, però, è uno di quei "bersagli facili" su cui critica e pubblico si accaniscono (anche ferocemente, a volte) decretando il sostanziale insuccesso delle pellicole che lo vedono coinvolto, a torto o a ragione. Tuttavia, il Sandler continua a lavorare, imperterrito, e anzi arriva ora a un accordo che sembra possa dare una svolta (relativamente) positiva al suo curriculum, ovvero la joint-venture con Netflix per la realizzazione di quattro lungometraggi che lo vedono protagonista. Il primo di questi è, per l'appunto, The Ridiculous 6, parodia dei classici western che si avvale di un vasto e interessante cast e di una realizzazione tecnica non disprezzabile. Intendiamoci: Frank Coraci non è mai stato e probabilmente non sarà mai un grande regista di commedie, ma gli è capitato anche qualche film riuscito e, se contornato dagli elementi giusti (ad esempio un direttore della fotografia di grande esperienza come Dean Semler) può tirar fuori anche roba di qualità... perlomeno dal punto di vista tecnico. Certo, si tratta di una commedia e quindi, in primis, dovrebbe far ridere. Ci riesce? Raramente, purtroppo. Molte cose sono piuttosto telefonate, banali o puerili, però qualche idea qui e là c'è, e non ci si fanno problemi di politically correct, questo è certo. Anzi, dopo un inizio altalenante, a metà film le cose sembrano farsi quasi interessanti, soprattutto nel segmento del saloon di "Sorriso" Harris, almeno fin quando non ci si accorge che due ore di durata sono davvero troppe per una pellicola simile, che finisce per basarsi, più che sulla sceneggiatura annacquata, sulle prove dei suoi interpreti. Che si rivelano, a suo modo, anche bravi nel tratteggiare personaggi improbabili eppure accattivanti nella loro bizzarra follia.

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