Magazine Cultura

Recensione: "The surrogate. Il killer che odiava i bambini" di Tania Carver

Creato il 18 marzo 2013 da Alessandraz @RedazioneDiario
Pubblicato da Valentina Bettio "Vi servirà uno stomaco veramente forte, per questo romanzo d'esordio" Daily Mirror
Cari lettori, oggi vi parleremo del romanzo dell’esordio letterario dell’inglese Tania Carver: The surrogate. Il killer che odiava i bambini. Il romanzo è il primo volume di una trilogia horror/thriller dalle tematiche così forti da evocare inquietudini profonde e infauste. Non si sarà mai emozionalmente pronti per questo libro. Titolo: The surrogate. Il killer che odiava i bambini Autore: Tania Carver Editore: Edizioni Anordest Collana: Criminal brain Pagine: 448
Data pubblicazione: 31 gennaio 2013 Prezzo: € 12,90 Sinossi: C'è un raccapricciante assassino in libertà. Un assassino come nessun altro. Prende di mira donne in avanzato stato di gravidanza, drogandole e strappando loro brutalmente i feti. Quando l'ispettore Phil Brennan viene convocato sulla scena dell'ultimo delitto, sa di essere entrato nel mondo del più depravato omicida che abbia mai incontrato. Dopo un'infanzia senza amore e piena di abusi, Phil conosce a fondo il male. Ma a questo non era preparato. Poi, quando la profiler Marina Esposito viene coinvolta per aiutare a risolvere il caso, ciò che rivela è un'autentica bomba: pensa che ci sia una donna coinvolta negli omicidi, una donna con un disperato bisogno di figli...
RECENSIONE

Non sempre la lettura di un libro è direttamente correlata al piacere o ad un bagaglio emozionale positivo ed edificante. Esistono libri nati esclusivamente per turbare e sconvolgere. Per quanto se ne possa essere consci nel momento in cui decidiamo di leggerli, a volte nulla può prepararci adeguatamente allo scompiglio emotivo che provocano. Perché non bastano anni di film splatter e di telefilm crudi e violenti: ci sono tematiche che mantengono il potenziale di toccare valori così profondi ed essenziali da provocare reazioni inevitabilmente angoscianti quando tirate in ballo in determinati contesti. È così che Tanya Carver trasforma il classico thriller in un qualcosa di assolutamente scioccante, che risveglia un’inquietudine e un senso di orrore tali da rendere necessario centellinare la lettura al fine di poter arrivare al termine della vicenda.
Il titolo e – soprattutto – la sinossi permettono di comprendere quanto raccapricciante sia la deviazione mentale proposta dall’autrice, ma è solo procedendo nella lettura che si comprende quanto le vicende investigative, nonostante occupino gran parte della narrazione, impallidiscano di fronte ai nitidi stralci di follia che l’autrice ci racconta vestendo i panni del più temibile degli assassini. La sua dolorosa storia personale, svelata lentamente, non basta a mitigare l’orrore suscitato dall’assassino creato dalla Carver: l’omicidio, il rapimento dei neonati e la sua incapacità di prendersene cura, annientano ogni forma di ragionamento razionale, annullano l’empatia e inducono un’angoscia così profonda da donare una lacerante concretezza agli eventi Accanto all’inconcepibile tangibilità di questi sentimenti, quello che resta della vicenda assume toni sbiaditi: una serie di cromatismi su base grigia che permette di riprendere fiato e allontanarsi dall’ossessiva realtà dell’omicida, presente in ogni pagina del libro. Ci si sente guidati da una sorta di insana morbosità: la parte razionale della mente vorrebbe lasciar perdere tutto, mentre quella curiosa ed avida di risposte vuole continuare e scoprire tutti i perché di quegli eventi così sconvolgenti. Si prega per una soluzione, perché qualcuno fermi la catena di omicidi e rapimenti. Perché il neonato rapito sopravviva. Non importa quanta cura l’autrice abbia dedicato nel tratteggiare i suoi personaggi e nel dar vita ad una storia d’amore dai toni agrodolci tra due di loro, il tutto risulta sempre secondario e non riesce ad essere un potente stimolo alla lettura. The surrogate. Il killer che odiava i bambini è un romanzo per stomaci e menti forti, un buon thriller, con svolte ben congeniate e ritmo serrato, ma la natura vera dei crimini commessi richiede sangue freddo e forza di volontà per sopportare le soverchianti emozioni che nascono dal profondo e persistono anche terminata la lettura. L’AUTRICE:  Tania Carver vive nel Sud dell’Inghilterra con suo marito e i suoi due bambini. Già con questo suo primo romanzo, bestseller internazionale e primo di una trilogia, è stata indicata come scrittrice di riferimento nel genere horror/thriller.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines